Lo Stato - anno II - n. 15 - 30 maggio 1961

DELLA SOCIALITÀ TRA -IL DIRE E IL FARE ■ ■ ■ SU « La stampa » di Torino del 3 maggio, un giovane lettore chiede se ·sia giusto, che in· Ita– lia, per una vecchia auto, si pa- . ghi di bollo 1 ailI11Uale,metà del suo valore d'acquisto. « Il Cittadino di Brescia» set– timanale d.c. in data 21 maiggio risponde a ta.'ledomanda giusti– ficando sostanzialmente la cosa. Non arvremmo ripreso il. pez,. zo pubblicato da « La Stampa » se non ci avesre fascialto per– plessi, anzi, sinceramente, di– sgustati il trafiletto di commen– to del settimanale democri– stiano. Infatti, non si tratta soltanto di una polemtoo. banale, ma di una considerazione assurda e ohe non tiene minimamente conto dell'impegno di giustizia sociaile assunto ripetutamente dal partito di maggioranza eri-: ba-diltoad ogni pié sospinto an– che ·dall'attuale Governo e per– sonalmente daiH'on. Fanfani. A noi interessa la sostanza della denuncia sulla ingiustizia delle leggi e sul particolare del– l'automobile per motivi familia- •r.i di cui parla la lettera de « La Stampa». In effetti è vero che una vecchia macchina, del valore di ,poche migliaia di lire, pa– ga un· bollo •proporzionalmente b Lo STATO ginobianco inadeguato al valore medesimo, e ciò è contrario ad ogni e qual– siasi spirito di equità della tas– sazione, colpendo ,indiscrimina– tamente i cittadini e particolar– men te coloro che non possono permettersi una vita agiata ed hanno minori possibilità red– dituali. Ma la gravita del commento democristiano sta nel fatto che si trova assolutamente. scanda– loso che si chieda allo Stato di tutelare « anche le gite campe– stri»: e non ri'entran~ forse·esse nei sacrosanti doveri di uno Stato democratico, che afferma di voler realizzare ,giustizia, di migliorare il tenore di vita del popolo, di incrementare i con– sumi? Non è forse un preciso com– pito degli organi governativi il favorire l'elevazione morale, spi– rituale, educativa, fisica del Pae– se, attuando tutte le provvidenze necessarre per èorrispondere a tali esigenze? Riteniamo che più popolare sarebbe i1 sostenere il dovere da parte dello Stato di esentare ad– dirittura dal pagamento del bol- ·. lo quelle maoohine che, per le loro piccole dimensioni o - nel caso citato - per le loro condi– zioni, possono soltanto essere utiliz~ate da una famiglia •per una •gita nei giorni festivi: ed oltreché più popolare, sarebbe anche più economico, perché fa– cilitando la gita si favorisce an– che I:a possibilità - attraverso di essa -di effettuare altri con– sumi, a loro volta tassati e quin– di atti ad incrementare le en– trate dello .Stato. Ma, indubbiamente, fil corsivi– sta del « Il Citta-dino » è ammae-: strato dalle circolari dell'attuale min•istro delle Finanze, tipo quella sugli indici del tenore di vita ai fini degli accertamenti fi– scali. Si ricorderà, al riguardo, • che in seguito a delle cosiddette « esibizioni di lusso» avvenute al T•ea tro della Scala a Milano - e naturalmente denunciate dalla stampa di sinistra ('alla quale non riguarda affatto che i suoi dhigenti ed ispiratori abbiano vllle, a;ppartamenti di gran costo, amiche con pellicce di visone, e via dicendo) - il ministro Tra– bucchi ·si sentì in dovere di ri– chiamare gli organi competenti perché, sulla base di tali esteriori esibizioni, proced~eto a nuovi severi accertamenti. Rispondendo ad una inter– rogazione del deputato comu– nista Giorgio Napolitano poteva mancare una speculazione della (continua a pag. 18) 15

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