Lo Stato - anno II - n. 20 - 20 luglio 1961
FILOSOFIA E PSICANALISI I LAICI DI <( COHIJNITA' ):, NEL DIO SHIITA CREDONO All'ampio, talora inquietante affresco dei problemi psicologici dipanati da Carl G. Jung, si i– spira un'opera della dott.ssa E– leanor Bertine, « Le relazioni tra le persone », che le edizio– ni di Comunità presentano co– me un recupero « del buon sen– so e della saggezza antica ». L'ottimismo buonsensaio del risvolto copre in realtà uno fra i più singolari saggi sulla re– gressi9ne al primitivismo magi– co, che sembra destino impla– cabile delle molte avventure corse dal razionalismo. La Ber– tine si prefigge in sostanza, la rimozione di tutti gli ostacoli (come sarebbero « rancore e a– marezza ») che rendono disage– voli o drammatici i rapporti so– ciali, e documenta i risultati che si possono ottenere median– te la psicanalisi. Una psicanali– si, questo va da sé, che si eser– cita al di là del campo tradizio– nale: non più sopra gli alienati - matti, ma sopra gli alienati - sociali, su coloro che nei rap- porti col prossimo risentono gli effetti negativi di una non per• fetta coscienza. 24 bibliotecaginobianco Non è difficile riconoscere che questa era la competenza del-· l'Etica tradizionale, che dietro i rapporti difficili fra uorrio e uomo ha sempre intuito la pre– senza di un cattivo costume e di un annebbiamento intellet– tuale in merito ai valori. Tan– to che l'Etiça tradizionale, pri– ma di educare al rapporto con gli altri, formava l'intelletto e il carattere e poneva la libertà del singolo dinanzi alla fede: cioè prima di edificare il « suo » rapporto, poneva il compito del– l'edificazione dell'uomo. Non diversamente la psica– nalisi: se non chè - in luogo di educare la ragione alla liber– tà del rapporto come conse– guenza di una fede - il proce– dimento « educativo » vien.e compiuto sull'inconscio per tra– scinare il soggeto alla inevita– bilità ((storica » di un certo rapporto. In sintonia con Jupg, la Bertine va a poggiare sulla (< base dinamica, strato profon– do dell'anima i,, che è il fondo di incoscienza animale che in– fluenza la vita dei singoli « al modo delle forze naturali del fuoco e dell'elettricità ,, ed è " lo stesso in tutti i meml>ri del– la razza umana e fino ad un certo grado perfino anche negli animali più sviluppati » (op. cit. pag. 78). « Esso contiene le im– pressioni di tutta l'esperienza del passato fino dal progenitore animale e il germe potenziale del più lontano, ignoto avveni– re ». (op. cit. pag. 15). Da questo fondo, poco a po– co, si accende il barlume della coscienza e con esso gli effetti, i pensieri e le azioni che lo dif– fondono. Che questo « fondo ,, sia la matrice del pensiero me– desimo, lo dice chiaramente l'autrice, nella prefazione: « il materiale _di questo libro è po– co personale, come gli . istinti. Esso proviene da uno stato pro– fondo dell'anima ... ». Insomma: presso ad una ne– gazione quasi integrale della persona, è collocato un macro– scopico processo verso l'autoco– scienza, della quale ogni uomo è fenomeno periferico e, per co– sì dire, indice barometrico. La posizione però non deve scan– dalizzare: siamo ancora nella
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