Lo Stato - anno II - n. 23 - 20 settembre 1961

LATITUDINENORD IL PAESE DEL ITIJOTO Il fatto storico più notevole dell'anno in corso in tutta la Svezia è stato il recupero del r.elitto della nave ammiraglia <1 Vasa » affondata per cause misteriose nel periodo della guerra dei 30 anni. E' un mae– stoso relitto, una cosa unica nel suo genere e fa sognare ad oc– cl:u aperti di un'epoca passata, di galeoni e di valorose imprese che po1tarono l'Europa e la sua civiìtà ai confì.ni del mondo. La altra cosa destinata a sollevare la nostra commozione sono le spoglie intrise di sangue del gran re Gustavo Adolfo, morto sul campo nella battaglia di Lùtren nel cuore d'Europa: la fine camicia di merletto, i guan– ti, il fazzoletto posto sulla fe– rita, il foro in pieno petto nel– la giacca di cuoio di renna. •Erano i tempi eroici della Svezia. pieni di contrasti dram– matici, ma quando il sovrano aveva attraversato sul ghiacC'i•J gli stretti gelati di Danim:arcr. ed era piombato in Europa in difesa della causa protestante. lin secolo prima il due;;. Ma– gnus, aveva fatto stcrmin'lre monache e preti fedeli a Roma nei suoi domini, ma in genere la riforma. che aveva preso for- Lo STATO bibliotecaginobianco ti accenti nazionali. si era irn– posta pacificamente nel Paese. La religione, era una religio– ne di stato, divenuta ben pre• sto urta ragione di stato, specie a causa delle lotte contro l'Im– pero, la Polonia e la Russia. Finché i Vasa furono grandi e animati dal potente spirito i• deale, nazionale e religioso, la Svezia fu grande anche nella sconfitta: come fu dell'avventu– roso e sfortunato Carlo XII an– che egli caduto sul campo. Ma più tardi, attratta dallo esempio della Prussia di Fede– rico II, anche la Svezia fu ten– tata dalla via ill"l!minista. E da allora in una evoluzione conti– nua e senza grandi scosse, la Svezia - passata frattanto sot– to la guida della dinastia del generale francese rivoluziona– rio Bernadotte, al dominio dei liberali e poi socialista, si tra:.. sformava nel paese più profon– damente lavorato dal razionali– ~mo in tutta l'Europa moderna. D'altro lato fallito per rngior!.i politiche il puritanesimo. il pro– testantesimo si trasformava in una specie di scuola di b 1 1,1ne maniere civili alle dipendenze dello Stato ed il mestiere di prete sempre più in quello d1 funzionario statale. Nè bastavano certo i pseudo– mlsticis,ni dello Sweden Gorg a smuovere la coscienza nazio– nale. Marcia a ritroso Così la Svezia tagliata fuori dalle maggiori correnti ideolo– giche e politiche dell'Europa contemporanea, ripiegata in se stessa, infiacchita da un pacifi– smo ad oltranza, deposta ogni carica ideale, rifaceva a ritroso senza scosse, la marcia storica che l'aveva portata al granrle_ dramma spirituale dei secoli XVI e XVII. Distruggendo t.o– talmente il contenuto trascen– dente e ideale del cristianesimo, infatti, il razionalismo, ha ri– portato l'anima del paese in u– no stadio di pesante e nebbioso paganesimo, in cui i\ benessere materiale ha sopito ogni tenta– "tivo coraggioso ed in cui la mancanza di ogni 11 differenza di potenziale » spirituale impe– disce lo scoccare di ogni scintil– la creativa. Cosi a livello poli– tico internazionale, per esem– pio, la massima aspirazione di uomini anche di grande intelli-– genza come lo stesso Hammar– schjold non esce dal livello del,. l'aspirazione burocratica di far gli interessi generali d ll'orga- 41

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