Lo Stato - anno II - n. 16 - 10 giugno 1961

( 11pericolo comunista pag. 3 Sull'orlo del caos » 6 L'incontro di Vienna » 7 L'approvazione del piano verde » 8 Fallimento di una politica » 9 La sentenza di Parigi » 11 L'esercito di mestiere » 13 L'estate calda è co- minciata » 15 11Commento » 16 Al limite della rot- tura » 19 Contadini comunisti a convegno » 21 « nuovi » teologi contro lo Stato onesto Europa '61 Poesia Arti figurative Sociologia Letteratura Cinema • LO STATO Periodico politico Direttore » 23 >> 25 » 26 » 28 » 29 » 31 » 32 GIOVANNI BAGET-BOZZO Anno 11- N.16- 10giugno 1961 Direzione, Redazione, Amministra– zione: ROMA Via Rasella, 6 - Te– lef. 4 71. 117 - Direttore Responsabi– le Ugo Visciòla - Autorizzazione del Tribunale di Roma N. 7786 del 6 dicembre 1960 - Spedizione in abbonamento postale gruppo 11°-Ab– bonamenti: annuo L. 3.200 seme– strale L. 1.500 - Una copia L. 100 - Concessionaria per la distribuzione in Italia: Messaggerie Italiane s.p.a. - settore periodici - v. P. Lomazzo n. 52 - Milano. ~-------✓ LITOSTAMPA NOMENTANA - ROMA Via Valcamonica n. 6 • Te!. 893936 bibliotecaginobianco Il pericola ca111unista I COMUNISTI vanno sempre in sostanza a carte scoperte. Hanno abbastanza forza per farlo: e sopratutto hanno di fronte degli avversari che non vogliono vedere altro che un mondo tinto di rosa e si rifiutano di riconoscere i fatti. Men– des-France l'ha detto: siamo nel 1788. Non senza ragioni stiamo raggiungendo come nell'ancien régime la douceur de vivre: appunto, la dolce vita. Alle volte le parole sono un presagio. Ma non c'è bisogno di presagi, per vedere quel che si prepara in Italia e in Francia. Si prepara esattamente quel che la conferenza degli 81 partiti comunisti ha predetto: cioè la via parlamentare al socialismo. E' chiaro che questa via presuppone il colpo di forza: ma presuppone che esso venga fatto dopo aver neutralizzato le forze avversarie, sopratutto dopo aver fatto del Parlamento uno strumento inutilizzabile per la lotta anticomunista; cioè dopo averlo messo in condi– zioni tali che esso non possa più esprimere una maggioranza anticomunista. Anche questo è detto a chiare note nella di– chiarazione degli 81 partiti comunisti. Ma si dubita che i re– sponsabili del governo e del partito di maggioranza italiano le abbiano mai lette quelle famose dichiarazioni: erano troppo occupati in quei giorni a organizzare le Giunte difficili per creare il precedente dell'apertura a sinistra. Dal momento in cui il Parlamento sarà « decotto» i co– munisti saranno in grado di mobilitare la piazza come e quan– do essi vogliono, di costituire i movimenti paramilitari che essi vogliono. Troveranno sempre una classe dirigente che applichi a loro i medesimi principii con cui la corona e i li– berali portarono nel '22 i fascisti al governo. Non è del resto questo il metodo giolittiano? Portare al governo le forze irrequiete ..... 3

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