Lo Stato - anno II - n. 23 - 20 settembre 1961

Lapiriana L' on. La Pira ha dichiarato al convegno per la civiltà mediterranea di Firenze: " Quale grandioso spettacolo di pace e di fio• ritura spirituale e èivile di tutte lè nazioni della Terra già si disegna, sin da ora, malgrado· tutto, sull'orizzonte della storia futura! Gli spazi cosmici, attraversati; la guerra, im– possibile; la pace, ineluttabile; · lo sradicamento della miseria, della disoccupazione, della ignoran– za, necessario; l'elevazione di rutti i popoli ai li– velli più alti della vita scientifica, economica, cul– turale, politica, religiosa, è un processo già in at• to con progressione geometrica su tutto lo spazio delle nazioni; l'adorazione del Dio vivente in pie– na fioritura - malgrado le resistenze attive del– l'ateismo che coprono ancora, come ombra, tanta parte del mondo - presso tuite le nazioni della Terra! Le parole ispirate dal profeta Isaia e dall' Apo– stolo S. Giovanni eccole quasi trascritte nei pri– mi abbozzi della storia che viene: « ... e trasfor– meranno le loro spade in aratri e lf! loro lance in falci e non vi sarà più guerra fra le nazioni» (Isa– ia, II, 2 sgg.) cc E vidi un angelo scendere dal cie– lo, che aveva la chiave dell'abisso, e una gran ca– tena nella Sua mano: e afferrò il drago, l'antico serpente, che è il diavolo e Satana e 'lo legò per mille anni e lo gettò nell'abisso e serrò e sigil– lò l'abisso sopra di lui affinché non seducesse più le nazioni ... » (Apoc., 20, I sgg.). Fantasie? Illusioni? Utopie? No: realtà, impreveduta; - quasi dt sogno, è vero - ma non per questo meno reale: Dio - che ama i popoli --,. ha più fantasie degli uomini! Basta considerare con attenzione· gli eventi odier– ni nel mondo (n'èll'ordine scientifico e cosmico, come in quello eco,nomico, politic,o, religioso, cul– turale e civile) per persuadersi clèilà esistenza sem– pre più visibile di questa consolante realtà della storia di domani! Gli uomini di cc vertice » responsabili della politica del mondo ne sono ormai prof ondame,:ite - e forzatamente persuasi. La guerra è impossibile, essi dicono, in sostanza: bisogna fare la pace! Mu– tare in strategia di pace la strategia di guerra! Inu– tile aggiungere cosa pensino e cosa dicano con tan• ta perseverante ed ac':ent1uz:tacostanza i capi poli– tici del " terzo mondo ": basti, per tutti, citare Nehru. I più grandi ed impegnati scienziati e pen• I L e ON satori moderni fermamente e chiarissimamente lo dicono: basti pensare negli anni scorsi, ad Ein– stein e nel nostro ultimo tempo a ]aspers. Ed infine, teologi della storia del nostro tem• po (per tutti: Teilhard de Chardin e Feret) non dubitano di prospettare questa nfU?Va epoca sto• rica nella quale siamo entrati come l'inizio, in cer– to modo, di quella trascrizione storica delle gran– di profezie ,, messianiche ,, che non invano - ma anzi per conforto e speranza storica dei popoli _.:._ lo Spirito di Dio indicò ai profeti dell'Antico e del Nuovo Testamento: ad Isaia ed all'Apostolo San Giovanni ". Noi non abbiamo nulla da aggiungere a que• sto testo, che ci pare surclassare l'antico chilia– smo. In quello almeno si presupponeva il diretto intervento di Dio e la presenza del Cristo. Nulla di questo più nel nuovo millenarismo. lapiriano. Qui il progresso tecnico e materiale diventa, bru– talmente e semplicemente, la reintegrazione para– disiaca. Noi siàmo ormai grazie alla tecnica nel " tempo della trascrizione storica delle profezie messianiche ,, . Ben Gurion dice che la agronomia e l'irrigazione in Palestina adempiono le parole del profeta Isaia. Entriamo nel millennio in cui. Satana è legato grazie ali' atomo e alla cibernetica: esse sono diventate, nella prosa di La Pira, l'alba, del giorno del Signore. L'Angola Là stampa 'di tutto il mondo ha denunciato la aperta collusione dei Russi. con i guerriglieri del• l'Angola Portoghese. E' dei giorni scorsi fa notizia controllata che '' baleniere '' sovietiche scaricano a ritmo soste• nuto armi e munizioni destinate alla guerriglia, al largo delle coste della provincia lusitana. Tale aperta violazione delle norme più ele· men.tari del diritto internazionale, non ha scosso i circoli " democratico- progressisti " dell' occiden– te che continuano a parlare di " spontanea ribel– lione " delle popolazionì di qolore dell'Angola contro il " colonialismo " portoghese; mentre gli itessi governi delle grandi p~tenze occidentali, os– s~ssionati dal timore di non apparire agli occhi dei paesi " non impegnati " abbastanza " pro– gressisti " hanno, di fatto, avallato all'ONU la te– si sui casi dell'Angola sostenuta dal blocco sovie– tico e dai ,, neutrali ". Noi non crediamo che la sorte dell'Angola per Lo------------·------------------------------------·· ..... 24 bibl10ecaginobianco

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