Lo Stato - anno II - n. 14 - 20 maggio 1961
CAMPAGNE INQUIETE LA VIA COMUNISTA PCR LA MEZZADRIA Mentre il governo ha indetto la Con– ferenza Nazionale dell'Agricoltura i co– munisti per un _efficaceimpegno tra i contadini puntano sulla loro organiz– zazione nelle zone mezzadrili dell'Ita– lia centrale, dove da tempo hanno po– tuto stabilire un dominio quasi incon– trastato_ Ma quanto vien tentato nelle zone mezzadrili della Toscana, dell'Umbria e delle Marche è un primo esperimento che• se fosse coronato da successo, po– trebbe modificare profondamente gli at– tuali rapporti di forza politica nelle campagne delle altre regioni d'Italia. I comunisti stanno svolgendo infatti una decisa azione per la costituzione di aziende agricole cooperative che do– vrebbero assicurare loro, sul piano eco– nomico e nelle forme che tanti positivi risultati hanno dato particolarmente in Emilia, le masse mezzadrili nel mo– mento della grande crisi di trasforma– zione del sistema di conduzione agri– cob nell'Italia centrale. Gli economisti sollecitano già da tempo (finora con scarsi risultati però) la creazione di ampie aziende moderne meccanizzate in sostituzione dell'appo– deramento mezzadrile. « Ma - si chie– de l'Unità del 13 u.s. - cosa c'è di mo– derno nei 200-300 ettari delle fattorie toscane? Soltanto i lavoratori una volta entrati in possesso della terra, potran– no impiantare aziende veramente al passo con la meccanizzazione e la pro– duzione moderna, unendosi in coopera– tive e consorzi che possono raggruppare estensioni di migliaia d'ettari ». Siamo vicini alla definizione del Kolcos, con la differenza che ai mezzadri solo par– zialmente indottrinati, viene promessa la proprietà della terra ed addirittura ad- 20 bibliotecaginobianco ditata come esempio la riforma agraria di Cuba. « I contadini possono - prosegue la Unità - rompere lo schema di svilup– po capitalistico, mettendo l'agricoltura ------------------- Le interminabili ed incon– cludenti discussioni sul– la crisi dell'agricoltura non valgono ad arrestare l'impe– gno comunista nelle cam- pagne al passo con le esigenze sociali sia nel campo della produzione che della tra– sformazione e del commercio dei beni agricoli». In queste poche righe è già formulato in nuce tutto un programma d'azione a lunga scadenza che prevede i futuri possibili sviluppi della nostra agricoltura. Come al solito nei program– mi e nei metodi d'azione, i comunisti hanno anticipato tutte le altre organiz– zazioni di ispirazione politica diversa e procedendo decisamente su questa stra– da daranno nuovamente l'impressione ai contadini di essere loro i veri motori della trasformazione sociale ed econo– mica di vaste zone d'Italia. Le cose non stanno naturalmente in questo modo ma sul piano politico, come è successo tan– te volte nel passato, la tempestività e l'efficacia dell'azione cemunista permet– teranno al PCI di trarne i maggiori vantaggi. La realtà è che anche nel set– tore mezzadrile manca una decisa ed efficiente azione da parte degli anti-co– munisti e del governo la quale persegua non solamente limitati problemi di ca– rattere tecnico e produttivistico, ma an- che dei chiari scopi politici ed ideologici. La serie di agitazioni che si sono re– centemente avute in Toscana, culminate a Firenze con una grande manifesta– zione di mezzadri e dirette apparente– mente a conseg_uire limitati vantaggi sul piano tecnic<?e sindacale, non con– traddicono come ha in particolare sotto– lineato l'oratore comunista Ufficiale - le richieste di fondo ma « indicano un terreno concreto per il superamento del– la mezzadria attraverso la creazione di un diritto di iniziativa del mezzadro in fatto di iq.vestimenti ed un riparto delle spese dei prodotti che assicuri al lavoratore una immediata e giusta re– tribuzione del suo lavoro ». Dietro queste richieste, che a prima vista potrebbero sembrare ragionevoli e trattabili è già impostata la direttiva po– litica per una concreta autonomia azien– dale che prelude la formazione della fu– tura cooperativa. Nelle zone mezzadrili molti proprietari sono costretti, per le difficoltà create nel settore dall'immobi– lismo governativo a vendere la terra, ed il Piano Verde concede giustamente cre– diti ai contadini per acquistarla: ma non è chi non vedà come un tale pro– cedere, avulso dalle valutazioni politiche di fondo, finirà per fare si che molti miliardi dei contribuenti saranno usati per rafforzare i comunisti nelle zone mezzadrili. La linea maestra seguita dai comu– nisti è sostanzialmente sempre la stessa chiarissimi i fini, conformi alle loro im– postazioni politico-ideologiche; estrema duttilità, versatilità ed energia nell'agi– tare i singoli problemi. Ora nel settore mezzadrile questo du– plice aspetto si potrebbe sintetizzare bre– vemente in tre direttive:
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=