Lo Stato - anno II - n. 18 - 30 giugno 1961
bi Chiesa ha ricordato che le au– torità Ecclesiastiche sono altret– tanto tenute a rispondere din– nanzi a Dio della moralità de] loro popolo, anche quando si di– verte». Obiezioni? Tante, sopratutto da parte dei laicisti, dei difen · sori strenui della libertà dell'ar– te e degli economisti ad oltran– za. Canals, però, risponde luci– damente a tutte queste obiezio– ni. Ai laicisti, che non vogliono l'interferenza della Ohiesa nel campo del cinema, ricorda che « alla Chiesa... non può essere sottratta alcuna delle reafltà umane» perché, rappresentan– do « tra le cose terrene e le com– petizioni umane gli interessi di Dio... ha come compito quello di indicare agli uomini la strada per la salvezza eterna ed offrir– ne i mezzi ». Ai fautori della libertà dell'ar– te e, sopratutto, della morali– tà dell'arte, ,pur ammettendo che l'arte quando è ,genuina, ha una sua virtù elevante, ricorda che « quando questa arte off en– de la m<Yrale, acquista per que– sto stesso fatto un valore depi- mente e diviene strumento di corruzione e occasione di pec– cato », cosicché pur accettando « il '[Yfincipio che ogni arte ha una popia precettistica e una propia tecnica che non entrano nell'ambito della m(J(fale » va precisato « che nessun'arte in quanto attività di un uomo de– stinata ad altri uomini-potrà mai vantare il diritto, sotto qual– siasi petesto di libertà o auto– nomia, di r.ooar danno all'U011W. Se l'artista (infatti) in quanto tale deve obbedire ai dettami della sua arte, come uomo non può sottrarsi agli imperativi d,eUa legge morale che regge ogni attività umana ». Quanto a quelli, poi, c:he sulla scia del culto indiscriminato de1la libertà dell'arte iil!Vocano la piena libertà di espressione, Canals oppone il passaggio della Miranda Prorsus lin ood. Pio XII dice : « Non può essere accettata la tearia di coloro che, nono– stante le evidenti rovine morali e materiali ca.usate da simili dot– trine nel passato, sostengono la più assoluta libertà di espes– sione » e lo ,giustifica con H com- mento di '.P. Baragli S. J. (su Cinema Cattolico) là dove os– serva che «se compete alla scien– za e alla critica scientifica giu– dicare della verità di un film come docùmen.to , e se spetta al critico d'arte giudicare della va– lidità espressiva ie stilistica dello stesso, compete al moralista e alle autorità, solleciti della virtù deUa '[YTUdenza,e spesso anche de~la giustiziJa, stabilire in qua– le misura esso possa essere of– ferto al pubblico in modo che, per quanto è possibile, resti tu– telato il bene comune». Le ,citazioni potrebbero conti– nuare, a dimostrazione della lo– gica ferrea tdella tecnica docu– mentata con cui don Salvatore Canals ha costruito il suo testo: ma queste bastino carne ind1ca– z1one. La ·1ettura completa, ov– vi.amente, dirà di più e varrà a far ,conoscern a tutti il punto di vista della Chiesa su uno dei « doveri ignoti ad altre età » : con una chiara precisione come finora nessuno ancora si era espresso sull'argomento. GIAN LUIGI RONDI Non verrà data risposta a lettere che accompagnino articoli inviati per essere pubblicati su «LO STATO» quan– do gli stessi non siano stati richiesti dalla direzione. Lo STATO 31 -.J nobianco
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