Linea d'ombra - anno XII - n. 93 - maggio 1994

64 STORIE/ CIAFALONI Disegnodi SaulSteinberg(da ThePassporl, VintageBooks1979) te, a mettersi a fare tanquetas. Un po' di tanquetas si vendettero in Russia, dove erano bravissimi a fare carri armati, ma dieci, cento volte più pesanti. Con le corazzi ne da autoscontro delle tanquetas in cui l'elemento critico era il compromesso tra peso e forza d'urto e la resistenza ai bazooka e agli anticarro ali' uranio non contavano nulla, era la Fiat ad avere i vantaggi dell'esperienza e del mercato interno per ammortizzare i costi. Il vero affare fu la produzione di impianti, per laRussia e ipaesi in via di sviluppo, avvantaggiati dal basso costo del lavoro ma svantaggiati dalla sudditanza al modello occidentale della strada e della ruota. L'industria dell'acciaio rifiorì, con stupende nuove assunzioni, rilancio dei porti, ripresa dell'industria di stato. I due milioni di italiani che avevano l'auto blindata e la scorta per paura della mafia o perché mafiosi essi stessi furono acquirenti naturali di tanquetas di maggior cilindrata: maggiore perché naturalmente ognuno avrà capito che non era così difficile montare una bella mitragliatrice pesante sulla tanqueta e naturalmente meglio un centimetro di corazza e qualche quintale di acciaio in più che tanti buchi nello stomaco. Ne nacque una penosa polemica sullo spessore della corazza come simbolo di prestigio, ma il Censis stigmatizzò il moralismo di chi voleva riportarci all'epoca della carta velina ammazzando la gallina dalle uova d'oro. Per un po' la sinistra ecologica e pacifista penosamente cercò di additarci modelli europei, con più tranquilli e comodi modi di rotolare, o di proporre modi alternativi nuovi. Ci fu chi suggerì la macchina collassabile. Fatta tutta di gomma, come le cupole che coprono i campi da tennis, salvo il motore, la trasmissione, le ruote e i circuiti elettrici. La sera si sgonfiava tutto e si ammucchiavano molte auto nello spazio di una. C'era, si intende, il problema del mettersi d'accordo per rigonfiarle opportunamente la mattina. Ma questo sembrava alla sinistra proprio la parte qualificante, cooperativa, solidaristica, del modello morbido. Intraprendenti napoletani cercarono di aggirare ·il problema della doppia e tripla fila e della cooperazione con macchine canguro, dentro cui si mettevano le macchine morbide sgonfiate che venivano poi rigonfiate nell'ora e nel luogo prescelto mediante un sistema di prenotazioni telefoniche. Ma la tanqueta travolse tutto con la forza dell'idea vincente e irreversibile. Chi vuole avere la propria macchina a spasso per la città, da chiamare come un cane se serve, ma col rischio che, come un cane, non venga? La tanqueta invece stava lì, fedele e pesante, tangibile e difensiva. "Una salda fortezza è il nostro Iddio" scrivevano i luterani sulle facciate delle cattedrali. Ma tu vuoi mettere una fortezza privata mobile? E così, ancora una volta, la vecchia parens frugum ha cambiato la storia del mondo. Il carrarmatino privato si adegua perfettamente alla fine del monopolio statale della forza, alla autodifesa personale e familiare, alla necessità di respingere potenziali invasori. È vero che rapidamente ci sono stati effetti secondari indesiderati e imprevisti. I ricchi si sono comprati veri e propri carri da battaglia e quando escono con la scorta sembrano una manovra della Nato. Gli americani, che stanno rapidamente adeguandosi e alla fine ci riprenderanno tutto il vantaggio, con la ben nota tradizione di libertà nella vendita di armi, hanno cominciato a includere nel prezzo base la mitragliatrice di serie. Il numero di morti ammazzati sale perché dalla tanqueta, prima o poi, bisogna scendere. Non ci sono rimasti che gli olandesi e i danesi a rotolare sulle gomme, e senza corazza, come erano rimasti fedeli alla bicicletta. Ma hanno già cominciato a costruire percorsi per i turisti esteri corazzati. Come si diceva una volta, ad maiora!

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