Lo Stato - anno II - n. 18 - 30 giugno 1961

LETTERAAL DIRETTORE PROBLEMI Sig. • Direttore, In più di una occasione la Sua rivista ha fermato l'attenzione dei lettori sui pro– .blemi relativi alla Marina Mercantile Ita– lian~, in considerazione di ciò, ritengo di jare cosa utiie e, spero, gradita ai lettori, .sintetizzando quanto negli ultimi tempi è .stato fatto per questo settore essenziale -della economia nazionàle• Nella riunione del 6 giugno u.s. il Con– .sielio dei Ministri ha approv.ato sei prov– vedimenti riguardanti la Marina Mercantile, provvedimenti presentati dal Ministro sena– tore A.R. ]ervolino. Si tratta del disegno di legge per lo -esercizio del credito navale, del disegno di tegge concernente modifiche alla legge 24 lugli.o 1950, n. 622 (.f,egge sulle demolfrio– ni); disegno di legge concernente la revi– sione delle tasse portuali e dei diritti ma– rittimi; del disegno. di Z.egge concernente ·modificazioni alla legge 6 maggio 1940, nu– mero 500, relativa alla costituzwne dello Ente Autonomo del Porto di Napoli; di– segno di legge concernente modifiche alla composizione deil Consiglio Superiore della Marina Merc«ntile e del Comitato Centrale del Lavoro Portuale e, infine, dello sche– ma di decreto del Presi'dente della Repub– blica concernente modifiche alla tabella delle circoscrizioni territoriali dell~ Marina Mercantile. Di particolare rilievo risultano, sopratut– to, i due primi prov1>edimenti. L'esercizio del credito navale mira in– -Jatti a -~timolacele attività economiche ma– TI ttime del paese e gli investimenti produt– tivi. Esso consentid l'ulterior,e ammoder– ·namento e sivluppo della nostra flntta mer- • -cantile con benefiche ripercussioni sulla economia nazion:ale·e sulTa occupazione dei marittimi. Il provvedimento del cr,edito navale vie- • ne incontro ad una necessità veramente sentita dall'armamento, quella cioè di ot– tenere finanziamenti a tassi di interessi vi– cini a qu.elli medi ottenuti dagli. armatori dei più importanti paesi marittimi. In particolare il disegno di legge pre– -vede la corresponsione all'istituto mutuan– te di un contributo nel pagamento degli in– teressi nella misura del 3,50% per i finan– ziamenti - di durata non superiore ai 15 anni - destinati alla costruzione, trasfor– mazione e grandi riparazioni di navi mer– cantili. I finanziamenti stessi, sar.anno in generale concessi per il 50% del prezzo dei singoli lavori, con un onere totale a ca– rico deUo stato variabile in relazione alla .32 ecaginobianco DELLA MARINA MERCANTILE durata dei finanziamenti, ma che non po– trà comunque superare i 30 miliardi di lire. In tal modo saranno assistiti dal contri– buto statale finanziamenti agli armatori per un ammontare di circa 100 miliardi e, quin– di lavori per non meno di 200 miliardi di lire. Le operazioni di credito nav.ale possono essere esercitate dall'istituto mobiliare ita– liano (l.M.I.) anche à mezzo della sua se– zi:one autonoma di credito navale; ma tali operazioni possonò essere esercitate anche da sezioni autonome di credito navale, et•entualmente istituite presso istituti di cre– dito di diritto pubblico. Per quanto riguarda le modifiche alla legge 24 luglio 1959, n• 622 (nota come « legge sulle demolizioni») il provvedimen– to approvato oggi dal Consiglw dei Mini– stri mira a prolungare nel· tempo la va– lidità della legge stessa estendendo, inol– tre, i benefici di legge anche a particolari settori di naviglio rimasti esclusi dalla leg– ge precedente. Pertanto il disegno di legge prevede la proroga della validità delle disposizioni della legge n. 622 fino al 30 giugno del 1963, Le provvidenze vengono estese alle navi dà passeggeri e alle navi di tipo mi– sto, in