democratico movimento operaio sindacale, quello di Solidamosc, dopo solo alcuni anni serva di copertura a una brutale politica neoliberale, o meglio neoliberista, che è più che dolorosa per la base sociale di un movimento del genere? La risposta è qui: Balcerowicz non era concepì bile senza Jaruzelski. È stato J aruzel ski, col suo stato d'assedio, ad aprire la strada a Balcerowicz. Il piano Balcerowicz era un piano di transizione - molto brutale, occorre sottolinearlo, un gran salto, con una politica monetarista molto dura- dall'economia pianificata e socialista all'economia del mercato libero, concepita in modo classicamente liberista; ebbene questa strategia non era neanche concepibile nel1'80-81 per Solidarnosc, perché Solidamosc di allora non l'avrebbe mai permessa. Mentre la Solidarnosc dell'89 era considerata depositaria della bandiera, del simbolo, del mito ma era ormai ljberata dal controllo delle folle, si era trasformata in una élite di clandestinità anticomunjsta anziché di un movimento sindacale; era fortemente influenzata, anche questo occorre sottolinearlo, dalle mode intellettuali dell'Occidente (non è il caso di spiegare quanto nell'epoca di Reagan e Thatcher avesse preso il sopravvento nelle università americane e poi europee Milton Friedman a scapito della tradizione di Keynes) e le nost[e élites intellettuali e politiche che erano sempre sotto l'influenza delle mode intellettuali di Chicago e Parigi si sono impegnate a seguire la stessa strada. Ora, al problema di come andare dall'economia socialista a quella di mercato, di quale debba essere la transizione, il liberismo di Friedman e dei suoi seguaci non fornisce alcuna risposta, perché non era un problema loro. Per loro era importante mostrare come l'economia liberale, il liberismo fosse più efficace dell'economia socialista; lo scopo era ideologico, di propaganda, non era di strategia. E invece le nostre élites si sono POLONIA/ MODZELEWSKI 29 Foto di KrzysztofPawela/Grazia Neri. trovate in una situazione che non era quella della conquista del potere, ma di un potere esaurito, della disgregazione dell'impero caduto nelle nostre mani. Questa disgregazione di un potere che crolla nelle vostre mani, dal punto di vista delle decisioni economiche, ha favorito una commistione delle élites vecchie e nuove nel gestire l'economia, lo stato, l'amministrazione, o invece c'è stato un netto passaggio ... A livello dirigente c'è stata più rottura che continuità. Certo non si è trattato di una rottura assoluta, ci sono stati tanti funzionari che si sono messi a servire il nuovo regime. Bisogna anche dire che alcuni momenti di questo piano Balcerowicz, cioè l'adozione del le ricette, o meglio dei principi- perché non erano ricette - liberisti e monetaristi, alla situazione polacca erano stati introdotti già dal governo Rakowslà, cioè dall'ultimo governo comunista, che subiva le stesse influenze e mostrava la stessa incapacità di rispondere ai problemi che si ponevano. E cioè l'impotenza programmatica, l'impotenza a trovare una risposta pratica a quel problema di transazione che si poneva. Accanto a questa impotenza e influenza delle mode è importantissimo anche lo stato di Solidarnosc. Il primo governo di Solidarnosc, quello di Masowiecki, è una sua creazione: ha avuto una fortissima impressione sulla società intera ed era un governo che godeva del prestigio e della capacità di egemonia che erano quelli della vecchia Solidamosc. Era un governo che aveva la potenza del mito, che non era stato ucciso con lo stato di guerra, e insieme la piena libertà d'azione senza il controllo delle folle che erano ormai assenti dalla vita pubblica; forse era l'unico governo, e
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