Linea d'ombra - anno XII - n. 96 - settembre 1994

fusi in rozze orazioni eguagliano ciò che c'è fuori di lui e il padre può dire dal tono ininterrotto che il bambino ha ragione. È questo? E per quanto riguarda il momento in cui l'uomo aggiunge alla sua teoria che ciò che suo figlio ha imparato ascoltando la sua stessa voce la notte prima, adesso lo mette a frutto, l'uomo quasi capisce ciò di cui stavano realmente parlando lui e sua moglie, quasi come in un sogno ad occhi aperti-ma si rimette in pari con il figlio e con questo modo tradizionale e diretto di fare le cose. Una debolezza comune dei genitori -era questo?- il bambino che sa le cose fin dall'inizio? L'uomo non si vergogna di soffermarsi su questo e su ciò che ha sentito nella no~. Era lui l'intruso? A metà strada, incontragli occhi brillanti del bambino e non torna nell'ombra. Persona simpatica, pensò che mormorasse sua moglie. Sono sveglio come lei è addormentata? pensa. Sussurra il nome di suo figlio: significa che il bambino ha a cuore questo modo terribile e giusto di mettere insieme le cose. Messaggi materni capaci di evolvere segretamente fra gli esseri. La culla un po' meno scura stanotte, il suo sorriso non chiede nulla, non di essere preso in braccio. I suoi occhi seguono ciò che dice perché esso va da qualche parte. Quando le vocali hanno fatto crescere queste chiusure, queste frizioni e tocchi di perfezione emessi con esse dal suo palato, quasi un gh prima della ah, quasi un m prima della eh? La oh viene ancora da sola, ma poi è un go, terribilmente solo, come l'allarme di una sentinella, la uh ha acquisito una m, la ih trova una di ma il bambino resta attaccato ai suoni che il padre ha imparato e che pensava che sapesse, più di un suono, e l'uomo sente lah, che mette insieme al di per cantare senza musica, e ancora questo go, come un altro allarme. L'uomo, che continua - tutto ciò che vuole è sapere ciò che sa il bambino. Il bambino non è tuo eguale, per quanto tu metta alla prova la forza di questo linguaggio. TIbambino quasi non c'è, morto potresti dire a questo mondo, non è un compagno adeguato. Eppure l'idea dell'uomo è che questi suoni adesso si mescolano per uno scopo e il bambino li ha inviati in un luogo lontano da lui ed essi si uniscono a ciò che indicano o finiscono in animali o cose così. Certo che sono andati, egli ritorna all'uomo, conoscendolo. Trovi un sorriso nel buio e nessun lamento, nessuna replica del tipo: "Sei stato tu a incominciare; potresti anche prendermi in braccio". TI suo bambino è strano per il fatto che adesso ha chiuso gli occhi, finito il suo lavoro notturno. Che cosa deve fare il padre? Toccare la moglie e svegliarla? Egli sente il suo nome, ma appena mormorato a considerevole distanza. TIpavimento di mattonelle fredde come piastrelle di ceramica è più basso del terreno esterno e lui resta alla finestra vicino al letto e guarda attraverso l'imposta rotta il deserto nato in base a misure completamente diverse. L'uomo stava avvicinandosi al modo del bambino di esprimere le distanze fra qui e la vita indistintamente intorno a lui, a prescindere da ciò che il bambino crede di fare. Non sono forse questi suoni più antichi una forza che suo figlio potrebbe per il momento affidare a suo padre? È il secondo pomeriggio quando lei dice: gli sussurravi qualcosa la notte scorsa. Era lui che sussurrava, risponde l'uomo. No, eri tu, perché mi hai tenuto sveglia, insiste lei. Ma era difficile da sentire, continua il marito. È per questo che sono rimasta sveglia, dovevo teo4ere le orecchie per sentire; non era come quando parli nel sonno, se solo avessi capito tutto, risponde la donna. Oh, stavi dormendo, le dice l'uomo, senza chiedere che cosa gli ha sentito dire, anche se a volte sembrano profezie, secondo lei. Non stavi fischiando al gufostavi chiamando ancora il pipistrello? chiede lei amichevolmente, non sembravi tu quello che sentivo nel sonno. Non ero io, infatti, dice lui. Forse pensavi ad alta voce, dice la donna al marito. Magari ci riuscissi, ride l'uomo. Lei ride e poi ride anche il bambino, che dice, più che ridere, ah, ah, ah, un bambino alla luce del giorno. Quando POST-MODERNI/ McELROY 43 hai intenzione di sistemare l'imposta? interviene lei come se questo fosse ciò che aveva davvero in mente- non farlo in piena notte. Gah, dice lui al figlio dolcemente; guh; e la-di, sussurra quasi a memoria. Il bambino non risponderà, non funziona così a questa età- non risponderà affatto per un po'. Ma poi l'uomo sente: mmah, mmahle due parti da cui è costituito. È una parola della notte condivisa fra padre e figlio che adesso va verso il giorno? Non vuoi che quanto dici sia ripetulo pappagallescamente. Hai sentito? chiede la donna.L'uomo dice che secondo lui il bambino sta mettendo insieme due cose. Quali cose? vorrebbe sapere lei. Questa ah, dice lui. Quale ah? Qualcosa a cui sta lavorando, relaziona l'uomo. Essi si guardano e guardano il bambino. Beh, io penso che fosse "Mamma", dice la donna. Può darsi, ammette l'uomo. È precoce? si chiede lci rivolta a lui e solo a lui. L'uomo, che forse sta perdendo terreno, prende il suo orologio dal tavolo delJa cucina, ricordandosi dell'imposta. Che cosa ne sappiamo, risponde. Suo figlio dice un breve ah, come in papà - ah, ah, ah. Tre notti, tre notti sconsiderate che lui e suo figlio hanno quasi passato insieme su questo tema. Sveglio, la terza notte, all'ormai invisibile imposta vicino.al letto, i cani che si sentono dal ranch a un miglio e mezzo di distanza e, come ancora più lontano, l'ululare più acuto e sottile di un coyote o due come risposte alla terra, il padre non sente il figlio; e poi lo sente. L'uomo ha dormito oltre la mezzanotte. Che cosa ha perso? Il telefono che squilJa? Sarebbe questo il suo parlare nel sonno, predire le cose secondo sua moglie? Esce dal letto distratto per un istante da un piccolo fuoco a un miglio di distanza, ma è il suo sonno n O V i t Ò NOAMCHOMSKY ALLACORTE DI REARTU' ilmitoKennedy DAVIDCAYLEY conversazioni c IVANILLICH elèuthera libri per una cultura libertaria richiedi il catalogo a elèuthera cas.post.1702S - 20170 Milano - tel. 02-2614.39S0

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