Lo Stato - anno II - n. 15 - 30 maggio 1961

Il con&IESSO nELr u.n. u. 1.1. La situazione che si presenta all'interno del– l'Unuri dopo le conclusioni dei tre recenti con– gressi universitari, quelli dell'Intesa, dell'UGI e dell'Un uri stessa, è sostanzialmente questa: dei 21 seggi del Consiglio Nazionàle dell'Unuri 9 sono andati all'Intesa, 6 all'UGI, 3 all'AGI, 2 al FUAN e 1 al GAG (l'associazione sorta dopo la scissione dall'UGI deg1i studenti socialdemocra– tici). Inoltre, la mozione fina'le approvata lo scor– so 20 maggio a Rimini, al termine del IX congres– so dell'Unuri, ribadisce l'~ccordo al vertice tra l'Intesa e l'UGI, associazioni che potendo contare su una cospicua maggioranza nel Consiglio N a– zionale dell'Unuri si sono praUcamente assicura– te, per almeno altri due anni, il controllo del mass]mo organismo universitario. Le conclusioni del congresso dell'Unuri e il rinnovato aiccordo tra l'Intesa e l'UGI hanno di– mostrato una volta ancora che i giovani ai quali è affidata la guida degli studenti cattolici ita– liani sono decisamente venuti meno ai principi etici e politici ai quali affermano di rrichiamarsi. Come è noto, nell'uHimo congresso dell'Intesa, tenutosi poche settimane prima di quello dello Unuri, molti delegati avevano dichiarato di non poter più acoettar•e la collaborazione con l'UGI, vale a dire con un'associazione controllata di fat– to dai comunisti. Nella replica finale, Io stesso presidente dell'Intesa, Siro Brondoni, le cui sim– patie per la « s 1 inistra di base» sono note, af– feranò che l'Intesa non doveva soggiaicere a ri– chiami frontisti e che, anzi, i dirig,enti dell'UG I avrebbero dovuto prendere decisi impegni in tal senso. Ebbene, i cattoli'Ci dell'Intesa, rinnovando lo aiccordo con l'UGI, sono andati ben oltre il fron– tismo, sia pure su scala universitaria. Dopo la uscita dei socialdemocratici, che rappresenta– vano il settore moderato dell'associazione, l'UGI Lo STATO bibliotecaginobianco CEDIMENTOA SINISTRA Gli Universitari dell' "Intesa,, hanno ribadito a Rimini la loro alleanza con i marxisti dell'UGI. Tale fatto conferma l'ampiezza della crisi che travaglia in Italia larghi settori del mondo Cattolico. è divenuta un'organizzazione di estrema sinistra, controllata anche formalmente da forze marxi– ste, come dimostra la composizione dell'organo direttivo, il Consiglio di Goliardia, composto da tre radicali, tre comunisti e un: socialista. D'altra parte, il filomiarxismo dei dirigenti dell'Intesa appare evidente quando 1 si consideri chie essi, avendo a propria di 1 sposizione i 9 voti di maggio– ranza relativa, nel consiglio Nazonale dell'Unuri, potevano assicurarrsi la maggioranza assoluta con i soli 3 voti dei liberali dell'AGI; maggioranza che, eventualmente, poteva essere rafforzata dal voto del GAG. Il complesso d'inferiorità dei dirigenti della Intesa verso le ;sinistre radicali e marxiste è stato ampiamente dimostrato da un episodio accadu– to a Rimini e sul quale la ,stampa ha dato per lo più versioni inesatte. In uno dei suoi interven– ti Brondoni, dopo aiver dato atto agli studenti di destra della maturità da essi rag,giunta, ha voluto ricordare i giovani e gli studenti che, nel recente passato, caddero « daH'una e dall'altra parte della barricata». Poco dopo Franco Pe– tronio, presidente del FUAN, ringraziava Bron– doni per le parole da lui pronunciate. Su questo episodio, che oltretutto rivela una signorilità che non dovrebbe mai ,man.care nella lotta politica, la sinistra e, dispiace dirlo, gli stessi cattolici dell'Intesa, hanno inscenato un'autentica chias– sata, riunendosi fuori della sede del congresso, costringendo Brondoni a prender la .parola, a ritirare le precedenti affermazioni e, addirittura, l'ossequio agli studenti caduti dalla parte op– posta. L'involuzione a sinistra dei giovani universi– tari italiani, o almeno dei loro quadri diirigenti, è apparsa inoltre evidente d'agii interv•enti dei delegati dell' AGI i quali, pur proclamandosi libe– rali, sono pratic·amente sulle stesse posizioni po- 21

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