Lo Stato - anno II - n. 17 - 20 giugno 1961

za, cora:gg10,unità, distacco da :interessi partico– lari, capacità di sostenere U!Ilaviolenta :polemica non solo esterna, ma anche interna. Bisognereb– be che la DC sapesse fare ora, con le condiiZioni esterne sfavorevoli, quello che non seppe fare con le medesime condizioni favorevoli. E, inoltre, bi– sognerebbe che la DC sapesse ritrovare degli ideali ed una unità. E della verità infine: che rinnegas– se gli :errori e i luoghi comltllli da cui è dominata .e sapesse far ritrovare un minimo di v•era unità morale alla sua classe dirigente. Se un simHe processo fosse in aria, (e dovreb-. be essere un processo collettivo, oggettivo, non un fatto intrapersonale all'on. Fanfani) se ne yedrebbe qualcosa. In questi ultimi giorni abbia– mo visto delle nuove aperture a sinistra e la so– luzione a sinistra della crisi siciliana in deroga aHe chiare disposizioni dell'Episcopato dell'isola. Abbiamo cioé dei segni al contrario. Grandeur 14 bibliotecaginobianco Segni ohe ci dicono che vi è una sola politica nella DC ed è quella dell'on. Moro. Questa poli– tica è la stessa :politica del congresso socialista di Milano. E' 1a politica del compromesso con il comunismo, usando del PSI come termine medio del ,compromesso. Intendiamoci: può anche esser•eche l'on. Thn– fani voglia anche mutare posizione. L'on. Fanfa– ni parte dalla convinzione di esser il miglior uo– mo di !governodella DC, le posizioni poHtiche sono per lui meramente ,strumentali. Ed egli è uomo dai cambiamenti repentini: lo seppero appunto gli attoniti pr,edorotei a Vlallombrosa quando dii colpo si trovarono di fronte al Fanfani di c·entro sinistra .... Niente dunque di strano che l'on. Fan– fani c·erohi a destra quella via al governo che fa superiore abilità tattica e politica dell'on. Moro gli va bruciando a sinistra. L'on. Fanfani è an– che uomo da sentire, personalmente, il problema c'he l'avanzata laicista ·e comunista pone alla Chiesa. Motivi tattici e motivi di coscienza pos– sono d~que giocare in questo senso. Ma ciò non toglie nulla al fatto c'he l'on. Fan– fani 'ha scatenato ormai forze più ,grandi di 1ui. Egli non è uomo da battaglie di principio: non . è uomo capace di reggere contro. Non è uomo caipace di impopolarità. Perciò, qualunque sia appunto lo stato attuale delle sue opinioni, esse non sono oggi una possibiUtà politica. Sono sol– tanto una illusione in più. L'egemonia deHa DC è salda in mano all'on. .Moro. Ora, su quel c.h:evuole '1.'on.Moro, non vi sono diulJbi.E del resto, mentre tanti sussurri corrono sulle intenzioni dell'on. F1anfani, i fanfaniani ro– mani invocano apertamente la collaborazione con i sociali'sti in Campidoglio! Darida e Oaibras sono sempre « f anfaniani » e allora? Allora, il flloapertruTismodei fanfaniani di Ro– ma è un ,fatto. Il resto sono solo discorsi. C'è solo da diffidare dell'anticomunismo di un uomo i cui -seguaci vogliono JJortare i nenn:iani a fare parte •integrale, concordata e determinata di una maggioDanza in Campidoglio.

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