18 SCUOLA cui si affrontano altre epoche anche lontanissime e che conferirebbe il necessario spessore alla comprensione del presente. Quando scoppiò il fenomeno naziskin, fra i primi a scandalizzarsi che nelle scuole si studiassero troppo poco il fascismo e il nazismo furono Rosa Russo Jervolino e Giuliano Amato, spensieratamente immemori dei ruoli di governo che avrebbero loro consentito di intervenire autorevolmente in materia. Il rimedio fu un tema di maturità sul nazismo, rivolto più agli organi di stampa che agli studenti, colti impreparati dalla nuova politica di immagine di viale Trastevere. Nell'invadenza di ruoli e modelli massmediatici, il pericolo che si c01Te è quello di una scuola riformata come un palinsesto TV, in cui si infilano programmi, ore, contenuti, per coprire tutte le richieste del Grande Intrattenimento, unica finalità certa e condi visa dell'incerto destino della scuola nella società postmoderna. Con la differenza, rispetto alla TV, che non ci si preoccupa dell'audience. A tale logica non si sottraggono i nuovi programmi e piani di studio faticosamente elaborati, fra difficili equilibrismi consociativi, dalla cosiddetta Commissione Brocca (dall'eponimo onorevole Beniamino, già sottosegretario della P.I.), che costituiscono la base più attendibile di futuri riassetti. Ancora una volta una riforma sommatoria di discipline, contenuti, obiettivi vecchi e nuovi che, pur colmando in certi casi gravi lacune (come per la storia del Novecento o il diritto e l'economia) e ammodernando alcuni indirizzi tecnico-scientifici, non sovverte i due pilastri dell'impianto attuale: rigidità dei piani di studio e carattere enciclopedico dell'insegnamento. Che nel loro inLettera internazionale Rivista trimestrale europea La sfida della complessità Edgar Morin Mito e realtà della scienza Atlan, Careri, Feyerabend, Stengers Le tribù bianche dell'Ulster Rian Malan Curdi: un popolo di esiliati Mehmed Uzun La Passione di Reinaldo Arenas Edizione italiana Arenas, Cabrera Infante, Goytisolo, Vargas LIosa Testi di Bruckner, Castoriadis, Held Kott Manea Phillips, Ugresic e altri ' ' ' IN EDICOLA E IN LIBRERIA Abbonamento annuo edizione italiana L. 50.000; cumulativo con un'edizione estera L. 100.000; abbonamento sostenitore da L. 150.000 Versamenti su ccp n. 74443003 intestati a Lettera Internazionale s.r.l. via Luciano Manara, 51 - 00153 Roma, o con assegno allo stesso indirizzo. treccio costituiscono la radice e l'alibi delle due maggiori inefficienze della nostra scuola: incuranza delle difficoltà di apprendimento e del disagio che si manifestano nella selezione altissima e incapacità di mettere in luce attitudini, orientare vocazioni individuali che conferiscano senso allo studio. Non è un caso che in molti istituti tecnici gli studenti contestino l'adozione dei progetti "Brocca", rifiutando una prospettiva di "licealizzazione" in cui vedono soltanto un ulteriore rinvio del loro già precario ingresso sul mercato del lavoro. Sono spinte diametralmente opposte a quelle di vent'anni fa, quando si chiedeva più formazione generale e meno professionalità immediata, che meriterebbero qualche riflessione. Si registra ovunque, e forse non solo in Italia, una forte difficoltà se non una rinuncia a pensare la scuola in una visione d'insieme. Forse i rapidi mutamenti del sistema economicoproduttivo, lo statuto incerto della mappa dei saperi attuali, la crescente autoreferenzialità della politica rendono vano e illusorio inseguire una riforma che prefiguri la scuola dei prossimi decenni. Forse è bene abbandonarne il mito. Si tratta piuttosto di immaginare un modello di funzionamento più flessibile della scuola, ricco di opzionalità concrete per studenti e insegnanti, che consentano di progettare e correggere - per prova ed errore - i percorsi formativi. È una terapia che ha bisogno di autonomie più sostanziose di quella annunciata, ma soprattutto di finalità ridefinite in rapporto al contesto sociale e culturale presente. Ma forse qualunque progetto educativo presuppone una proiezione futura della società, ed è qui il vero nodo radicale della crisi di prospettive della scuola. Se non sei a Milano ti manca ~ RadioPopolare MIiano e provincia FM 101.500-107.600 Pavia e provincia FM 107.600 Como e provincia FM 107.900-107.600 Varese e provincia FM 107.900-107.600 Novara e provincia FM 107.600 Alessandria e provincia FM 107.600 Vercelli e provincia FM 107.600 Asti e provincia FM 107.600 Provincia di Torino FM 107.600 Bergamo e provincia FM 107.850- 107 .600 Piacenza e provincia FM 107.600-91.500. Cremona e provincia FM 96.300-107.600 Brescia e provincia FM 96.300-107.600 Provincia di MantoYa FM 107.600
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==