Lo Stato - anno II - n. 15 - 30 maggio 1961
bi que possano essere le forze politiche dal cui accordo si esprima un governo non si riusci– rà mai a superare la barriera che rende una classe politica esaurita nelle idee e nei pro– grammi seri alle esigenze ed alla realtà nuova di un paese in evoluzione. Assistiamo, ormai, senza meraviglia alla breve inutile vita dei nostri governi. Con il succedersi dei governi, cade, ogni volta, una posizione ritenuta ferma e salda, si sfuma progressivamente l'intransigenza, perde di vi– gore la lotta che sostanzia l'impegno politico di ogni cattolico; quella contro il comunismo ed i suoi alleati. Quali prospettive si apriranno, infatti, ,· ro la caduta del governo Fanfani? Riteniamo che due siano le possibilità, o meglio una sola dato che l'altra assomiglia, per ora, più ad un ricatto che ad una soluzio– ne politica. La prima è quella che realizza il disegno tracciato dall'on. Moro, l'apertura a sinistra cioè un governo tripartito con l'appoggio esterno del partito socialista, politicamente determinante anche se coperto dalla finzione dei « cani sciolti », reduci dall'esperienza mo– narchica. La seconda, un'anticipata consultazione elettorale, dalla quale si presume possono trarsi nuove indicazioni o possa essere con– fermato l'indirizzo perseguito. Pensiamo che l'apertura a sinistra possa, senza pericolose scosse, subentrare al mono– colore sostenuto dai convergenti. Che cosa rende impossibile, oggi, l'aper– tura a sinistra? Veti di principio sono stati indirettamen– te resi nulli dalla formazione di giunte co– munali e provinciali di centro-sinistra. Il pra– tico valore politico dei « punti fermi » si è dissolto nello spazio di pochi mesi. Esiste una opposizione politica in grado di far retrocedere la democrazia cristiana or– mai tutta acquisita alla nuova prospettiva cle– rico-socialista? Lo diciamo con rammarico, ma non esiste. E poi? Se per caso e per assurdo o il partito repubblicano o il socialdemocra– tico facessero delle riserve sulla democrati– cità del partito socialista e conseguentemen– te sull'opportunità dell'operazione, ecco lo spettro delle elezioni anticipate a far rientrare nei ranghi ogni incerto e ogni dubbioso. Non crediamo peraltro in questa sede alla indifferenza del corpo elettorale verso molti ~enatori e deputati. ODDO BUCCI t!G .,.,,..,..-= -- e:::> Lo STATO inobianco 5
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