Lo Stato - anno II - n. 15 - 30 maggio 1961

b ALTRI NODI AL PETTINE LA CRISI IN CAMPIDOGLIO Mentre ancora perdura la crisi siciliana, si è a;perto il capitolo della crisi comunale in Cam– pidoglio. I termini essenziali della cdsi a Roma sono gli stessi che caratterizzano la crisi Siciliana. A Roma, com-e in Sicil'ia, infatti, la d.c.; è nella matematica impossibilità di formare una mag,gioranza << conver:gente » mentre ,potrebbe formare solide maggioranze operando una scel– ta alla sua sinistra (PSI-Radicali) oppure alla sua destra (MSI-Monarchici). I veti della dire– zione impediscono la scelta a destra, nonostante l'elettorato romano, il 6 novembre, abbia espresso una larga fiducia alla vecchia amministrazione che si reggeva in virtù dei voti deHa destra. La scelta a sinistra sarebbe cosa già fatta per la direzione d.c., se non vi fossero timori di rappresaglie liberali nei confronti del go– verno centrale. In tale ,quadro della situaz-io– ne ci sembra importante considerare l'atteggia– mento della d.c. romana - che rappresenta la «magna pars » della corrente «Primavera» di cui è fondatore e capo l'on. Giulio Andreotti - poiché, in ult:i!ma analisi, daUe sue decisioni di– penderà il futuro della amministrazione capi– tolina. La d.c. romana ha dibattuto ampiamente il problema della crisi comunale nel congresso che si è svolto il 13 ed il 14 maggio. Nel corso del congresso si sono delin-eate tre posizioni. Quella dell'on. Andreotti e della maggioranza uscente, e ;riconfermata, dal C. Romano, intesa a « spoli– ticizzare» la crisi per dare alla ,stessa una solu– zione « amministrativa » che faccia perno sui partiti «convergenti» : da notare che tale po– sizione ribadisce anche, sia pure in termini Lo STATO Le pregiudiziali della "convergenza,, e la politica di potere della corrente d. c. di "Primavera,, sono sul punto di sottomettere l'amministrazione oomunale di Roma al controllo delle sinistre. piuttosto genenc1, l'avversione della d.c. « a tutti gli estremismi ».• Quella :sostenuta daà «Fanfaniano » Delio Danda - .aocusato da molti compagni di cor– rente e dalla « Base» di ,essersi accordato con la maggioranza in cambio di forti posizioni di potere nel partito ed in campo amministrativo - che sostanzialmente accetta la tesi della maggioranza Hmitandosi a sottolineare l'oppor– tunità di far rientrar•e il caso di Roma tra quelli che l'on. Moro definisce ,e considera «di neces– sità » e per i quali ha permesso l'allenza d.c. PSI. Quella sostenuta dal Dr. Paolo Cabras, por– ta voce ufficiale del ministro Folchi, condivisa anche daMa « Ba:se », che aJUspica una chiara scelta politica a sinistra, che escluda dalla fu– tura maggioranza il PLI. La posizione assunta dall'on. Andr,eotti e dalla maggioranza del Comitato Romano è una posizione equivoca e contradditoria? Equivoca in quanto non riconferma di fatto la preclusio– ne pregiudiziale nei confronti del PSI, che ave– va costituito la piatta.forma elettora[e della d.c. romana per le elezioni del 6 novembre. Con- 13

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