Linea d'ombra - anno XII - n. 93 - maggio 1994

16 SUDAFRICA/MPHAHLELE rana le bar riereanagrafiche e, senza messaggi roboanti, alfermano non solo l'esigenza ma anche lapossibilità, qui, adesso, di una realtà interetnica in cui ogni componente ha qualcosa da offrire e qualcosa da apprendere; il Sud Africa, con le sue culture, può essere un 'occasione unicaperverificare se ladialettica interculturale(enon solo la tolleranza) sia davvero possibile: se dovessimo ammettere che questa non è realizzabile, non sarebbe solo il Sud Africa a doversi preparare al disastro ... Dei volumi e degli autori citati sono stati pubblicati in Italia: A. Brink, Un istante nel vento, Rizzali 1988; Un 'arida stagione bianca, Frassinelli 1989. J.M. Coetzee,Aspettando i barbari, La vita e il tempo di Michael K, Foe (Rizzali 1985, 1986, l 987); Deserto, ll~maestro di Pietroburgo (Donzelli 1993,1994). J. Cronin, Dentro, Supernova 1991. A. Fugard, Tsow: Marietti l 991; Sizwe Bansi è morto e Verso la Mecca, Supernova 1991 e 1993. Di N. Gordimer sono usciti: presso Feltrinelli Un ospite d'onore e Quale.osalàfuori, 1986, Unaforza della natura, 1987, Il mondo tardoborghese, 1989, Vivere n.e/l'interregno, 1990, Luglio, Storia di mio figlio, Occasione d'amore e Un.mondo di stranieri, 1991, Il salto, 1992; presso Mondadori La figlia di Burger, 1985; presso La Ta1taruga Il conservatore, 1987, e Il bacio di un soldato, 1989. B.}lead, La donna dei tesori e Una questione di potere, Edizioni Lavoro 1987 e 1994. E. Joubert, Il lungo viaggio di Poppie Nongena, Giunti 1987. D. Livingstone, Il sonno dei miei leoni, Supernova I 991. Th. Mofolo, Chaka, Edizioni Lavoro I 988. L. Nkosi, Sabbie nere, Edizioni Lavoro I 988. R. Rive, District Six, Edizioni Lavoro I 990. O. Schreiner, Storia di una fattoria africana, Giunti l 986; Preludio, Empiria e Florida 1987; 1899, Edizioni Lavoro 1988, Feltrinelli 1991. S. Sepamla,Soweto, Edizioni Lavoro I 989. z. Wico b, Cenere sulla mia manica, Edizioni Lavoro 1992. Armando Pajalich è autore di una storia letteraria fino al 1960: Uua letteratura africana coloniale (di lingua inglese), Supernova 1991. GIUNTI Es'kia Mphahlele LAVALIGIA traduzione di Nicoletta Re Cecconi "Ci sarà sempre la rabbia che cova sotto le.ceneri della miseria, dell'ingiustizia e della prepotenza legai izzata dell'uomo forte contro l'uomo più indifeso." Così scriveva con amarezza nel 1959 Es'kia Mphahlele, autore nero sudafricano, nella conclusione di Down Second Avenue, l'autobiografia dei suoi primi quarant'anni diventata un classico in Sudafrica. È il resoconto amaro ma ironico al tempo stesso del duro cammino compiuto da un essere umano per crescere e maturare nonostante la povertà, la violenza e la paura che regnano • nei ghetti delle grandi città sudafricane. \. ....... Mphahlele nasce nel 1919; cresce a Pretoria e, grazie ai sacrifici della sua famiglia, riesce a compiere gli studi presso la scuola St. Peter's di Johannesburg e nell 'Adams College nel Nata!. La sua carriera come insegnante di inglese e afrikaans viene prontamente stroncata dal governo non appena manifesta la sua opposizione al Bantu Edùcation Act, da lui giudicato troppo restrittivo per la comunità nera. Dopo un periodo che lo vede impegnato come giornalista in una rivista di Pretoria, "Drum", Mphahlele decide di cercare rifugio dal regime del Sudafrica con l'esilio in Nigeria. Insegna in un'università locale e successivamente in Kenia, nello Zambia ma anche in Pennsylvania e nel Colorado. Nel 1978 torna in Sudafrica dove diventa professore ..di letteratura africana all'Università del Witwaterstand di Johannesburg. Nel 1981 pubblica The unbroken song, una raccolta di racconti tra i quali quello che segue, La valigia, risalente agli anni Cinquanta. Il racconto viene infatti pubblicato per la prima volta nel l 955 su "New World Writing", un'antologia newyorkese di poesia e prosa. Successivamente Nadine Gordimer, già apprezzata come scrittrice di racconti e romanzi, segnala La valigia ad alcuni editori. Il racconto verrà tradotto in olandese per un'antologia di letteratura africana. Si ritrovano qui i temi più cari a Mphahlele: la speranza vibrante nonostante le condizioni di vita disumane nei ghetti, h1aspettative per un futuro più giusto che si scontrano quotidianamente con l'arroganza e le nevrosi della minoranza bianca, la rabbia che nasce dall'impotenza davanti alle ingiustizie. Il racconto trae spunto da un episodio realmente accaduto nel ghetto nero di Sophiatown, raccontato a Mphahlele dalla moglie. (N.R.C.) Uno di questi giorni avrebbe rischiato il tutto per tutto, pensò Timi. Se si fosse presentata l'occasione non se la sarebbe certo fatta scappare. Molti uomini sono diventati ricchi per puro caso. Forse anche lui era destinato a imbattersi in un'occasione simile ... Era seduto sul marciapiede in un pomeriggio caldissimo. Era l'ultimo dell'anno. Timi era seduto da più di un'ora sotto quella calura opprimente. Un insetto, finito nella narice, lo fece star-

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