Lo Stato - anno II - n. 19 - 10 luglio 1961

Dunque la DC non può ritenere ad es. irrilevante e oggetto di compromesso la sua linea di politica scolastica: non può cioè ri– tenersi sciolta da ogni motivo di principio e da ogni impegno politico in una materia tanto delicata. • E così pure essa dovrebbe definire una sua tesi in quelle materie che oggi iP1pegnano la. coscienza pubblica, come la speculazione fa– cile (ad es. quella edilizia), contro taluni pri– vilegi economici nati dalla legge, contro le forme di abusiva formazione di ricchezza, consentite dal favoritismo politico, ed infine. contro il mal costume nella stampa e nello spettacolo. Alcuni provvedimenti di giustizia e di mo– ralità, che rinsaldassero il senso nella severa imparzialità dello Stato, e mostrassero la f er– ma volontà di non consentire il gerarchi·smo politico, la connessione tra una posi 1 zione po– litica e privilegi e vantaggi di carattere eco– nomico ed amministrativo rinsalderebbero il legame tra popolo e Stato. Un governo che riprendesse questa volta le indicazioni morali e politiche di Luigi Sturzo sarebbe un governo di grande presti– gio democratico. In breve: nulla si risolve senza una volon– tà politica, cioè senza che il partito di mag– gioranza relativa accetti di esprimere una tesi politica e di sostenerla con chiara fer– mezza in Parlamento, accettando la propria qualificazione politica soltanto dalle proprie· tesi. Non vi è altro metodo di governo, posta la attuale situazione dei rapporti politici. Cercarne un altro vuol dire prima l'impoten– za dello Stato e poi l'apertura di una crisi più generale, di una crisi che muti tutti i termini dell'attuale equilibrio poli tic~. La DC è il partito più interessato a che questo non avvenga. Palermo insegna. Ma se almeno il proprio beninteso interesse può an– cora governare gli atti del partito di maggio– ran 1 za relativa, questo è il momento. Dopo sarà troppo tardi. E tutte le forze che hanno accettato o subito l'occasione po– litica della DC· riprenderebbero inevitabil– mente, per l'assenza di direzione politica della forza responsabile, la propria autonomia. G. BAGET,..BOZZO G? ..........._ ___,,, C>.cS bib Lo STATO obianco 5

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