Lo Stato - anno I - n. 1 - 20 dicembre 1960

bi Lo Stato 1,ndag,ine storica - della felice contemperaz1one della esi– volite vaticinata come imminente ,orma•i, perché vi si possa tuttora prestar fede, che dovrebbe aprire le porte alla grande e definitiva paJ.ingenesi socialista mondiale. Le non poche fasi di coog.iuntura recessiva fin qui verificatesi nell'occ•i– dente sono state invece faci1mente superate ed i problemi postis~ risolti dalla inso5ipottata rapidità di adattamento del sistema dell'economia di mercato il cui andamento ciclico, una volta accelerata la frequenza delle fasi di espansione e di contrazione, ,si è sotnratto aUe previsioni determini– stiche che erano fondate su presupposti antiquati e quindi n~ri più validi. Ove però .l'oggetto dell'·i.ndagine si sposti dai popoli anglosassoni a quelli · .latini, mutano :radicalmente dimen– ~ioni e prospetti 1 ve del feno.ineno ì cui termini, non più valutabili sotto il profilo del puro deter,minismo, lo sono ancor di me.rio dal punto di vista di chi consideri preva– lenti gli aspetti idealistici e spirituali nella evoluzione delle . ' soc1eta umane. Se infatti è vero che l'estrem,o individualismo dei nor– dici (germanici, scandinavi od anglosassoni che siano) spiinto fino aH'estremo di religiosità personalistiche come quelle protestanti, può giustificare il predominio dello spi– rituale sul materiale, in essi radicato quale base fermissima di istituzioni Liberali indissolubili, è · altrettanto vero che civiltà meno individualistiche, come quelle di religione. mussulmana, ·si -rifiutano di riconoscere al-la dottirina mar– xista ogni didtto di cittadinanza., anche se talvoka la sod– disfazione dei bisogni ipiù elementari sia in codeste ciiviltà ben ,più lontana dall'essere :raggiunta che non, per esem– pio, presso i popoli latini mediten-anei. Quest,i ultimi, tuttavia, 111onostantela forte canea spi– rituale che dovrebbe esser insita nella religione cattolica da essi ,professata, appaiono - e non da oggi - quale il più .fertile dei terrooi per l'esperimento m :arxis.ta. E' un fatto di recente controllato in Italia - ove le ,elezioni di novembre hanno rivelato che il comunismo, in regresso nel ~d sottosviluppato, ,progredisce invece nel nord a livello economico medio europeo - che la forza atkat– tiva dell'ideologia marxista :prescinde in questi paesi da cons,iderazioni :negative e positive di ordine economico o spirituale ,per obbedi.re ad imponderabili di natura del tutto di-ffe-rente. S_ensodello Stato La· desuetudine al selfgovernment nella gestione della cosa pubblica è certamente una delle ragioni più profonde dell'anarchismo infoome ed astratto che nell'italiano si tra– duce in permanente rivolta e ostilità verso lo Stato nelle cui istitmzioni si rifiuta ostinatamente di identificarsi con consapevolezza e responsabilità, .individuando in esse, anzi, lo strumento della sua soggezione ad una ootità - lo Stato - dal quale è convinto di essere oppresso. 'tJ Non è da escludere - anzi, è ·molto probabile - che , lo status di ribelle del cittadino italiano nei con.fronti della autorità dello Stait:o - promani questa ·o meno da liber•i ordinamenti - sia la conseguenza, o meglio il :retaggio, dei lunghi secoli trascorsii i.n servitù. di fronte a pote,ri stranieri sovrappast-i aHe strutture tradizio111alidella società nazionale ed impegnaJti non già ad amministrarla, ma a car:pirne con qualsiasi mezzo f0trza e ricchezza. Può anche darsi - e la comparazione con la Spagna sarebbe assa,i signi.ficali,va sotto quesito profilo - che ·l'as– senza di -lotte di religione e conseguentemente di contro– riforma, abbia affievolito in Itali a, [lOnché il fervore delle idee che suole accomipagnarsi ad og.ni revisione criitica, pur anche in tema di .fede e con tutti i pericoli connessi delle esasperazioni nazionalistiche, il rinrvigorirs-i altresì della co– scienz~ religiosa, come invece è accaduto ed accade tuttora in Francia, in Olanda e 111el,la stessa Ame-rica, ovunque cioè il cattolicesimo si trovi in :Posizione di battaglia e conse– guoote,mente di pe.ricolo. Ciò considerato, riesce a,rduo .raffigurare un.a e-risi della democrazia politica ,in Italia che lasci integra la prospettiva di instaura 1 re una democrazia so~•iale, regime cioè fon~ dato su presupposti radicalmente diversi da <iJuelli attuali e simili _per converso a quelli propri degli stari comunisti, senza che le .nuove 1s.t1tuzioni, in quanto es-pressione con– C!feta di un potere statuale, subiscano nell'an-!mo dei cit– tadini :il ·medesimo processo di dissociaz·ione è disintegra– zione a cui è stata sottopo.sta ogni altra precedente autorità dello Stato. Sintesi di una_crisi E' ben ovvio che il -limi.te di un processo del genere è costituito dal grado di costrizione - e correlativamen.te di resistenza da parte di chi ne sia oggetto - che la nuova autorità fosse capace di esercitare, mfa è noto come le de– mocrazie non politiche escludano rigorosamente qualsiasi possibilità d,i ripensamento ooa volta acquisito il potere, anche se non è facile persuadere di ciò quelle fazioni di ceto intellettuale, boir-ghese, opera.io e contadino che dànno oggi sfogo alla comune avversione nei confronti dello Stato esor.tando e potenzia,ndo la forza parlamentare dell'estre- . . m1smo eversrvo. Non è un m-iste!foche -le is,titiuzioni ra,ppresentative non godono in Italia della stessa popolarità da cui sono circon– date in altri paesi e che nel diffuso scetticismo parlamen– tare degli italiani mol-t,i ravvisa,no uno degli elementi più probatori della sca-rsa coscienza democratica che caratte– rizza .la nost•ra ciuadinanza. Bisogna riconoscere tuttavia, con altrettainta serena sm– ce-r,ità, che le istituzioni rappresentative italiane ben poco hanno faitto nella loro vita pressoché ce,ntenaria per me.r:.1-

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=