Linea d'ombra - anno XII - n. 94 - giugno 1994

POLONIA/ KRÒL ;1(0 A A sinistro, foto di P Wijcik. A destro, foto di A Miller. religione cattolica romana nella vita pubblica polacca (non intendo pronunciarmi, infatti, su quella spirituale di ciascuno). Dicendo Chiesa alludo qui alla comunità dei fedeli e a tutte le istituzioni e forme di comportamento che questa origina. Non mi soffermo, invece, sulla Chiesa gerarchica, il cui operato dovrebbe essere oggetto di valutazione a parte. L'interrogativo da porre è: che cosa è avvenuto negli ultimi anni di libertà, in particolare gli ultimi tre, se la fede comune, la partecipazione alle varie forme di culto, tutta la simbologia legata alla tradizione cattolica polacca, hanno perso- nel vero senso della parola- la loro attrattiva, la capacità di attrarre a sé e per molti sono divenute addirittura sgradevoli? È un quesito fondamentale non soltanto perché il cattolicesimo in Polonia merita di essere preso sul serio, ma anche perché ha rappresentato indubbiamente il più forte tra i progetti collettivi, la forma più solida di vincolo, ha fornito i più significativi punti di appoggio per la comunità. Non basta dunque dire che il cattolicesimo ha cessato di assolvere certe funzioni sociali. È peggio: non gli è subentrata alcuna proposta alternativa, dotata di una capacità di attrazione paragonabile, almeno, alla sua. Naturalmente si può sentenziare che simili proposte non sono necessariamente forti. In una società in cui, tolta quella negativa dell'anticomunismo, è esistita una sola offerta, quella del cattolicesimo ("Solidarnosc" è infatti un episodio di breve durata, che appartiene al passato), tutto è diverso dalle società occidentali, in cui coesistono e talora competono tra loro diverse proposte, decine in certi casi. In altre parole: se i polacchi non sono polacchi-liberali o polacchi-cattolici possono essere qualcosa in quanto collettività o insieme di collettività? La latitanza della Chiesa o, meglio, del cattolicesimo ha, ovviamente, molte cause. Alcune - una certa stanchezza, la laicizzazione naturale in una società in via di democratizzazione, la coincidenza non troppo felice di una fase che non ha visto manifestarsi in senso alla gerarchia una figura carismatica - o sono ovvie o sono fatti sui quali non abbiamo nessuna possibilità di incidere. Ma vi sono cause il cui carattere non è né fatalistico né deterministico. Vorrei menzionarne due. La prima consiste nel nostro porci rispetto al sacro, nelle attese rispetto alla Chiesa istituzionale. La seconda nella confusione che fa la Chiesa tra ciò che è pubblico e ciò che è privato nella vita dell'uomo. Due fenomeni che chiamerei, rispettivamente, privatizzazione della Chiesa nella fase in cui, inaspettatamente, sono sorte grandissime aspettative riguardo a una sua eventuale funzione pubblica e, di contro, politicizzazione su campi in cui sarebbe invece auspicabile il lume della fede, non la prevaricazione di istituzioni democratiche ancora deboli. L'attacco alla mentalità dell'intellighenzia polacca sull'esempio di Stanislaw Brzozowski è stato fin troppo banalizzato per percorrere la stessa strada senza chiarificazioni. Fatto sta, però, che la fede della società polacca non ha dato origine praticamente a nessuna riflessione religiosa di prima grandezza e che la diffusione delle forme di culto contadine nella ritualità della Chiesa non hanno favorito l'approfondirsi della fede individuale. Giova rilevare che - contrariamente a quanto accadeva negli anni Cinquanta e Sessanta-nell'ultimo ventennio "avventure dell'uomo pensante" (Maria Dabrowska è, sotto questo aspetto, una tipica libertina del periodo interbellico) non hanno potuto più risparmiare il problema della liturgia. Ma come si è concluso, normalmente, l'incontro con il sacro? Ha prodotto - Io dico non sulla base di inchieste sociologiche, ma di un'osservazione partecipe e di letture - un rapporto sentimentale in parte interiorizzato, in un triangolo "patria-Dioindividuo". Negli individui un po' più progrediti in fatto di autocriticismo, si è formata anche un'idea poeticizzata di un Dio

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==