Giacomo Matteotti - Articoli da "Critica sociale" e "L'Avvenire dei lavoratori"

• CR1TlCASOCìALE 69 -~·usl1r-i~pae,saitJ 1diail p~_ric<?•lodi. e,s~eirvinte Ò18.tl-l'agl'i-: c<?Hu~ae ,d~alil ·m,d,1:11s~P.10 1cltqu1e:HoSta Lo estero o dii ques·h ~tal',l es!l,e.r1 ~ii cui, i[)C<lt ogni singo,la ca,tcgo.na 1dll1l_!lr0,cLoH1, nìlienga piiù tern•ibi,le la conoorr~nza ; sig:11ilific,aioè .imporre -1'-elevazi,ornedielJebarriere per tutte o quas,i tubLe le merci accreS00r"llle .cosi i1 l costo.a:i ~ons))matori, e r-a,cchiucÌerein un"più aspro eidiegoi~&lnrcolSo].1mento la vti·Lacco111omiica dti · tu•Ulii i poipo1li. . Il nuo,vo piroge•Lto,_V?ta-to a Par,igi, conti1 er1e al ngt~ari~ùo.solo _una ll~idlic-aZJioneg neriic.a, priva di ~_gn~·stgn-~fi·caz10_~·e cl11ar-a.e pr-eci,sa e <li ogni quals:1•a,s.~ ,&aiilzi1.one. L :art:· 21 cln,c,eche « per mezzo d01Ia ~oci,et~ idie-lleNazwm -sairanno p-rese dii,spos-izioniper ga,ranbre e~per mantenere 1a Jiber,tà di Lran-si.toeicl . un ~quo trartJl:/amento <li tutJIJigli Stati membr,i d~Ha Soci~Là delle Nazioni>>.. Nient'altro che ·que,sto, e p~rc1ò trop1po poco·, anzi nutl!la a <lli-ri,tturaper avviare ad una s.obdiaJ.earmon~a -1:i vita clle,i_. poipo-I,i. Dovrebhe sp,e·l:tàre-al Sociiali,smo,iu.ternaZJi,onaile.di s~ntire e far valere que,S!t,q.necessità. N.eLlaquarVa giorn:r~a dieilCong,r-e1s!So idliB,e1r,nai1 l prro.f.'Iusto, r,a,ppr-e'Sentante <l:ell'Argentina, Hen,diersoin, Renaudel e altri hanno po,sto in ril.ieyo i'impoTitanza dleil·proMema dog1anaLene,l:lereilazioin,ifira i pop,o,Lie come cau- ,5a d:i guerre. Si <l!i,capur,e 'tutto. quello che si vuo·le snl Bwdo 1ilUegittimoe, irregolare in cui que.Ha_Conferenza fu conv0ca-ta, ·su oerbe _de-Li-be1raziorui che ha pr,ese, 1st~gl:iuomini che v:i hanno pa,rte1cipaito, ma non si vo·lg.ano,l,eSP'alle, per dii.sdegno o per manìa ,di forma,Ie iintr.arrsi,ge,nza,a ciò che esso ha· detto di ,giusto e dli siaggio. Potrà, neil.I'àmbito.•dleLl;assettoca1p:itali,s1tico e sotto iil ,,dom~.niodblk1 borghesi:a, attuarsi· l'ahbatbimento ,dedUe·b.a,rrieTedlog,an1ali?e 110tiavremo a.ffr.eLtatoe facilitato l'avv,ento de.Jla J.n.te·r.nazii,o-nale.Sii cllimo,str-erà pra1Licamente '1'inicompatt-ihiiLità fra .le ,cl'u,ec_ose?e noo., neHa lotta peT abbatter.e qu:eille baif:riler-e, avremo a,cuito l'iTlls.offerienza del Tegime borgheis-ee affre-ttatb il suo falilimento. - N_qnè rif-ormi,smo, quesito: o, 15ev01Let-e; è anche riiformiismo-,ma :sulla guiid1a <l!i, que1 dfusco,rs0ultra ii-ntransig,en..te claissiis,ta,che Carlo 'Marx· concludiev:a con la ,di,chiaraZ1ioneg1iàricor,d'ata, che· ift Lihero s.cambio di•sso'lveLen.azionaJ.iità,ci•oè le fonde neUa supe1•1oreunità ,clel-l'Inte·rnaz,ionale. · - UGo Gurno MoNDOLFO_. LA-QUESTIONE TRIBUTARIA '· I. La politica tributaria nel tempo di guerra. - II. La politica tributaria dopo la guerra: 1 ° L'imposta fondiaria e il p·roblema della terra; - 2° L'im- 'posia fabbri'caii; - 3° La R. M. e le imposte prouressive sul reddito o sul capitale ; -:-:- 4° Le imposte sui consumi e sugli alfari e i monopoU; ~ 5' Le imposle. e lasse comunali e p1·ovinciali. Il Partito Socia1ista si è finorn assa.i poco inte1·essalo :dièllaqneistione ti~ihuta.ria, troppo fidando neii h1?s)1i comun,i dei d:emo·cr.a:tici·o nei. mi1raggi anarco1<l<1. - Ora che la gueir,ra ha contribuito, da un lato, a ,rovesci.tareantiich.ipregiudizi e, d:aH'altro, a· imporre j} probilema con la massima urg,enza e gra-vi-tàagli ste-ssi Gòvemù aittua,li, è immoo!iatamenLe neoessario che anche i1oi rivediamo i ndstri programmi, senzia abbandlonarli, come aJ soJ~to, ai 1S01li Cireneii de-I , Gruppo parlamentarQ . . ìbliotecaGinoBianco - Prima però non sarà inutile fissa•re su queste colonne, come punto <li partenza, e per la criti.ca d:eHa clas·se e dd Govemo che hanno condotto 1a guerra, qual,e S•iasLata I. La politica fributaria nel témpq- di guerra. A ,difesa dii essa il MinistTo de!Je finanze, onor,evole Meda, hai p11bbilicatonella Nuova Antologia d~] ,5e.tt~m~re _u. s., :I~ cifre ri~•SIS~mtivedel progresso Lr1butano i-tallano 1~e1tre anm {Ili guerra: da l miliiardo 'e 877 miEonii nel 1914-lfu ; a 4 milial'clli. e 118 mi;Jion.in·e-1 1917-18; per -d:imosLrare che -lo sforzo contributivo ri:ch-iesto alla Nazione fu toslo !à rnaiss,imoe oLLimopossibile, e adeguato .aU'a,ggrav10succe,ssivo d'e.11.enec.es•s•itàe d1 ei .clebit,idello SLato. No-~siamo inv.eoe convinti che, nel tempo di ouer- !'H, _·Sii è s~guìto il sohto sistema caro a4:Lapolitica. itaJiana, di nascondere al conLrjbuente lo sforzo che gli è r~c~Ùe!s-toper l'opeira in!Jraprnsa, rirnaI1Jdandlo aggrav-a:~i al domani i cari1ch,iqie['1'ogg1i - fino al punto 'Ch pagare bllonu pa.rle degli interessi dei debiti con nuovi debiti. .:\p,pa~ 1 enleme,n'Léi_ 2 1/4 mj1liardo.,i111tro,i~aLi _in p•iù con 1ulluno co11suntiivo,co-rr1spowc1onoaH',mc.1rca aill'interesse diei 45 miliarcLi•di ma,crniori sp·ese accu1 . ~~ mu ate a tutto gmgno 1918. -Ma in realt-à - a par-t,e che l_esp,e~e pag,~te ~ono sempre infociori agli impegni, e ,dii crues 1 l'J. chi sa quando conosceremo l'ulLirno conto - se si die,oomponga nei suoi elementi più semp1l_ici i~ cif~a complessiva dleillemaggiori entra~e, sara facl'le rileva1re come troppa parte cUiesse o _sia,sta•kìot1X::nutacon impois!iz.ionù.dle,plore·vo!lio diesit111ate a sparire con Ja sle-ssa cessazione dello stato dii guerra-, _la5?iando ,d,i. nuorvo Un vuoto dia coprire, o sia 'S'tatamdli.rettamente pagata con gli stesSiÌ&biti che ·_IoStato va _contraendo. * Vediamo infatti. Le impo,ste dirette sui teirr.eni e fa.bbric~ti non hanno contribui,to al maggri.o•resforzò trnbutario che oon 73 milioni annui .comple.ss,ivi in più, cioè_con un ~od 1u'1o<l'aiccre~cimento po•co più alto eh.e ID un meiclri.ocTe,tempo d1 pace. L'i~pòsta dli R. M. ha dato appena il 20 % in più, e contl!nua a,d-essere elusa iiil gran parte da.i gro,s,si commercianti e· affaristi, a non essere pagata. affaUo <laglli Junke1· coltivatori dleiipropri fonic!Ji, e ad- esse,re pagat~ pe•r inte·ro soltanto dagli impiegati pubbliei, i· quali ,domandano naturalmente un aumento equiva,le,rnte:dJistipendio per scarica.r'la, con una graz.ios-a·partita dii gùro, sugli aJtri contribuenti. È stato molto se diai dlu,ecentesimi di guerra sulle imposte dirette si sono rioaNate alcune deòne di milioni. · Le lasse sugli a{lari (registro, bollo·, tasse, ooc.), hanno dato• di p:iù 1/4 d1imilliarxlo. iVIa il più è stato dlato proprio da quelle che_contrastano allo svri.luppo della ricchezza nazionafo, colpita ne·l momeinto meno prop~zio ,della p,ro-duzione e d:eUo scambio, spe.c-ialmente di ogget~i <li noce-ssi,tà o util.ità comune. Il meno è dato ,cliallemigliom tasse, su gli ogg,etti preziosi, I.e profumerie, i caffè-oo-nc-edo, ecc. E quasL nuJtla in più è s:t,a,to,dato daUa tassa di successione, &Ua quale la classe possi-cùenteè così geiosa, · che neppure i r,inverniciati programmlÌ dei fratelli siame.sà.- ii cle·ricali e i ,radri.,caLi ~ Ol&anofarne parola. Per avvicinami .ailil'aumèntop.ercientuale meidio d~lla richi,esta maggiore presffione tribufaria negli- armi di guerra, bi.sogna .arrivar-e aUe· imposte indirette (coll!sumi, dazi, permessi d'esportazione, ol.ii, zuc..:. cheri), cioè alle imposte più dis-cusse per la meno ., J

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