Lo Stato - anno II - n. 10 - 10 aprile 1961
esse, e non lo Stato, che controllano quasi tutte le fonti di produzione di energia e della loro distribuzione, le aziende siderurgiche, )e metalmeccani– che, le cantieristiche, telefoniche e via dicendo, in un .regime di monopolio. E non è valso l'esempio di quei Paesi dove sia la concezione liberale, sia quel– la collettivista, sono state successiva– mente sperimentate e quindi clamorosa– mente rifiutate, dimostrando in modo chiaro come le esperienze condotte nel ttmpo siano state controproducenti al fine del bene comune e del consolida- mento della democrazia interna e della giustizia sociale. Certamente le difficoltà per una loro pratica attuazione non sono né poche né lievi, soprattutto dopo questi lunghi _;i,nniperduti dietro chimeriche imposta– zioni che hanno contribuito a cristalliz– zare situazioni di fatto e tradizionali, che saranno ben dure a morire. Tanto che a parlar oggi di Cornigli di Gestio-· ne o· di partecipazione agli utili, se non proprio di azionariato operaio e popo– lare, si corre il rischio quanto meno di essere considerati fuori della realtà .. Ra- gione di più per operare finalmente e subito in tal senso. Analizzeremo nei pross1m1 numeri quelle che a nostro avviso sono le tappe da raggiungere in questo cammino, alla luce anche delle esperienze - nostre ed altrui - già fatte, delle critiche mos– se e delle soluzioni già sperimentate. D'altronde ciò che già è stato fatto in questo campo in Italia, anche se li– mitato e sporadico, è motivo di conforto e dimost,razione inconfutabile della esat– tezza di una tesi che è anche e sçipra– tutto una dottrina. Motorizzazione e problemi fiscali La politica fiscale che si attua in Italia nei confronti della motoriz, zazione appare illogica ed anacronistica tale da compromettere gra– vemente lo sviluppo di alçuni settori base della economia nazionale Recentemente il Consiglio dei Mini– stri ha deciso alcuni inasprimenti fi– scali, « ritoccando » anche qualche im– posta nel campo automobilistico: ha portato da 2 a 3 mila lire annue il « bol– lo» delle patenti di categoria « C », e ha aumentato la tassa di trascrizione di autoveicoli al pubblico registro. Non è ancora possibile calcolare la cifra esat- • ta che incasserà lo stato in seguito a questi provvedimenti per.ché non si può prevedere quanti automobilisti « conver– tiranno » ·la loro vecchia patente in ,qµella della categoria considerata, né quanti saranno· i passaggi di proprietà tra i possessori di autoveicoli. Si può <lire però, che grazie ai nuovi tributi nel settore in questione, :nelle casse dell'erario pubblico affluiranno, grosso mod'o, oltre due miliardi annui. La decisione del governo di aggra– vare il peso del fisco nel campo della motorizzazione - oltre che, come s'è Imposte sui carburanti (benzina, gasolio, ecc.) Imposte sui lubrificanti Tasse di circolazione per autoveicoli e motoveicoli . Imposta generale suU'entrata . accennato, in vari altri campi di inte– resse generale - è stata annunciata contemporaneamen_te a quella di aumen– tare gli stipendi ai magistrati e agli in– segnanti. Non può sfuggire a nessuno, quindi, la stretta relazione tra i due provvedimenti. La politica fiscale che si attua oggi in Italia, nei confronti della motoriz– zazione ha sollevato e continua a solle– vare, in realtà, vivaci polemiche da par– te degli automobilisti e· di tutti coloro che sono interessa.ti .in questo settore. I termini essenziali della questione possono ridursi al confronto delle rispo– ste a queste due domande: quanto in– cassa lo Stato dalle imposte sulÌa moto– rizzazione, e quanto spende invece a fa_vore di essa? Negli anni 1957-58-59-60 il gettito delle tasse sugli autotrasporti può essere così riassunto: 1957 1958 1959 1960 miliardi miliardi miHardi miliardi 288 346 333 380 14 15 16 18 44 54 63 71 22 24 29 35 (Sugli autoveicoli immatricolati nuovi, sui pneumatici nuovi ecc.). Imposte e tasse va,rie . 18 21 22 23 Totale, miliardi 386 460 463 527 Lo STATO bibliotecaginobianco Ed ora: quanto spende lo stato a fa– vore deU'automobilismo? A questo proposito è opportuno pre– mettere che -gli stanziamenti statali, in questo settore, sono destinati quasi per intiero, e giustamente, al potenziamen– to della rete stradale e autostradale che oggi rappresenta un fattore essen– ziale per Io sviluppo della motorizza– zione nel nostro paese. Per semplificare la esposizione di dati è meglio distinguere le voci della spesa pubblica che riguardano il manteni– mento, il miglioramento e ·la costru– zione di strade statali, da quelle che in– teressano la costruzione di autostrade. In via generale, inoltre, si possono som– mare gli stanziamenti del ministero dei lavori pubblici del tesoro e dell'ANAS (che rappresentano nell'insieme la spesa dello stato) trascurando per la loro scarsa entità quelli di enti pubblici co– me i comuni, le provincie, le regioni, che hanno propri bilanci. Così, sempre per quanto riguarda le strade statali, si può compilare il se– guente quadro: finanziamenti dello stato (normali e leggi speciali n. 463, n. 126, n. 904) e finanziamenti dell'ANAS: esercizi finanziari Lire 1956-57 21.901.000.000 di ,lire 1957-58 1958-59 1959-60 34.498.000.000 > 49.415.000.000 > 44.823.000.000 > 19
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