Linea d'ombra - anno XII - n. 97 - ottobre 1994

STORIE/ NOSAKA 35 notti erano protette dal chiarore delle lucciole, si erano ormai abituati alla vita nella cava, anche se fra le dita di Seita spuntavano degli eczemi e Setsuko deperiva. Quando di notte andavano alla riserva d'acqua per lavarsi e raccogliere lumachine, le sue costole e le scapole sembravano ogni volta più sporgenti, "Devi mangiare di più", le diceva guardandosi attorno con dispetto, le ranocchie che gracidavano a tutto spiano potevano servire come pranzo, ma non c'era verso di prenderle, aveva un bel ripetere a Setsuko che doveva mangiare di più, ma ormai i kimono della madre se ne erano andati, era vero che al mercato nero un uovo costava tre yen, uno sh89 di soia cento yen, cento monme di carne venti yen, unosh8 di riso venticinque yen, mase non si conoscevano i canali giusti non c'era nessuna speranza di arrivarci. La città era a portata di mano e i contadini si facevano furbi, non accettavano denaro in cambio di riso, ben presto dovettero accontentarsi di nuovo del minestrone di fagioli, alla fine di luglio Setsuko prese la scabbia, per quanto si desse da fare per scacciare pulci e pidocchi già la mattina seguente li trovava insediati in tutte le cuciture dei suoi vestiti, furioso al pensiero che ogni stilla di sangue rosso che usciva da quegli insetti grigi era di Setsuko, provò a ucciderli lentamente, strappando una ad una le loro zampe sottili, ma anche questo era inutile, chissà se era possibile mangiare le lucciole, dopo un po' di tempo la bimba era priva di forze e anche quando Seita andava al mare restava sdraiata con la sua bambola fra le braccia "Va tu, io ti aspetto qui" ogni volta che usciva, Seita rubava dagli orti vicini un cetriolo grande come il suo dito mignolo o un pomodoro verde per portarli a Setsuko, un giorno incontrò un ragazzino di cinque o sei anni che stava morsicando una mela, felice come avesse con sé un tesoro, e glielo strappò di mano fuggendo subito dopo "Setsuko, guarda, una mela" e la bimba con gli occhi splendenti provò ad addentarla, ma subito la rifiutò, non è una mela, e Seita si accorse che in effetti si trattava di una patata cruda senza buccia e mentre Setsuko aveva gli occhi pieni di lacrime forse per la gioia assaporata troppo presto la rimproverò "Anche la patata è buona, se non la mangi subito guarda che la prendo io", ma anche la sua voce tremava di pianto. Chissà dove erano finite le razioni, insieme con il riso aveva ottenuto fiammiferi e salgemma, ma le razioni di cui ogni tanto parlavano i giornali erano al di fuori della sua portata perché non faceva parte di nessun gruppo di quartiere, di notte Seita, visto che gli orti non bastavano più, razzolava fra i campi di patate per rubare qualche barbabietola e spremerne il sugo per Setsuko. La notte del 31 luglio suonò l'allarme proprio mentre era ali' opera in un campo, ma senza badarci continuò a raccogliere patate fin quando un contadino che stava cercando riparo in un rifugio poco distante lo scoprì, lo colpì senza risparmio e non appena l'allarme cessò, lo trascinò alla cava cercando con l'aiuto di una torcia elettrica le foglie di patate che Seita aveva lasciato da parte per la cena, una prova inconfutabile, davanti a Setsuko terrorizzata che chiedeva scusa, implorò il contadino inutilmente: "Mia sorella è malata, non può restare sola" "Discorsi del cavolo, non sai che in tempo di guerra il furto è un reato gravissimo?" lo buttò a terra con uno sgambetto, poi lo afferrò per le spalle "Cammina, ti faccio sbattere in galera", ma il poliziotto che trovarono nell'ufficio non sembrò molto interessato, "Questa notte sembra abbiano bombardato Fukui" dopo aver placato il contadino furioso, fece a Seita una breve predica e lo lasciò subito andare, appena fuori ecco Setsuko, dio solo sa come aveva fatto ad arrivare fin lì. Quando tornarono al rifugio, carezzando la schiena di Seita che stava ancora piangendo, Setsuko disse: IL GIORNALE DELLA MUSICA DICEMBRE 1985 - DICEMBRE 1994 per 10 anni, per 100 volte il primo mensile italiano di informazione e cultura musicale ha raccontato e anticipato i fatti e le idee della musica. Ora è il momento della festa. Una festa speciale, perché i regali li fa il festeggiato. Con il numero di dicembre ci sarà anche un libro in esclusiva per tutti i nostri lettori e molti premi riservati agli abbonati tra cui uno splendido viaggio musicale in Europa. Tutti i particolari sui numeri di novembre e dicembre. Ogni mese in edicola e nei negozi musicali Abbonamento annuale (11 numeri): Italia L. 60.000, Estero L. 95.000 ccp 17853102 assegno non trasferibile Cartasì, Visa, MasterCard EDT, Via Alfieri 19, 10121 Torino Tel. 011/5621496 (r.a.) 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