modo da eliminare, anche in que– sto settore, quelle unità che non rispon– dono alle attuali esigenze. Il limite di età delle navi da demolire è stato spostato dal •1945 al 1946. Inoltre la percentuale di ton– nellaggio delle navi dà costruire rispetto .a quelle dà demolire è stata rìdòtta dal 75 a! 50% consentendo, nello stesso tempo, che il contributo statale venga concesso da un minimo del 50% fino ad un massimo del 75%. Questa riduzione è stata prevista per consentire anche all'armamento mino– re di avvalersi dei benefici della legge. Infine è stato elevato il limite massimo di contributo da 25 mila a 35 mila lire per tonnellata di peso. Rimangono quindi esclusi dai benefici le navi destinate a ser– vizi complementari nei porti, quelle addet– te alla navigazione lagunare, fluviale e la-. cuale, le navi costruite per conto di am– ministrazi,mi dello Siato, i rimorchiato·ri e i galleggianti. Il terw provvedimento, relativo alla re– visione delle tasse e dei dirritti marittimi, è stato dettato dalla necessità di coordinare e aggiornare le disposizioni attualmente in vigore• La legislazione in proposito ebbe inizio nel lontano 1885 e fu sostituita dalla legge 23 luglio 1896 tuttora in vigore. Si rese quindi necessaria una· serie di prov- vedirnenti legislativi di carattere sia gene– rale che di indole particolare, di disposi– zioni permanenti e di disposizioni transi· torie per cui oggi si incontrano non lievi difficoltà nell.a consultazione e nella appli– cazione delle varie leggi esistenti. A questo è da aggiungere che la navigazione marit– tima ha subito dal 1885 ad oggi una evo– luzione tale che alcune distinzioni poste a base delle disposizioni in vigore non tro– vano ormai .alcuna giustificazione -nella realtà dei traffici attuali. Il disegno di legge pre~entato dal Mi– nistro ]ervolino vuole appunto aggiornare tutta la regolamentazione in materia ade-· guando le disposizioni relative alla con– creta situazione dei tra/lici marittimi quale essa oggi si pr.esenta. Il disegno di legge passa in esame sia la materia riguardante le tasse e le sopratasse d'ancoraggio e la tassa sulle merci e sui passeggeri con par– ticolare riguardo a determinate situazioni locali. P.er quanto -riguarda l'Ente Autonomo del Porto di Napoli il disegno di legge pre– vede la presenza nel Consiglio di Ammi– nistrazione dell'Ente - in rappresentanza dei lavoratori ài due rappresentanti d,ei portuali nominati dal Ministro per la Ma– rina Mercantile su una terna designata dalle associazioni si,ndacali di categoria a ·base nazionale e di due rappresentanti della ~n– te di mare, pure nominati dal Ministro, sempre dietro presentazione di terne da par– te d.elle organizzazioni sindacali. Farà invece parte del comitato direttivo un rappresetante dei lavoratori portuali scelto dal Consiglio di amministrazione. Con il disegno di legge riguardante la modifica delle circoscrizioni t,erritoriali, viene ripristinata la Direzione Marittima di Trieste con la Capitaneria di Porto di Mon– falcone e Trieste e con giurisdizione sul territorio deU.e provincie di Udine, Gori– zia e Trieste. L'ultimo provvedimento riguarda la rwo– va composizione del Consiglio Superiore della Marina Mercantile e del Comitato Central,e del Lavoro Portuale resasi neces– saria dalle modifiche apportate alr ordina– mento del Ministero• Con il provvedimento il Direttore Gener.ale della Pesca Maritti– ma viene chiamato a far parte del Consi– glio Superiore della Marina Mercatile men– tre il Direttore Generale del Demanio Ma– rittimo e <ki Porti entra a far parte del Comitato Centr_ale del Lavoro Portuale. Distinti saluti. CARLO PASINI

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