Lo Stato - anno II - n. 16 - 10 giugno 1961

bi (seguito di pag. 15) maggiorainza governativa fa queste dichiarazioni dinanzi ai teleschel"mi e dichiara di votare per Fanifani isoloperché, ogni volta ohe ci si muove da Faillfani, si rischia di imbattersi nel governo Tambroni. Non si potrebbe ,meglio rivelare la scol– latura, la ristrettezza, la mancanza di prospettive di questa ma•ggioranza ,governativa e la sua ·ra– dicale incapacità di affrontare il problema comu– nista. Perché tanto odiò a Tambroni? ·Perché reagì alla semi.sommossa comun:i:sta. Ma quando di nuovo, come i comunisti annunciano, le loro masse occuperanno le .piazze· d'Italia, che cosa farà •un isimile governo? Che cosa sarebbe acca– duto a Scelba, se, come a Genova o a Reggio Emi– lia, i manifestanti comunisti avessero veramente attaccato la polizia? Come avrebbero reagito l'on. Saragat e La Malifa? E come r,eagiranno per– ché la prospettiva è vicina? E' un circolo vizioso. La convergenza è il. go– verno più immobilista e privo di autorità che ab– bia avuto il paese. Non è stato nemmeno capace di una seria politica contadina ·e meridionale. E Dio sa che non vi era bisogno delle idee e delle organizzazioni comuniste iper farla. I voti del Polesine •edel Sud son iì a provarlo. L'on. Fanfani non ha trovato di m•eglioche as– sumere :hl ruolo del demagogo, invece ohe quello del ,governante, e dire che Jo Stato non funziona e vantare le sue personali :benemerenze in materi.a di va.oche turistiche. Così i problemi non si risol– vono; i comunisti si rafforzano e attaccano lo Stato che, poi, non vruolenemmeno difendersi per non cadere nel reato di tambronismo. Gli ottimisti. di professione, i tanti Pangloss delle classi d.ir -igenti e della stampa d'opinione avranno non solo un'estate calda, ma un'estate amara. G. B. B. 18 I COMUNISTI E LE FERROVIE Sembra che i comunisti ita,liani siano la scuola destinata a preparare i comunisti francesi al sabotaggio ferro– viario. Apprendiamo così che noi siamo, in materia di sabotaggio, la nazione guida e ce ne congratuliamo con il ministro degli interni. Nell'ora della resa dei conti si vedrà che il PCI ci avrà preparato delle belle sorprese. Certo, si potrebbe dire che di sabotaggio le Ferrovie dello Stato non ne hanno bisogno. Ci pensa la ammini– strazione dei trasporti a farci « viaggiare pericolosamente •· Comunque ecco le notizie: un primo contingente di capi gruppo delle « Forze pratiche di azione • comuniste francesi è testé partito per l'lta.lia in vista di un tirocinio presso i gruppi comunisti italiani specializ:z:oti in azioni di sabotaggio delle linee di comunicazione. Questo primo contingente comprende undici individui che sono stati reclutati dalle Federai:ioni di Clermont Fer– rond (Puy de Dome), Sant Etienne (Loire), .Ljon (,Rhone). Salvo due che sono puri francesi, tutti gli altri sono di origine italiana naturaliz:z:ati francesi e tutti parlano cor– rettamente il francffe quasi senza particolare accento. Naturalmente essi parlano italiano come del resto i due puri francesi. Tutti sono muniti di passaporto regolare, ma si ignora se il documento sia intestato al loro vera nome. Le Federazioni Comuniste italiane alle quali sono stati diretti sono quelle di Milano, Bologna, Firenze, Roma che li indiriz:z:erànno ai centri di preparazione di Sesto S. Giovanni, Forlì, Prato e Terni. Salvo il centro di Prato che è specializzato nel sabotaggio delle linee fèrroviarie, tutti gli altri sono specializ:z:ati nel sabotaggio e negli sbarramenti stradali delle vie di grande comunicazione. Un secondo contingente si sta preparando, ma non sarà avviato verso l'Italia se non quando il primo sorà aHo fine del suo allenamento, se questo . si sarà effettuato senza inconvenienti. I partenti non portano con loro che fondi molto limitati (da J 00 o 200 nuovi franchi cambioti in lire italiane registrate sul passa,porto). Le Federazioni ltolian.e fomi11Gnnoloro i mez:z:inecessari al soggiomo in Italia. ecaginobianco

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