30 STORIE/ RAJANI La scena adesso è più o meno completa - i personaggi principali sono stati introdotti, ed è stata fatta una scelta importante. Del tipo: Alice, pur sapendo che il suo ritardo potrebbe sfociare in un disastro (cosa, esattamente, lo scopriremo dopo), ha nonostante tutto deciso di restare, in questo modo innescando una bomba ad orologeria nella storia che sta per svolgersi. All'interno del ristorante pieno di vapore la capo cameriera li avrà "per caso" fatti sedere al tavolo adiacente a quello della giovane coppia bionda che ha seguito la loro entrata con insolito interesse - è un di versi vo dalla loro tensione e ci si avventeranno sopra come bambini ingordi sulle agognate briciole di torta. Mentre Alice e Paul si sistemeranno rumorosamente, la giovane coppiasi scambierà "Uno Sguardo", ma questo servirà soltanto a riaccendere fra i due qualcosa di sconosciuto e ripiomberanno immediatamente nella loro muta tensione, anche più profondamente di prima. Mentre la cameriera si allontana, Paul, aggrottando intensamente la fronte, si toglierà l'impermeabile e lo appenderà sullo schienale della sedia, poi frettolosamente si asciugherà gli occhiali appannati con il rovescio della cravatta. Poi si fermerà per scrutare Alice, seduta di fronte a lui con quello che sembra un sorriso, e con aria imbarazzata prenderà un tovagliolo. Una volta in grado di vedere di nuovo, le lancerà un altro sguardo, chiedendosi se era un sorriso o solo il prodotto della sua miopia. Si accorgerà che si tratta effettivamente di un vero sorriso e lo ricambierà spontaneamente, pensando a quanto sia ancora carina. Sebbene oltre i trenta e con la freschezza.della giovinezza svanita - rughe incipienti, macchie sulla pelle, unghie malamente rot sicchiate - agli occhi di Paul qualcosa della passata bellezza di questa donna dagli occhi scuri ha resistito ai dieci anni trascorsi dall'ultima volta che l'aveva vista. Resterà colpito dalla mantella giallo intenso - una stranezza che normalmente associa ai bambini - che lei non si è ancora levata, e dalle luccicanti gocce di pioggia che hanno formato fra le onde dei suoi capelli una costellazione che ricorda vagamente una corona. Tutti e due cercheranno di parlare nello stesso momento ma proprio allora arriverà un cameriere con il menù. Con aria di scusa Alice non ordinerà nulla, e una volta che il cameriere si sarà allontanato dopo che Paul avrà chiesto un caffè- "mentre aspetta un amico" - lei tornerà a sedersi di traverso sul bordo della sedia. Paul la guarderà adesso con aria di attesa e Alice, timidamente, incomincerà la sua spiegazione. "Hai ragione, sono ancora viva. La donna che si suicidò dieci anni fa era un'altra - avevamo Io stesso nome, capisci. Inoltre, il caso volle che dovessi andarmene improvvisamente dalla città la stessa settimana in cui morì. Per anni ho incontrato gente che pensava che mi fossi uccisa - mi faceva imbestialire essere scambiata con lei, era già abbastanza spiacevole ricevere le sue telefonate e la sua posta. In realtà accadde una cosa molto semplice: l'uomo di cui ero innamorata e che aveva rotto con me arrivò in città il giorno prima del suicidio - due giorni dopo quello in cui mi avevate visto tu e il gruppo di scrittura. (Voi non sapevate di quest'uomo, ma era lui la causa della mia depressione di quei giorni.) Comunque, venne per dirmi che aveva cambiato idea su di noi, e che, dopo tutto, voleva che lo sposassi e che andassimo a vivere per un paio di anni in Italia, dove doveva fare delle ricerche per la sua tesi di architettura. Sembrava una tale pazzia, nel giro di pochi giorni, sposarsi, sistemare i miei affari, fare i bagagli e tutto il resto. Ma mi buttai. In effetti avevo pensato di chiamarvi ma alla fine avevo deciso di non farlo perché ero ancora proprio arrabbiata per quello che era successo durante l'ultimo incontro, non so se ti ricordi qualcosa dell'accaduto. E comunque, ero troppo travolta dall'idillio per preoccuparmene. Così ci sposammo e andammo in Italia e fu bellissimo e quando tornammo ci stabilimmo qui di modo che potesse mettere su la sua ditta. Mi spiace, ragazzi, ma mi dimenticai completamente di voi." Dopo averdetto questo tutto di un fiato, tenendo la testa girata, Alice alzerà gli occhi per guardare Paul. Paul avrà nuovamente un'espressione sbalordita, bocca semi-aperta, occhi spalancati. La giovane coppia bionda che ha ascoltato tutto adesso starà fissando con intensità l'immagine dell'altra coppia riflessa nel vetro. Paul si volterà per vedere cosa Alice stesse fissando mentre parlava e vedrà la giovane coppia e loro stessi riflessi nella finestra decorata e appannata, sovrapposti al mondo che scorre all'esterno. Poi Alice con aria preoccupata guarde_ç~l'ora e dirà: "E allora? E tu? Dì qualcosa, Paul, non è come se~..". Così Paul le parlerà con aria incerta del suo romanzo, il secondo - con un editore importante - e spiegherà la sua presenza nella città di Alice. Lei si entusiasmerà subito e dirà con grande sincerità: "Buon per te! Ce l'hai fatta, finalmente, dopo tutti quegli anni nel gruppo; la perseveranza - e il talento, direi, pagano, eh?". li sorriso di Paul rivelerà una consumata modestia professionale, che ad Alice sembrerà voler dire qualcosa del genere: non è esattamente come sembra ... Alice replicherà con un puah di circostanza e gli chiederà di cosa parli il libro. Paul mormorerà che si tratta di "Una specie di storia sentimentale che ··vende moltissimo, in modo persino imbarazzante". Poi Alice Sopra Il palazzodel Parlamentocon lo PeoceTower (do Canada, Garzanti 1990)
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