Linea d'ombra - anno XII - n. 94 - giugno 1994

54 POLONIA/ MIKOLAJEWSKI Jaroslaw Mikolaiewski DUEPOESIE traduzione di Daria Anfelli Facile navigazione A Wlodek Kotkowski Navigazione per nulla facile annuncia il vento quando strappa ai ragazzi dal capo i berretti di carta e li deposita sullo stagno sull'acqua moderatamente increspata fra scie labilmente segnate di rapide libellule il viaggio andrà di certo secondo le previsioni~ e la consuetudine del tempo dell'entroterra benché possa accadere che a ciel sereno cada il fulmine e spacchi un pioppo centenario non è la prima volta che il ragazzo osserva dalla riva perciò accetta la fluttuazione del clima e pure l'instabilità del paesaggio sottomesso al tempo ciò che gli rovina lo spettacolo della regata è l'immutabile finale dell'avventura quotidiana la sconfitta sempre così ovvia sulla carta data la risibile scelta del giornale per la nave il ragazzo si guarda attorno nel parco e pensa che nonostante tutto la navigazione sullo stagno è la fine migliore per il berretto di carta. La vigiliadell'inondazione La vigilia dell'inondazione nei luoghi di villeggiatura le zanzare obbligano i destinati alla sopravvivenza a fuggire a casa. Ad altri che si devono salvare la radio intima il ritorno per urgenti questioni familiari. Dei restanti nessuno se ne va per paura: nessuno più crede all'improvvisa morte collettiva. Non ci sono segni, colori né suoni che si possano leggere quali invito all'arca. L'acqua nei canali ha raggiunto gli argini e umidi sono ormai i primi terreni, ma interrogato dal contadino l'impiegato scuote il capo ridendo: "Si vigila, si vigila, dovrebbe spaccarsi la diga sul Narew". Il vecchio che lo scarabeo ammonisce senza posa risalendo il prato è accecato per la chiarezza delle premonizioni. Qui, lontano da Pompei, nulla nel paesaggio ha i tratti della sopravvivenza archeologica, se non le conchiglie nascoste nella sabbia prima della selezione degli adulti o il capello sotto lo strato di vernice sul cancello. Nemmeno i cani qui sono tenuti alla catena. Attorno a un tardo fuoco qualcuno bisbiglia: tu che inquieti con il telefono muto con ilfiammifero sulla soglia scoraggi a uscire ordini di togliere la sicura alla pistola e scostare la porta per la lunghezza della catena tu che vieni di notte o il giorno di festa come un ladro. Krzysztof Karasek DUEPOESIE traduzione di Marcello Flores Una rosa per Zbigniew Bienkowski Questa è una rosa. Questo è il fiore visibile. Questa è una mano. Questo è il fiore fittizio. La linea passa attraverso i colori ma pure attraverso le forme. Questa è una mano. Questa è la ragazza da marito. Questa è una rosa. Questa è l'ala della nube. Questo è lo spazio spezzato dal respiro. Questo è un colore. Rosso su bianco. La mano è un pesce che nuota nell'occhio? La rosa è una mano che pesca il tempo? La luce spegne l'ultimo sguardo, la candela si brucia. Il fiore apre la bocca di un uomo e una donna che genera il mondo. Questa è la luna. Questo è il sole randagio. Questa è la malia del deserto che avanza. La rosa è una luce da mangiare? Decorazioni Sesso, giovinezza, vecchiaia, tempo in cui viviamo, lingua, cittadinanza, son tutte decorazioni che con mano scaltra qualche maligno demiurgo ci abbandona

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