Lo Stato - anno II - n. 15 - 30 maggio 1961

Le cartucce dell' on. Moro A chi giova l'.attacco della sinistra democristiana ai socialdemocratici? Si sa che l'on. Saragat è sem– pre -stato estremamente preoccupato della possibilità di venir aggirato a sinistra. L'avversione sua agli uo– mini della ,sinistra demo0ristiana è un fatto perma– nente e st,a alla base dell:a sua conversione al centro– sinistra: non ha del tutto torto l'on. Scelba quando ritiene di esser lui, in ultima analisi, il candidato in pectore dell'on. Saragat. Dunque, ,se si vuol vedere l'on. Saragat entrare nel noto stato spastico, nulla di meglio che spingere la sinistra democristvana a parlare un linguaggio altez– zoso verso i saragattiami. Chi ha inteso cavarsi la voglia di vedere i saragat– tiani impennati? Chi ha mosso l'attacco della Ra·dar? A nostro avviso, dietro l'attacco della sinistra de– mocristiana, sta la ripresa dell'on. Moro. Diversamente dall'on. F•anfatn,v, ormai affiezionato ai facili vantaggi della convergenza e de•sideroso di poter rimanere capo del governo a lungo e in pace, l'on. Morra vuole verimento il « sacro e,sperimento », vuole portare il PSI all'interno del gioco di governo. In parole povere, l'on. Moro vuole la crisi: e la vuole subito. Egli Za vuole quando il Capo dello Stato è ancora in grado di sciogliere le C:amere. Troppe sono le fo!t'ze interessate a che non avv·eng,ano nuove elezioni: a cominciare dai deputati d.c., cioè dalla forza che op·erò in primo piano nella crisi del 1960, perché non si facesse il governo aperto a sinistra. L'on. Moro si fida ormai dell'on. Grorn-chi: pensa quindi che sia esclusa la possibilità di un nuovo go– verno secondo la formula d·ell'on. Tamòroni e ohe quindi, saltata la convergenz.a, rnon sia po-ssibile altro governo che il governo DC-PSDI, con la collaborazione del PSI schermava o no dai cani sciolti. La carta del governo dell'on. Moro è dunque pronta a sgusciare dal mazzo: ,adesso b-isogna spingere lo on. S.aragat ·a fare la crisi. Ed ecco aprwsi la polemica con i saragattiani deUa sinistra d.c. ... Er.a un po' oroe la cosa era nell'aria. Il primo segno fu l'articolo di Pistelli su « Politi.Jc,a». I socialdemocratici dispongono, cosa del tutto anor– male, nel loro caso di un polemista di forte tempe– ramento, il Pellioani. Alle spingarde rispondono i cannoni. E tutto il con– certino farà fare un altro passo innanzi alla « lunga marcia » •dell'on. Moro. La crisi della CISL Uno dei fatti nuovi del governo de.Zla convergenza, una delle sue consegwenze non minori, è la crisi della CISL. A ogni nuova ele:zionesindacale si rafforza la CGIL e la CISL diminuisce: qualche volta, semmai, aumenta la UIL, che appare come un sindacato più solidamente anticomunista. E non poteva che esse,re così. La CISL era un sindaoato che presupponeva wn clima di lotta al comunismo, un governo capace di condurla, e un sindacato veramente convinto di dover liberare la vita sindacale dall'influenza ('0munista. Quesbe condizioni sane, prog.ressivamente venute IL COM meno. Sul foglio politico « Il n·uovo osservatore » di ambiente ciislino, diretto dall'on. Pastore, abbiamo letto una durissima condanna dell'anticomunismo: sembrava impossib-ile che fosse wn foglio dell'uomo della scissione del 1948 e della dura po~emica antico– munista (Legli ,anni difficili (che erano poi anni molto facili, in confronto agli attwali), ma è così. Si diceva in quella rivista che è meglio l'esser costreitti ad an– dare in esilio che a dover combattere il comuni,smo ... Ora la CISL è in fatto l'espression,e sindiacale dei cat– tolici: la CISL è il sint:1acato d)elle ACLI. Ci domandì(l(T11,0 se quelli che di parte cislina hanno commemorato la R,erum Novarum l'hanno le1tta vera– mente. Sarnico Dove c'è un morto~ ivi si congregheranno gli av– voltoi. Che un citta1dino italiano sia morto in un con– flitto di lavoro, è un,a cosa dolorosa. E i respon,sabili vanno cercati in primo luogo da chi inseris·ce nelle lotte sindacali motivi! di oalcolo e di es,asperazione politica, giungendo ,a jar compiere agli scioperanti atti violenti verso persone e cos,e,atti lesivi dell'ordine pubblico e diei delitti altrui: e d·all'altro di chi per– metta che si cr,ei un clima in cui si poss,a sp·eraire che la violenza rimanga impunita. Abbiamo visto gli operai d;ell'Ansaldo bloccare ia Aurelia. Quando uno Stato permetta che la strad,a sia in mano ai sindacati ed essi vi esercitino sopra un diritto di lascia-passare, non è più uno Stato, ma un'allegra brig•ata. Se si porta la lotta sindaca~e· e quella politica agli ,estremi della violenza (questa è la nostra cronaca da luglio in poi), è inevitabile che lo Stato ceda o si difenda. Vi sono dun,qwe dei responsabili morali per la morte del povero uomo di Sarnico: sono i responsabili, attivi e passivi, del clima di violenza che circonda di nuovo la lotta politica e sindacale. I socialisti hanno pronta .la loro brrava soluzione. Eccola ,esposta dall'autonomista (o quasi) on. Santi: « E' l'intervento della polizia, non gli scioperi ohe costituisce un turbamento dell'ordine pubblico. Biso– gna risolvere il problema del disarmo dell!a polizia per stabilire rapporti di fiducia tra qu:est.a e i ciUadini: bisogna smontare questa ma·cchina di repressione che è la nostra forza pubb.lica ». Niente di meno: questo è il programma degli auto– nomisti socialisti per gli Interni. B-enissimo: questo significa consegn•are il paese in mano ai comunisti che loro la polizia invece la stimano moltissimo, corn'e hanno ben saputo i popoli che hanno avuto la mala– sorte di passare « dal mondo della necessUà a quello della libertà ». M,a non è mancato al prog·ramma socialista il con– tributo democristiano. L'onorevole Colleoni roa detto dunque che lo Stato deve far pendere la bilanciJa dalla parte dei poveri. Giusto, ma non quando questi oc– cupano .ie strade, violano l'ordine pubblico, ecc. Che demagogia odiosa è in quella frase del Col– leoni: « Che cosa è più sacro per lo Stato: ia pro– prietà p,riv(J)ta momentan,eamente• violata o la vita uman-a? ». E' più sacra la giustizia, onorevole; più sa- ............. - .. - .. - -..... -•-------------------- .. -- -.-. ......... - - --.. ............................ -, ....... - ---------------------------· ...................... - ---.- - b 16 tecaginobianco

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