Quella notte arrivò un tifone, Seita accoccolato nel rifugio con il corpo di Setsuko sulle ginocchia, ogni tanto sonnecchiava, ma subito riapriva gli occhi per carezzarle i capelli, appoggiare le guance alla fronte ormai fredda, senza una lacrima. Sotto l'urlo del vento le foglie degli alberi si agitavano furiosamente e nella tempesta che infuriava gli pareva di udire il pianto di Setsuko, in altri momenti aveva l'illusione di sentire ancora la marcia della marina militare. li giorno dopo, passato il tifone, il cielo tinto dei colori dell'autunno era tutto percorso dalla luce del sole, senza una nuvola, e Seita salì sulla collina con Setsuko tra le braccia, si rivolse al municipio, ma gli fu detto che il crematorio era pieno, che non avevano ancora sistemato i morti della settimana prima, ottenne solo una cesta di carbone, una razione speciale, "Se è una bambina puoi cremarla tu stesso nell'angolo di un tempio, te lo permetteranno, ricordati di spogliarla, se usi baccelli secchi per accendere il fuoco vedrai che brucerà bene, senza fatica" gli spiegò l'impiegato come fosse abituato aquesto genere di discorsi. Dopo aver scavato una fossa sulla collina che dava su Manchitani adagiò Setsuko nel baule di vimini sistemandole accanto la bambola, il portafoglio e la biancheria, poi, come gli era stato detto, mise insieme rami e baccelli di fagioli secchi e dopo aver rovesciato tutto il contenuto della cesta vi posò sopra il baule, diede fuoco a un pezzo di legno cosparso di zolfo e lo gettò dentro, i baccelli cominciarono a crepitare fiammeggiando mentre il fumo sembrava ancora incerto, poi di colpo una colonna si alzò sicura verso il cielo, Seita con gli intestini sconvolti si accovacciò al suolo, gli occhi fissi sulle fiamme, la diarrea cronica aveva cominciato a tormentare anche lui. Verso lafine del giorno i carboni gemendo al vento tremolavano di luce rossa, nel cielo del crepuscolo c'erano le stelle e in basso tra le file di case nella valle dove due giorni prima era stato tolto il coprifuoco si potevano scorgere qua e là le luci amiche di un tempo lontano, quattro anni prima era passato da quelle parti con la mamma che doveva informarsi su una possibile fidanzata di un cugino del padre, nulla era cambiato da quel giorno quando aveva intravisto da lontano la casa della vedova. A notte fonda il fuoco era ormai spento, ma impossibile nel buio raccogliere le ossa, si sdraiò accanto alla fossa, intorno a lui uno sciame enorme di lucciole, ora non gli interessava più catturarle, meglio così, Setsuko si sarebbe sentita meno sola, ci sono le lucciole, salgono, scendono, ora volano da questa parte, fra non molto anche le lucciole scompariranno, ma tu potrai andare in cielo con loro. Si svegliò all'alba, raccolse le ossa bianche simili a minuti frammenti di alabastro e scese in pianura, nel rifugio antiaereo dietro la casa della vedova raccolse un sottokimono e delle cinture della madre tutti arrotolati e imbevuti d'acqua, forse erano stati gettati via dopo che Seita aveva dimenticato di portarli con sé, se li mise in spalla e fu tutto, non fece più ritorno alla cava. Nel pomeriggio del 22 settembre 1945 Seita, morto come un cane nella stazione di Sannomiya, fu cremato assieme ai corpi di altri venti o trenta orfani di guerra in un tempio sopra il cimitero di Nunobiki e le sue ossa furono raccolte nella cripta come quelle di un'anima abbandonata. Copyright Nosaka Akiyuki 1967. Note 1) Riso bollito e pressato in forma rotonda o triangolare, spesso avvolto da fogli di alghe secche e contenente una prugna sotto sale, un pezzo di salmone cotto o altro. Molto comune per i picnic. 2) Uno dei piatti tradizionali della cucina giapponese. composto da STORIE/ NOSAKA 37 verdura e pesce immersi in una leggera pastella di farina e fritti nell'olio. Viene servito con l'accompagnamento di una salsa di soia e rafano grattuggiato. 3) Alta fascia di broccato decorato che tiene chiuso il kimono, annodata dietro con un ampio nodo. 4) Calzatura tradizionale, formata da un infradito di stoffa e una suola rettangolare di legno che poggia su due supporti paralleli. 5) Stuoie di giunchi intrecciati, sostenute da un'imbottitura di paglia di riso, bordate da una passamaneria decorata, che ricoprono l'impiantito delle stanze in stile tradizionale giapponese. 6) Sacchettini di stoffa multicolore contenenti fagioli secchi. Un gioco diffuso fra le bambine prevede che se ne lanci in aria un certo numero e che si raccolgano al volo senza farli cadere. 7) Misura di capacità equivalente all'incirca a 18 litri. 8) Studioso dell'antica Cina che secondo la tradizione leggeva alla luce delle lucciole. 9) Pesi e misure di capacità: uno sho equivale circa a circa 1,8 litri, un monme a circa 3,75 grammi. I O) Otsukuri (anche sashimi ): fettine sottilissime di pesce crudo che costituiscono uno dei piatti più apprezzati della cucina giapponese. Si servono in genere con salsa di soia. Il tokoroten è invece composto di cubetti di gelatina, aceto, salsa di soia, senape e striscioline di alghe. 11) Piatto fra i più noti della moderna cucina giapponese: è costituito da fette sottilissime di carne di manzo e varie verdure (foglie di crisantemo, porri, germogli di bambù, funghi) cotte in una pentola di ferro con zucchero e salsa di soia, e immerse dagli stessi commensali, subito prima di servirsi, in una piccola ciotola contenete un uovo crudo e salsa di soia. Nella regione di Osaka spesso la carne di manzo è sostituita con quella di pesce. 12) Latte di soia cagliato, presente in molti piatti della cucina giapponese. IPERBOREA DAL NORD LA LUCE Stig Dagerman BAMBINO BRUCIATO pp.292- L 2-1000 Leaspirazionlia, rivolta,le contraddizionil,asolitudindei un adolescentberuciatodalfuocodella passionedellaverità. Unalucidaconfessionedi Dagerman,( 1Camus vedese,.,scrinore-culto. SAGADIODDR L'ARCIERE pp. 168.L 18.000 Viaggi, battaglie, scoperte, imprese valorosetr,a realtà e magia,con personaggui manei sovrumani,nellasagadi unodeipiùcelebrei popolarieroi della leneraturaislandese medievaleil,fieroe invincibiOleddr. Tove J ansson VIAGGIO CONBAGAGLIO LEGGERO pp. I92· L 20.000 Il temadel viaggio comeincontro-scontro con "l'altro'·e conquellapanedi sédacuisifuggei,n 12raccontdialtocco leggeroe sapiente dell'autricdeel Libro dell'estate. lngmarBergman ILSETTIMO SIGILLO pp.96- L 16.000 Lapartitaa scacchi conlamortee, terno simbolodeldestino, per la primavolta tradonadall'originale svedeser,ivelale qualitàdi operalet terariaancheindipendentemendtaella realizzaziofnilemica. Via Palestro, 22 - 20121 Milano - Tel. (02) 781458 Fax (02) 798919
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