PRAGA/ HRABAL 69 Pepin. Gli faceva delle domande e poi diceva: "Io sto qui che mi arrovello e allo zio gli viene così, senza fatica!". Che periodo, quello! Io e Boudnik avevano il complesso dell'impegno. Piuttosto che perdere un turno di lavoro ci saremmo andati in bicicletta, a KJadno,quando lavoravamo lì, e inveceBondy diceva: "L'importante è non fare niente, come cominci a fare qualcosa sei perduto". Sì, suo padre era colonnello, e abitavano laggiù ... qualcosa per comprarsi da mangiare insomma ce l'aveva, oppure gli davano qualcosa gli amici. Ali' epoca era abbastanza abituale che ci fossero delle specie di mecenati, le birre qualcuno alla fine ve le pagava, oppure vendevamo qualcosa. Oddio, una volta siamo stati ... era stata inaugurata una mostra sull'amicizia con la Bulgaria e c'eravamo stati e avevamo fatto il palo a Bondy che aveva abilmente rubato una bottiglia di cognac e ci siamo precipitati sotto un ponte e quando abbiamo cominciato a bere, lui fa: "Cristo, è una catastrofe, i fratelli socialisti fabbricano una schifezza incredibile". C'era tè, nella bottiglia, era una bottiglia fac-simile! E quanta paura c'era costata! Fu proprio allora che Bondy disse: "Ho paura che questa sia una premonizione di tutto il mio destino, che andrò avanti così per tutta la vita". Poi ci siamo ... ci siamo inevitabilmente separati, tutto quello che dovevamo dirci ce l'eravamo detto, e ognuno di noi era a un punto diverso ... Adesso ci vediamo, ogni tanto. Vorrei chiederle ora di Boudnik, magari in un'ottica diversa da quella del "tenero barbaro" ... Per prima cosa era un disegnatore e un pensatore geniale, ma tutto è dato dal fatto che aveva una malattia che si chiama paranoia o piuttosto schizofrenia. Paranoia e schizofrenia, era anche schizofrenico. Soffriva, equesto lospingeva inavanti in unmodo fantastico ... per esempio, quando io dico che dopo la sesta birra sono geniale, beh, lui era geniale quando un pochettino si strangolava. Già quando andava a scuola - i suoi amici dicono che si strozzava anche a scuola ... ma sempre in modo che lo trovassero. Provava la massima soddisfazione nel camminare sul confine tra la vita e la morte e stranamente questa cosa la manteneva sempre e in ogni cosa. Con Tekla o le altre ragazze; con lui era come essere sul confine tra la vita e lamorte. Era sempre "o così o niente" ed è sempre stato una persona estremamente conflittuale. Ma i conflitti li sapeva trasporre e scaricare con lagrafica, è per questo che iIdottor Nevole si è portato dietro i suoi lavori a Barcellona ... Negli anni Sessanta e Settanta c'è stata una voga secondo cui l'arte cura le ferite - lo diceva già il signor Nietzsche, ma allora si diceva pure che certe persone, se non avessero lo serivere o se non fossero grafici attivi, probabi Imente approderebbero al suicidio. La grafica attiva, come in Yincent van Gogh così anche in Boudnfk, era una questione di vita o di morte. Per non suicidarsi, pernon impiccarsi era nella grafica che lui si spingeva fino alle situazioni limite, per questo era in grado di fare delle grafiche così incredibilmente belle ... E che era ceco ... fosse stato francese, mettiamo, sarebbe stato famoso proprio come Pollock o Mathieu, e siccome era orgoglioso di aver studiato da tornitore e poi aveva fatto la scuola di grafica e lavorava ... nei suoi anni migliori aveva il complesso di essere inserito ... È la fortuna di Praga che ci vivano persone così meravigliose come Egon Bondy e come era Vladimir Boudnlk, perché incontrare Vladimir Boudnik significava incontrare un dotto santo cristiano, un campione nella categoria che si chiama della docta ignorantia. Era un poverello di Dio, ma assolutamente colto e suscettibile. Era umile, al servizio della gente, ma bastava toccare appena appena il suo onore e... era forte come un toro, anche se era magro. Quei pezzi che ci sono lì? Lui li prendeva, quelli da un quintale, e quasi ti ammazzava. Non poteva menare un colpo perché il secondo poi sarebbe già stato solo oltraggio di cadavere. Eppure, allo stesso tempo, era fragile come un bambino, vulnerabile .... Leggi? la Rivisteria Librinovità • riviste • video Ogni mese tutte le novità di libri, riviste, video e tutto ciò che si dice sui libri. Richiedeteci una copia saggio: nomee cognome ___________ _ indirizzo e numero.- _________ _ città __________ CAP --- professione _____________ _ La Rivisteria - Via verona, 9 - 20135 Milano tel. 02/58301054 - fax 02/58320473 L'Indice in questo 1994 compie dieci anni v'. 4' :~f?•., .., 'J'f!!i/1_ '! - 4;.. ' - -.c:...>--r--· È il momento di abbonarsi. Così l'iceueretecomodamente a casa 11 numeri all'anno (tutti i mesi tranne agoslo) pagando solo 70.400 lire, con uno sconlo del 20% sul prezzo di cope11ina. Si consiglia il uersamenlo sul conio con·enle postale n. 78826005 intestalo a L'I11dicedei Libri del Mese Via Graziali Lante 15/a - 00195 Roma. Come un vecchio libraio.
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