Lo Stato - anno II - n. 23 - 20 settembre 1961
la compensazione della sua condizi?ne di ogget– to nella società economica. La concezione sociale cristiana nega invece decisamente il concetto dell'azienda-cosa. « Si deve tendere a che l'impresa divenga u– na comunità di persone nelle relazioni, nelle funzioni e nella posizione di tutti i suoi sogget– ti... Osservava il nostro predecessore Pio XII: la funzione economica e sociale che ogni uomo a– spira a compiere, esige che lo svolgimento della attività di ciascuno non· sia totalmente sotto– messo alla volontà altrui ,, (Mater et Magistra). Di qui il primo principio della azienda-so– cietà e non dell'azienda-cosa. La funzione im– prenditoriale non è sufficiente di per se sola a definire l'azienda. Il secondo principio è una conseguenza del primo: il primo è il principio dell'essere dell'a– zienda: questo del suo agire, a partire dal suo stesso costituirsi. << Va ricordato il princ1p10 esposto dal no– stro predecessore Pio XI nella enciclica Quadra– gesimo Anno: è del tutto falso ascrivere al solo capitale o al solo lavoro ciò che si ottiene con l'opera dell'uno e dell'altro ...: ect è affatto in– giusto che l'uno arroghi a se quel che si fa, ne– gando l'efficacia dell'altro. L'accennata esigenza di giustizia può essere soddisfatta in più modi suggeriti dall'esperienza. Uno di essi, e tra i più auspicabili, è quello di far sì che i lavoratori, nelle forme e nei gradi convenienti, possano giungere a partecipare alla proprietà delle stes– se imprese: giacché oggi, come e più che ai tem– pi del nostro predecessore, è necessario con tut– te" le forze procurare che in avvenire i capitali guadagnati non si accumulino se non con eque proporzioni tra i ricchi e si distribuiscono con una certa ampiezza tra i prestatori d'opera » (Mater et Magistra). Giustizia nell'ordine Questi sono i due principi su cui si fonda la concezione sociale cristiana dell'azienda: il carattere dell'azienda come società e quello del~ la proporzionata partecipazione di tutti gli at– tori del processo produttivo. di capitale e di la– voro, alla proprietà dei beni aziendali. Un terzo principio guarda invece all'ordine della società economica nel suo complesso. Que- b 12 ecaginobianco sto principio è affermato solo in obliquo dall'En– ciclica laddove parla della necessità «che la voce dei lavoratori abbia possibilità di farsi sentire ed ascoltare oltre l'ambito dei singoli organismi produttivi e a tutti i livelli >>. Viene infatti af– fermato che « le decisioni che maggiormente in– fluiscono su quel contesto « sono prese » da po– teri pubblici o da istituzioni che operano su pia– no mondiale o su piano regionale o nazionale o di settore economico o di categoria produttiva ». « Di qui, afferma l'enciclica, l'opportunità o la necessità che in quei poteri e in quelle istitu– zioni, oltre che i portatori di capitali o di chi ne rappresenta gli interessi, siano pur presenti i lavoratori o coloro che ne rappresentano i di– ritti, le esigenze, le aspirazioni ». Le esigenze di istituzioni sopra-aziendali è troppo nota come dottrina sociale della Chiesa perché vi si debba insistere. Su questo punto la Quadragesimo Anno ha dato un insegnamento esemplare, che la Mater et magistra ha fatto te– stualmente proprio là dove, riferendosi all'enci– clica di ·Pio XI, parla della « ricomposizione del– la convivenza mediante la ricostruzione di corpi intermedi autonomi a finalità economico-profes– sionali ». << La politica sociale porrà dunque ogni stu- _ dio a ricostruire le professioni stesse: giacché la società umana si trova al presente in uno stato debole e vacillante, per ciò appunto che si fonda su classi di diverse tendenze, fra loro opposte e propense quindi a lotte ed inimicizie... Come stanno ora le cose, nel mercato del lavoro l'of– ferta e la domanda divide come gli uomini in due schiere; e la disunione che ne segue trasfor– ma il mercato come un campo di lotta, ove le due parti si combattono accanitamente. E a que– st.o grave disordine, che porta al precipizio l'in– tera società, ognuno vede quanto sia necessario portare rimedio. Ma la guarigione perfetta si potrà ottenere 1:.oltanto quando tolta di mezzo una tale lotta, le membra del corpo sociale si trovino bene assegnate e costituiscano le varie professioni a cui ciascuno dei cittadini aderisca non secondo l'ufficio che ha nel merc::ato di la– voro, ma secondo le di verse parti sociali che i singoli esercitano ». (Quadragesimo anno). Si tratta di un principio interamente nuo– vo, rispetto alla società presente, ma interamen– te tradizionale: Pio XII lo ha arricchito di nuo– ve argòmentazioni, ma Pio XI l'ha definito con chiarezza lapidaria.
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