della sua Cartoteca, uno dei testi drammatici più importanti degli ultimi cent'anni. Al Teatr Nowy di Poznan stava preparandosi ad interpretare Re Lear uno dei più grandi attori polacchi - Tadeusz Lomnicki. Per un attacco di cuore, a pochi giorni dalla prima, è morto improvvisamente durante le prove. Ultimamente il Nowy ha presentato la pièce di Peter Barnes Nasi Rossi nel la traduzione del noto poeta e saggista Stanislaw Baranczak. Lo spettacolo, fo1temente anticlericale, messo in scena da Eugenisz Korin, ha ottenuto grande successo di pubblico a Poznan e, presentato in trasferta agli ultimi Incontri Teatrali di Varsavia, è stato accolto quasi entusiasticamente. Non tutti, però, hanno voluto accettare una certa protervia e grossolanità nello stile della messa in scena e della interpretazione degli attori. La Varsavia teatrale è da anni divorata dalle faide politiche, dagli intrighi dell'ambiente e da complicità corporative che sostituiscono ogni autentico confronto. Da anni nella capitale si svolge una mascherata e un'asta di falsi valori. Contano soprattutto i fuochi d'artificio e gli effetti a basso costo, la scalata alla carriera o la lotta per la conservazione dei posti. È la capitale! L'effetto è che molto di rado abbiamo a che fare con vero teatro d'arte, in uno qualsiasi dei teatri di Varsavia, sebbene in città vi sia grande concentrazione di attori se non altro famosi. Negli ultimi anni insomma non vi sono stati spettacoli importanti e il livello della maggior parte di essi è anzi molto mediocre o basso. In questa situazione, per la gente di Varsavia diventa motivo di festa ogni visita del Teatr Stary o le molto rare, purtroppo, regie di Erwin Axer nel locale Teatr Wspòlczesny. Axer, che ne è stato direttore per trent'anni, vi sta ora preparando la prima del la nuova pièce di MrozekAmore in Crimea. I teatri di Varsavia sono oggi in genere solo l'ombra di ciò che erano negli scorsi decenni. Il Teatr Polski, sotto la direzione di Kazimlerz Dejmek, un tempo uno dei più insigni direttori e registi polacchi, è da molti anni un museo senza vita: non soddisfa probabilmente nessuno. Il Teatr Powszechny ha molto abbassato il proprio livello dopo la morte del suo fondatore, l'ottimo direttore e regista Zygmunt Hi.ibner. Ateneum, sotto la direzione di Janusz Warminski, si salva grazie ai nomj di attori popolari sulle locandine e al repertorio per metà d'intrattenimento (ad esempio recitals di canzoni cantate dagli attori). Il Teatr Wspòlczesny, diretto da Maciej Englert, offre di tanto in tanto spettacoli di buon livello. li Teatr Dramatyczny non riesce a ritrovarsi da molti anni. La situazione migliore sembra essere quella del Centrum Sztuki "Studio" il cui direttore è l'eccellente regista Jerzy Grzegorzewski. L'ultima sua produzione è Lo zio Vanja di Cechov. Grazie alla partecipazione di due attori molto popolari della giovane generazione, Wojciech Balajkat e Zbigniew Zamachowski, ha il successo assicurato anche presso il pubblico. Degli altri teatri "professionali" in Polonia, di fatto da anni non si sa niente o quasi niente. Se l'attività di qualcuno di essi ha una qualche rilevanza, è limitata unicamente alla città o alla regione. Alcuni, a fianco della propria attività, si occupano dell'organizzazione di festivals, incontri e rassegne teatrali. Ad esempio il Teatr Wiliam Norczyca di Torun, sotto la direzione di Krystyna Meissner, sta preparando attualmente la quaita edizione del Festival Teatrale Internazionale "Kontakt", che nell'arco di pochi anni è divenuto la più ricca presentazione di teatri esteri in Polonia. Invece il Teatr Cyprian Norwid di Jelenia Gòra si è specializzato nell'organizzazione della Rassegna Internazionale di Teatro di Strada. A Bialystok ha luogo la Settimana Internazionale dei Teatri Slavi, che dovrebbe divenire un annuale Festival dei Teatri di Nazioni Slave. Inoltre si svolgono nuovi festivals di carattere internazionale e nazionale, come il Festival "Malta" a Poznan, e gli Incontri Teatrali di Lòdz, rinnovati dopo molti anni di interruzione. POLONIA/ OSINSKI SULTEATRO 47 TeolrSlorydi Cracovia. Sopra uno scenadi Come vi pare di Shakespeareper lo regio di TodeuszBrodecki.Sollo: uno scenade Il matrimonio di W. Gombrowicz per lo regio di JerzyJorocki Foladi Wojciech Plewinski Molte speranze negli anni Ottanta erano state riposte nel Teatr Witkacy di Zakopane, ma si sono rivelate, purtroppo, fu01i dalla po1tata del gruppo guidato dall'inizio da Andrzej Dziuk, regista e scenografo della maggior parte degli spettacoli. Comunque si valutino gli effetti della decennale attività di quel teatro, bisogna riconoscere che è riuscito a dimostrare una cosa: che a Zakopane esiste una vera esigenza di arte e cultura con ambizioni serie. Questa alternativa, coerentemente praticata, al kitsch là imperante, merita rispetto.
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