Lo Stato - anno I - n. 1 - 20 dicembre 1960
2 Affrontare il comunismo con il parlam,entarismo più sguernito, con il sistema proporzionale, con dei regolamenti larghi e facili, praticamente privi di sanzioni; affrontarlo sulla base di un concetto quan– to mai indefinito di legge che annulla praticamente l'autonomia del potere esecutivo, senza alcuna so– stanziale razionalizzazione e tecnicizzazione della funzione legislativa, significa affidare ad un'abile minoranza totalitaria il controllo del Parlamento. Nel caso italianoJ l'abilità dell'on. Togliatti ,e so– prattutto la particolar,e matrice ideologica del co– munismo italiano ha consentito la più ampia appli– cazione del totalitarismo dissimulato. La prima parola d'ordine della strategia rivolu– zionaria leninista è la disgregazione dello Stato bor– ghese; da questo punto di vista, il PCI ha ,dato pro– ve di leninismo che hanno un significato mondiale. In quanto totalitarismo sovvertitore, il PCI giudi– ca ogni legg,e e ogni atto dello Stato in funzione della sua capacità di sovv,ersione sociale. Ogni inte– resse è dunque per principio strumentale, come ogni motivazione morale e politica, ogni principio, ogni tradizione. Non l'inter,esse effettivo degli operai o dei contadini vale nel quadro del leninismo: fare di questo interesse un criterio politico autonomo è in quel quadro ,deviazione socialdemocratica o pic– colo borghese. Non in virtù di una cospirazione massonica, ...ma in virtù degli stessi immortali principi della stra– tegia leninista di « Stato e rivoluzione », il PCI ap– plica nei confronti dello Stato «borghese», della socie– tà «borghese» il principio del più .assoluto cinismo, della più assoluta sovversione. Una cosa si rov,escia nol suo oontrario: questa è l'interpretazione che Mao Tse-Tung ha dato della dialettica. E' un po' diversa dal sistema dell'H,~rr Professor dell'Univ,ersità ,di Berlino, ma non gli è del tutto infedele. Potr•emmo anzi dire che Mao Tse-Tung ha dato veramente dell'heg,elismo l'interpretazione specifica– mente comunista, come Lenin ha fatto del marxismo. La •morale comunista consiste nel puntare sul negativo perché ne nasca il positivo, sulla perver– sione perché ne nasca la rettitudine, sulla dittatura as-soluta perché ne nasca la libertà assoluta, sulla guerra perché ne nasca la paoe: (quest'ultimo pun– to è un nuovo apporto cinese). Ma in quanto totalitarismo ,compiutamente dis– simulato (qui sta la novità italiana) i comunisti non debbono, com,e i cinesi, e1aborare la teoria e svol– gere la pratica della guerra rivoluzionaria: essi si dissimulano attraverso il liberalismo .cd il parlamen– tarismo il più ortodosso. Il Parlamento div,enta nelle loro mani un vero strumento di scardinamento della bib 10ecag1no Ianco Lo Stato società ,e dello Stato. Da che cosa è nato il tentativo di Nenni se non dallo spavento di un uomo che ha realizzato l'abisso di cinismo e di perversione della politica comunista e tenta di opporvi, in funzio– ne socialdemocra6ca, ciò che resta della tradizione massimalista del movimento operaio italiano? E' ,curioso dire che il vero e valido senso del lea– der socialista sta tutto in questa sua testimonianza, m•entre i suoi atti politici ricadono tutti sotto l'ege– monia comunista: il ruolo di battistrada del comu– nismo è attaccato all'agitatore romagnolo come una maledizione. Ben altre rotture sarebbero necessarie: e di ben altra profondità. Si è detto spesso •che Dostojewskj aveva avuto uno sguardo profetico nel giudicare il suo tempo e ciò che ne sarebbe nato. Cominciamo ora anche in Italia, a misurare quanto ciò sia vero. Si rileggano « I demoni >> e si vedrà descritto, con potenza dram– matica, l'idea leninista di cinquantanni più tardi, la strategia di « Stato e rivoluzione » la rivoluzione politica attraverso la perversione ideale, e morale di una società. Nichilisti La nostra lotta è dunque contro coloro « che di– cono il male bene ed il bene, male >>. E' una lotta contro i njchilisti . Noi sappiamo che l' obiet6vo vero dei nichilisti è il Cristianesimo, è il Cattolicesimo. Sappiamo che la cosa che ,essi vogliono veramente distruggere è la Chiesa Apostolica Romana. Ma sappiamo anche come la vogliono distrugge– re: sovvertendo l'ordine civile, costruendo una so– cietà talmente falsa che il Cristianesimo non possa più trovare un cuore ,d'uomo che non sia inaridito. E per questo, per lottare contro il nichilismo, e l'infinita cerchia dei superficiali e dei vanitosi, dei falsi capitani d'industria e dei falsi statisti, dei falsi intellettuali e dei falsi religiosi che invochiamo lo Stato: perché è lo Stato che dev,e difender•e la socie– tà civile da coloro che vogliono pervertirla per sov– vertirla, corromperla per dominarla. Noi non pensiamo che la forza sia l'unica rispo– sta alla sovversione, anche se difendiamo i diritti , dei popoli, dalla Spagna all'Ungheria, che sono in– sorti contro il comunismo non in nome dello Stato ma in quello della legge naturale. Oggi c'è ancora spazio e tempo, purché ci sia buona volontà, perché la lotta al .comunismo si pos– sa fare nel quadro del diritto e della legge positiva, nel nome quindi e per conto dell'autorità civile le– gittima, nel nom,e e per conto dello Stato.
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