Lo Stato - anno II - n. 20 - 20 luglio 1961
b dentiche valgono per Parma do– ve la coalizione Intesa-UGI si regge sul filo del rasoio poiché le ultime consultazioni elettora– li universitarie assegnarono 17 seggi all'Intesa, 3 all'UGI, 14 all'AGI e 2 al FUAN. A Macera– ta UGI e Intesa hanno ottenuto entrambe 9 consiglieri. Le altre forze politiche non hanno rap– presentanti. A Palermo le ele– zioni diedero questi risultati: 18 seggi all'Intesa. 10 all'UGI, 7 all'AGI, 9 al FUAN e 7 a una lista presentata dai cristiano -sociali. UGI e Intesa formarono immediatamente la _solita giun– ta di coalizione, ~enza consul– tazione alcuna con le altre for– ze politiche rappresentate nel– l'Ateneo. A Venezia Ca' Foscari la giunta è formata da 5 con– siglieri dell'Intesa e da 7 consi-– glie;ri dell'UGI. A Roma, la frenesia frontista dei cattolici universitari si è probabilmente espressa nella maniera più spettacolare. Le ultime elezioni goliardiche die– dero questi :risultati: 30 seggi all'Intesa, 28 all'UGI, 25 al– l'AGI, 22 al FUAN. Dopo le e– lezioni l'UGI romana si divise in due gruppi, l'Unione Goliar– dica Romana composta da so– cialdemocratici e repubblìcani, i Goliardi Autonomi, con radi– CJtli, socialisti carristi e comu– nisti. Pier Vincenzo Porcacchia, leader dell'Inte~a romana non– ché esponente giovanile della sinistra democristiana, malgra– do gli ammonimenti venuti da autorevole fonte ecclesiastica, ha subito accantonanto qualsia– si eventuale accordo con i libe– rali dell'AGI, che pur contava– no su ben 25 consiglieri, e si è· spinto così avanti da prospetta– re un accordo in sede romana tra l'Intesa e i comunisti di– chiarati che fanno parte dei Goliardi Autonomi! L'accord0 diretto è poi fallito per l'inte:r- 22 caginobianco vento dell'Unione Goliardica Romana che, vistasi tagliata fuori dalla giunta, ha siglato un accordo con cattolici e co– munisti venendo così meno ai principi stessi per i quali era nata, cioè l'antimarxismo. Ai 16 centri universitari retti dall'accordo Intesa-UGI in sede locale è necessario poi aggiun– gere Camerino e Trieste, uni– versità per le quali non si han– no dati precisi poiché le posi– zioni politiche dei vari eletti non sono perfettamente deli– neate. Comunque, anche in questi due centri le giunte so– no sostanzialmente cattolico -marxiste. Dalle cifre esposte è facile rilevare che l'Intesa ha cercato l'accordo con l'UGI an– che in quelle università dove e– rano possibili altre soluzioni di giunta, ed esattamente a Napo– li, Firenze, Perugia, Cagliari, Torino Politecnico, Milano Po– litecnico, Parma, Palermo e Roma. Ben diverso indirizzo hanno invece seguito i dirigenti del– l'UGI. A Bologna e a Sassari. ad esempio, dove l'UGI ha ot– tenuto la maggioranza assolu– ta, i radical-comunisti non hanno rivolto invito alcupo ai colleghi cattolici per la forma– zione di giunte di coalizione preferendo amministrare da so– li i due atenei. Soltanto all'uni– versità cattolica di Milano e a quella governativa di Urbino. dove le :rappresentanze dell'UGI sono pressoché inesistenti, la Intesa governa con giunte mo– nocolori cattoliche. A Genova. dove gli esponenti della Giac al– l'interno dell'Intesa sono in maggioranza, l'UGI è alla op– posizione e la giunta risulta formata da esponenti cattolici e liberali. Infine a Messina, do– ve iJ. FUAN ha una forte rap– presentanza, l'Intesa, oltre alla UGI, è stata co~t:retta a chia– mare in giunta anche gli espo– nenti dell'AGI.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=