Linea d'ombra - anno XII - n. 95 - lug./ago. 1994

Fotodi Abbie Enock/Comeropress/ Grazio Neri. te di Manhattan, aveva dimenticato i dolori alla schiena. "Andiamo da Rose, andiamo a prendere un gelato." L'ammirazione che Annette avvertì nella sua voce quando pronunciò "Rose" la mise a disagio. Alla gelateria "Carvel", Toussaint fu contento di pagare le coppe di gelato ricoperte di panna e di noci. Si leccavano ancora le labbra quando arrivarono a casa di Rose. Una porta a zanzariera si apriva su mobili marroni e neri, avvolti nella plastica come in un negozio, con strisce di plastica sulla moquette. Annette non riusciva ad associare questa casa imponente alla piccola donna che aveva vissuto vicino al cimitero. "Coca per tutti?" chiese Rose facendo scoppiettare la soda mentre apriva i tappi uno dopo l'altro. "Ha, ha, Toussaint, ecco perché non ti ho visto in questi ultimi mesi ..." "Sì, sono qui." Toussaint guardò la famiglia attorno a sé. "Ne abbiamo altri tre a casa" disse Annette. "Devi lasciarne uno con Man Lolò", Rose si girò verso Toussaint, "perché altrimenti presto anche lei vorrà venire qui. Arri vagente anche dalle montagne". Annette pensò ai tre piccoli a Gonaives, in quella strada polverosa, al vento che soffiava ... Rose continuò: "Un giorno mi sono detta, la mia famiglia finisce qui. Non mi importa chi è rimasto indietro o cosa succede laggiù, devo pensare a me. Bambini, perché non andate a guardare la televisione in cucina? Il cuore si indurisce, sapete. Dove lavori, Annette?". STORIE/LAFOREST37 "Vorrei cambiare lavoro." "Se il tuo inglese è buono, vieni in fabbrica dove lavoro io. Facciamo alberi e fiori e poi li etichettiamo." Indicò un enorme vaso di iris blu e viola in un angolo del salotto. "Rose parla bene l'inglese" disse Toussaint. "Puoi anche provare alla fabbrica di cinture vicino a Utica, più ne fai più ti pagano." Ti-Miche! e Toussaint le avevano detto"Imparerai l'inglese al lavoro". Ma con tutti i rumori che facevano le macchine ... Annette si alzò per andarsene. "Hai visto, hai visto come era grande il televisore?" fece Loulouse in macchina. "Come fa il cuore ad indurirsi?" domandò Annette. "In realtà ha fatto venire qui anche un cugino" disse Toussaint. Anche la gente dalle montagne arriva a New York, pensò Annette. Poteva affittare delle stanze per pagare l'ipoteca sulla casa. Così avrebbe avuto con sé anche i tre piccoli. Se solo Toussaint non avesse lasciato il suo secondo lavoro ... Quando arrivarono a casa e i bambini scapparono dentro, Annette rimase sotto l'albero davanti al cancello ad ascoltare il brusio delle foglie. Non era più la macchina cigolante che sputava polli. Adesso Annette ne controllava una con il piede. Il tallone scendeva. Clonk. La macchina bucava la cintura. Clonk, clonk tutte le donne intorno a lei. Era con tenta di non avere più l'odore di pollo crudo che le saliva alla gola durante il viaggio di ritorno in metropolitana quando, una volta chiusi gli occhi, lasciava correre la mente ai grandi alberi di

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