Lo Stato - anno II - n. 16 - 10 giugno 1961
La debolezza politica deUa leadership americana coru;ente all'URSS di usare la sua pressione politica e morale anche nella zona atlantica e di offrire indirettamente ai suoi sostenitori senza muovere -un solo soldato, quell'energia aggiuntiva che nell'Europa orientale venne fornita direttamente dall' Ar– mata Rossa. Cuba del resto insegna. Ed è un precedente che ha scoraggiato ogni forza an– ticomunista nel mondo. Siamo certi che se domani da Cuba partis– sero dei volontari, poniamo per S. Domingo, tutti coloro che ieri hanno gridato all'aggres– sione americana, inneggerebbero alla « libe– razione » cubana. Se due fanno le stesse cose e uno è amico dei comunisti, ha l'appoggio della stampa, dell'opinione pubblica mondiale e, immancabilmente, delle N. U.: l'altro, non amico dei comunisti, ha soltanto l' appog– ~io dei servizi segreti americani; appog– gio che viene a cessare nell'ora del pericolo. Ormai i comunisti possono tentare l'avven– tura. lt'lai movimento rivoluzionario ha avu– to la via più sicura, purché sia tempista. E la Francia e l'Italia offrono purtroppo delle possibilità e delle scadenze preoccu– panti. Non ci si illuda che la questione algerina sia risolta se e quando verrà firmato ad Evian un documento di compromesso. La vera, la terribile questione algerina comincerà allora. Il compromesso di Evian non avrà altro ef– fetto, se verrà raggiunto~ di vendere come massa inerte i mussulmani d'Algeria ai terro– risti del FLN, abolendo ogni altra loro rap– presentanza (non a caso il FLN ha minaccia– to di interrompere le trattative se qualche al– tra formazione algerina veniva anche indi– rettamente associata ad esso).· E dopo che il FLN sarà stato costituito dal governo fran– cese quale unico « interlocuteur valable » tra la Francia e i mussulmani algerini, quando il sistema comunista asiatico, brevettato in Cina ed in Indocina di controllo politico inte– grale della popolazione, sarà applicato in Al– geria, la comunità francese sarà vessata, sfruttata e costretta all'esodo. Si pensa che questi fatti possono accadere nell' abulìa della Francia? Non crediamo neanche all'abulìa della Francia comunista, dinanzi ali' emargi– nazione dei francesi d'Algeria. E i francesi d'Algeria sono gente disposta a combattere, sono gente decisa a non lasciar– si emarginare anche se saranno messi dal go• 4 b1 11otecaginobianco verno di Evian in condizioni disperate. Il ge– nerale Challe è emerso dal processo per i fatti d'aprile come una personalità morale di gran– de valore e coraggio. Egli ha rivelato pagine impressionanti della realtà algerina. Ha con– fermato il noyautage comunista dei contingen– ti di leva. Ha raccontato la tragedia degli uo– mini della iv• Willaya che avevamo creduto nella pace dei bravi e si videro traditi dal go– verno francese che preparava Melun.; .. I parigini hanno appreso che la marcia su Parigi era una montatura di sinistra, dovu– ta all'estetismo rivoluzionario di André Mal– raux: e debbono domandarsi se il generale De Gaulle si prestò coscientemente al ruolo di primo attore della grande tragicommedia che precipitò, per iniziativa del Presidente della Repubblicà, Parigi in un clima da fron– te popolare. O se il grande Charles non sia stato che il primo giocato di Francia, usato per la sua figura maestosa e inconcìudente, dotata dell'astratta grandezza delle fiabe, co– me paravento dalla più sottile e perversa al– leanza del laicismo con il comunismo che sia mai .stata tentata sinora. In una simile congiuntura i comunisti vengono necessariamente inseriti: può essere all'inizio in un ruolo politicamente non di primo piano, secondo il disegno dei laicisti di sinistra. Ma lo Stato che ne nascerebbe non potrebbe non essere il loro: lo Stato della lo– ro ideologia e della loro politica. La crisi algerina offrirà al disegno della alleanza laicista comunista, al disegno del1a alleanza rivoluzionaria, la sua opportunità? Il disegno è semplice e chiaro: mettere il senso cattolico (dei cattolici comuni, non di quelli « intellettualizzati » e acquisiti al dise– gno della sinistra, chierici o laici essi siano) e quello nazionale alle corde: portare al dilem– ma: o insorgere o cedere. E avvalersi del ge– nerale De Gaulle per coprire il loro dise– gno innanzi alle masse moderate .... Il gioco è chiaro. André Malraux sta raccogliendo l'ipoteca messa vent'anni fa sul generale De Gaulle. E i tempi del disegno ormai stringono. E in I tali a? In Italia il disegno è quasi ancor più chiaro e più semplice: non a caso l'Italia è messa prima della Francia nell'elen– co dei paesi in situazione rivoluzionaria dal manifesto degli 81. In Italia la prima condizione, quella di
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