VEDERE,LEGGERE,ASCOLTARE 39 norme legali. La paura del maschio, soprattutto bianco e anglosassone, ha radici nella cultura puritana dalla quale è nato l'ordinamento sociale Usa. Ovviamente, non è soltanto la religione puritana a vedere nella donna il demonio, ma è la cultura puritana (negli Usa, ma anche in Inghilterra, dove proprio in questi giorni il Parlamento ha legiferato sul!' ammissibilità dei rapporti omofili prima di una certa età, adottando criteri discriminatori) a pretendere di introdtme, nel!' ordinamento sociale, norme, regole, leggi in materia di sesso. E sono proprio queste leggi a provocare la reazione dei gruppi la cui condotta privata si pretende di regolare. Anche quando il tentativo, lodevole, è quello di limitare abusi e ricatti, in tutte le loro sfumature, da parte di chi detiene, nei confronti della vittima, una posizione di forza o di potere. È questa la situazione, incandescente, contraddittoria, resa visibile dai media sempre avidi di notizie pruriginose, che ha visto Michael Crichton scendere in campo contro, non le donne, ma gli eccessi, le degenerazioni della correttezza politica, contro gli effetti perversi provocati dal tentativo di legiferare "correttamente" in materia di sesso. E scegliere (dimostrando una certa saggezza oltre che sicura lungimiranza sugli effetti dell'espediente in termini di vendita), nel mettere in scena la molestia, di rovesciare i ruoli tradizionali: attribuendo quello della vittima a una persona del suo stesso sesso, che si esprimesse, quindi, con un linguaggio plausibile. In questo modo il rischio dell'operazione era che a risultare comica, grottesca, fosse la molestatrice, ma il lettore, si sa, tende a identificarsi con il "buono" della storia. Il progressivo stupore di Tom Sanders, il protagonista (per colmo di ironia, esperto di sistemi di comunicazione) davanti alle avances via via più insistenti, davanti alle parole prima e ai gesti poi, le une allusive, gli altri inequivocabili, della sua bella e affascinante boss, è reso con la solita abilità, dall'autore dei più apprezzati (e dignitosi) bestseller dell'ultimo decennio. Una donna, al suo posto, non avrebbe avuto dubbi fin dal primo istante, sulle intenzioni del "capo". Invece Tom si lascia stendere sul divano e sbottonare la patta, e nella sua mente, tutt'altro che annebbiata da sorpresa, confusione, oltraggio, paura fisica, come sarebbe stata quella di una donna nella stessa situazione, passano considerazioni del tutto sensate e prammatiche: "In seguito, sarebbero stati guai ... Perché immancabilmente la storia si risapeva, pettegolezzi alla macchinetta del caffè, occhiate cariche di sottintesi nei corridoi. E prima o poi venivano a saperlo anche le mogli. Succedeva sempre. Porte sbattute, avvocati divorzisti, liti per l'affidamento dei figli". È tentato, Tom, di dire "sì" alla maliarda. Ma teme le conseguenze sul piano sociale ed economico. È praticamente arrivato al dunque, alla penetrazione (che per legislazione al maschile stabilisce il confine tra stupro e reati minori, chissà se anche nel caso di ruoli rovesciati), quando decide di dire "no": per colpa di un paio di colpetti di tosse che la molestatrice in gonnella non riesce a trattenere, usando finalmente un linguaggio non sessuato e quindi comprensibile. Errore fatale: Tom capisce che Meredith, la nuova strega, gli sta facendo l'incantesimo per scopi tutt'altro che nobili, economici, politici. Donne uguale guai, è l'elementare considerazione di Tom. Naturalmente, quel che segue del romanzo dimostrerà che ha visto giusto: Meredith è interessata, sì, al sesso, ma quello che le piace veramente è il potere. Questo è un linguaggio che ogni uomo, anche il più sprovveduto, capisce, e dal quale è in grado di difendersi. Il resto della caratterizzazione della maliarda rientra invece quasi per intero nella serie dei cliché letterari con cui vengono di solito rappresentate le donne. La novità, rispetto ai personaggi femminili degli altri romanzi di Crichton, è una sola, ma fondamentale: sia la paleobotanica di Jurassic Park che l'esperta di informatica di Sol Levante erano miracoli di intelligenza professionale e di compostezza sessuale; Meredith è il contrario, e usa il suo complesso (per Crichton, elementare per la lettrice) potere di seduzione per acquisire un credito professionale immeritato. Per quanto riguarda la polemica scatenata dal romanzo (e sulla quale indubbiamente Crichton contava per vendere un numero esorbitante di copie), bisogna purtroppo ancora una volta precisare che, bene o male, di fiction si tratta, non di rappresentazione della realtà. E che quindi all'autore vanno concesse alcune licenze. Qualunque calcolo politico ed economico abbia seguito nel prendersele, queste licenze, il potere di seduzione della sua prosa resta intatto, e il bilancio dell'operazione è ancora una volta positivo: l'evidenza che Crichton dà alla difficoltà di comunicazione in materia di sesso, alla fondamentale differenza di linguaggio tra uomo e donna (una cosa che, a detta degli uomini stessi, stimola il desiderio maschile) non può che giovare al dibattito feroce comunque in corso negli Usa. L'espediente di sdraiare sul divano un maschio invece di una femmina può aiutare il "terrorizzato" maschio bianco a identificarsi per una volta con la vittima di attenzioni sessuali, pressanti, non desiderate e ricattatorie, e a riflettere su certi "incomprensibili" "no" pronunciati dalle donne, ai quali insiste ancora nel dare un valore affermativo. PURITANESIMOEAIDS. JONATHANDEMME A PHILADELPHIA MariaNadotti Philadelphia, un film hollywoodiano che di più non si potrebbe: budget miliardario, grandi divi (Tom Hanks, Denzel Washington, Antonio Banderas, Joanne Woodward, Jason Robards, Mary Steenburger), un soggetto forte ma studiato per pem1ettere alla multietnica, multiculturale, sessualmente indocile e atteJTita America clintoniana di trovare comunque un proprio oggetto d'identificazione. Una struttura natrntiva e un linguaggio filmico tradizionali, rivolti -come da copione - al solo pubblico che Hollywood abbia in mente, quello delle grandi sale della telTa, amorfo, indistinto e a caccia di stordimenti. Sceneggiatura (e immediato successo editoriale) di Ron Nyswaner, uno dei golden boys dell'industria cinematografica californiana, e regia di Jonathan Demme, autore di quel film straordinario - se pur contestato in area gay- cheèllsilenziodegli innocenti. C'è chi negli Stati Uniti già giura che Philadelphia mieterà Oscar. Intanto perché è il primo film commerciale che abbia il "coraggio" e il "merito" di occupat·si di Aids. Hollywood infatti, pm decimata dall'epide-
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