Lo Stato - anno II - n. 20 - 20 luglio 1961

ne siamo certi : ma appunto, non è di questo che si tratta. La questione è delicata in quanto i partiti laici interpretano un articolo della Costituzione come preclusivo dei finanziamenti dello Stato alla scuola privata. Sicché la questione riveste µn aspetto di questione non solo di principio ma anche di fedeltà alla Costituzione. Ma la cosa è anche più grave perché in realtà l'on. Moro non prevede alçuna maggio• ranza in cui il PRI non sia parte determinante : anzi, l'unica maggioranza alternativa che, pur con le consuete cautele, l'on. Moro ha delineato, è tale da aumentare, non da diminuire le istanze contrarie a quelle « posizioni di fondo » che ca– ratterizzano la d.c .. L'on. Moro ha rivolto la sua attenzione so– prattutto al PSI. Su questo punto egli ha fatto un ampio discorso, che val la pena di seguire passo, passo. E' in relazione al PSI che egli ha intan'to •francamente motivato la stessa maggio– ranza dei convergenti e la sua singolare natura. « La libertà che i partiti si riservano, evitan– do di cristallizzare la situazione politica, è in relazione all'au~icata disponibilità di altre forze politiche con le quali appunto si parla. Sicché il dialogo si risolve in un esame delle possibili alternative alla situazione presente ed eventualmente della sostituzione al sistema po– litico attuale di un altro sistema politico ». L'on. Moro parla addirittura di un muta– mento di « sistema politico » : che significa esattamente questo? Ritiene che l'apporto del PSI debba essere tale da giustificare un cambia– mento di « sistema politico >>? E che si intende in questo caso per sistema politico? Si intende « regime » '? Si intende sistema economico? Dopo questa ampiezza di prospettive che, come vedremo, l'on. Nenni si è affrettato a co– gliere, l'on. Moro ha trovato un po' striminzita la formula del voto esterno socialista ad un go– verno di centro-sinistra, offerta dal congresso milanese del PSI. « E' una formula estremamen– te difficile, comprensibile come prova per espe– rimentare e far muovere una nuova politica ». Sul tema del PSI, l'on. Moro è tornato con pa– role chiare, che ribadiscono chiaramente il sen– so delle precedenti sul « sistema politico ». « ·si tratta ha detto, di un problema reale, di un ! problema politico di fondo, e neppure di un problema di governo. E' una prospettiva perse- 1 guita sinceramente dalla DC in tutti questi an– ni, costantemente, coraggiosamente, anche se Lo STATO bibliotecaginobianco in forme diverse, come prospettiva politica ge– nerale, in armonia alla sua opposizione ad ogni estremismo ed alla radicalizzazione della situa– zione politica, alla ricerca per contro, di effica– ci articolazioni democratiche. Di una societit italiana, sottratta all'estremismo ed alle rigide contrapposizioni, un elemento importante è la reale autonomia e la disponibilità al dialogo democratico del PSI )>. Dunque, obiettivo per– manente della DC è l'inserimento del PSI nel– la maggioranza di governo. « Si deve poter sce– gliere nell'area democratica un'area idonea ed omogenea di gove:no. L'area democratica deve essere tanto ampia e sicura che si possa sceglie– re tranquillamente secondo omogeneità n. L'on. Moro ha anche assicurato il PSI su rischi di frattura che il dialogo con il PSI com– porterebbe per la DC. Riferendosi ad alcune po– sizioni all'interno del gruppo autonomista del PSI, l'on. Moro ha precisato che « la DC è uni– ta anche per le cose più difficili, purché si trat– ti di mosse ragionevoli e mediate ». A prova della buona volontà della DC, l'on. Moro ha portato la chiusura della DC verso MSI, « pur mentre ci si opponeva l'alibi di altrui collaborazione con il PCI )>. L'on. Moro ha mo– strato che è stato possibile portare la DC a col– laborare con un PSI ancora alleato del PCI, anzi con PSI che, come l'autonomista on. Lom– bardi recentemente affermava, fa del PCI il suo alleato di prima scelta, i'l compagno pm favorito. L'on. Nenni ha certamente iscritto queste dichiarazioni, le più impegnative sul piano ideo– logico e di quello della strategia politica, rila– sciate dall'on. Moro, come un successo della sua mozione. E lo ha detto francamente, rafforzando con la sua esegesi il testo del segretario d.c .. L'on. Nenni ha ben inteso che l'on. Moro delineava con la critica del carattere moderato e « convergente >) della soluzione offerta dal congresso socialistà a Milano, la prospettivR di un'alleanza organica DC-PSI. Dopo aver detto che il discorso dell'on. Moro, pur evadendo al dibattito in corso, « è stato un contributo im– portante sul piano delle prospettive del doma– ni )> e che « il discorso che egli ha imposta– to qui avrà i suoi sviluppi fuori di Monteci– torio, nella stampa, nelle sedi del partito, nel prossimo congresso della DC, del quale sembra voler essere una introduzione », l'on. Nenni ha affermato rivolto all'on. Moro, ( come in tutta la sua replica, in cui egli ha quasi dimenticato s

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