Linea d'ombra - anno XII - n. 92 - aprile 1994

GUARDIEE LADRI,CRIMINALIE DETECTIVES RIFLESSIONI SULGENERELETTERARIO NUMEROUNO Nella nostra curiosità e nella nostra frequentazione non accademica e non solo "consumistica" delle forme della cultura di massa-con lo sforzo di distinguere tra le significative e le volgari, tra le belle e le brutte, secondo noi, e tra quelle che ci aiutano a capire e quelle che ci spingono a co11fondere,a subire, ad acce/lare il peggio solleticando il nostro peggio - abbiamo in passato prestato molta attenzione alla fantascienza o al fumetto, e poca al "giallo", nelle sue varie forme codificate o nelle nuove e ultime. Eppure è proprio il "giallo", e principalmente il "giallo" che è poliziesco, che è "noir", che è '"criminale", che è sociologico, che è "politico", e non quello per testefini ed enigmistiche, a essere una parte dominante,.forse la più importante di tutte, nella resa espressiva della realtà contemporanea sotto quasi tutte le latitudini, anzi tutte, e nella interpretazione (o sollecitazione) delle grandi paure collettive, dentro una società sempre più malsana, sempre più minacciosa, sempre più aggressiva. Nel "giallo" e nell' "horror" (dedicheremo presto all'horror- la/orma che più "rispecchia" con i mezzi di unfantastico, vero opresunto, cosciente, l'orrore del vivere contemporaneo - uno o più dossier) troviamo di che ragionare sul mondo in cui viviamo, più che nella mediocre e anemica letteratura della piccola borghesia intellettuale, anzi letterata. Troviamo nel giallo di che emozionarci, di che capire. Ecco quindi una prima, scarna perlustrazione di un genere che è il più vitale, il più sociale di tutti. Gli autori presenti in questo dossier sono: Geoffrey O'Brien (1947), poeta e redattore della Library of America, è autore di vari volumi fra cui Hardboiled America ( 1981), sull'impatto delle edizioni paperback di romanzi mistery e detection e della loro grafica sul pubblico di massa, e il recentissimo The Phantom Empire ( 1993), racconto critico del potere del cinema di genere sulla nostra vita. Lo scrittore statunitense Jim Thom1Json ( 1906-1976) è autore di ben ventinove romanzi molti dei quali sono stati tradotti in film (del famoso Getaway di S. Peckinpah c'è ora una nuova versione del regista Roger Donaldson). Lo stesso Thompson è stato anche sceneggiatore, per Kubrick. ln Italiaè stato pubblicato nei GialIi Mondadori e riproposto in parte da Longanesi: Un colpo di spugna (1987; versione cinematografica di B. Tavernier), Uomo da niente ( 1989) e Rischiose abitudini ( 1991; film omonimo di St. Frea.rs). Paco Ignacio Taibo II (Gujon, Spagna 1949)vive inMessico dal 1958.Dei suoi numerosi romanzi sono stati tradotti in italiano Ombre nell'ombra (Interno Giallo 1990) e Come la vita (Donzelli 1994).Di prossimapubblicazione presso ilCorbaccio La bicicle11adi Leonardo eA quattro mani. Didier Daeninckx recupera nei suoi romanzi le modalità tipiche del "polar", il poliziesco francese. In edizione italiana sono usciti Afwura memoria (lnterno Giallo 1991)e Off Limits (Donzelli 1993), tre storie di periferia metropolitana con cui lo scrittore esce dal genere poliziesco. In "Linea d'ombra", n. 79, febbraio 1993, si trova un'intervista con Daeninckx a cura di Fabio Gambaro. Giancarlo De Cataldo (Taranto 1956),giudice presso il Tribunale penale di Roma, è autore di due romanzi polizieschi, Nero come il cuore (Interno Giallo 1989),dacuièstatotratto l'omonimo filmTV,e Con/essa (Liber 1994), di Minima criminalia (Manifestolibri 1992),dia.riodella sua esperienza di giudice di sorveglianza nelle carceri, e, insieme a Tiziana Pomes, di Camici bianchi e impronte digitali (Pensiero scientifico 1992), un'antologia di brani sul rapporto tra romanzo poliziesco e malattia. Geoffrey O'Brien I FANTASMIDEL 11 NOIR" traduzionedi LouisetteDi Suni I. Un recente articolo apparso sulla rivista di settore "Publishers Weekly" annunciava che la Edge, una nuova linea di Jjbri economici della Dell, avrebbe pubblicato in originale "romanzi noir sul filone di Jim Thompson". li fatto che Jim Thompson faccia ora da nome di punta per una delle riviste più diffuse sul mercato rappresenta il culmine di un processo che ha visto la ristampa della maggior parte degli scritti di Thompson, la realizzazione di film tratti da alcuni dei suoi romanzi -con l'opzione per molti altri -e l'inclusione di un adattamento di Thompson nella disinvolta serie televisiva Fallen Angels, che si ispirava anche all'opera di Raymond Chandler e James Ellroy. Poiché editori e produttori sembrano aver quasi esaurito il potenziale degli scritti di Thompson, era chiaro che il passo successivo sarebbe stato quello di presentare un moderno smrngato di Thompson per soddisfare le esigenze del mercato. È un omaggio all'unicità di Thompson il fatto che dopo decenni la sua scrittura funzioni ancora come simbolo del "limjte", come se l'autore di The Nothing Man avesse definito un grado zero non solo dello scrivere ma anche dell'essere. Sembra quasi che abiti un teITitorio al di là della nostalgia. Eppure quell'inspiegabile stile cui il suo nome viene ora associato- un'aura perfettamente compatibile con il mercato del "grunge" e con i suoi vari accessori - non può fare a meno di richiamare un ironico contrasto tra i I mondo che Thompson abitava - verso il quale la sua opera era in totale opposizione - e la scena contemporanea, che lo accoglie come facile simbolo di un nichilismo altamente remunerativo. È diventato davvero così gradevole, e se sì, qual è l'equivoco che ha reso questo possibile? Parlo di equivoco perché ritengo che la sgradevolezza sia fondamentale nella scrittura di Thomp on. La sua forza deriva da ciò che è negato, che non può essere risolto: le strutture che crea esprimono una tom1entata insoddisfazione, una violenta instabilità. U nucleo emozionale dei rniglio1i libri dj Thompson risulta più che mai ostile al lettore "soddisfatto": la lotta dell'autore con se stesso e il mondo diventa la lotta del lettore con il libro, e con la, o le, voci narranti. Thompson potrebbe apparire come il meno imitabile degli sc1ittori: 1'01iginalità dei suoi libri non è una questione di stile o di confezione, ma di temperamento. Una sc,ittura come questa non avrebbe potuto essere che marginale, nella sua epoca. La sua vitalità deriva da una superficiale

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