32 PERZAPPA comprarmi qualcosa, perché non mi lasciale fare una telefonata interurbana?" (nessuno sino ad allora in casa ne aveva fatta una). Decisi di chiamare Edgar Yarèse. Dedussi che una persona così somigliante ad uno scienziato pazzo potesse abitare solo al Greenwich Yillage, quindi chiamai il centralino a New York chiedendo il suo numero. Lo avevano, e c'era anche l'indirizzo, 188 Sullivan Street. Rispose la moglie Louise, molto gentile, e mi disse che Varèse era a Bruxelles per le prove di una composizione scritta per I' esposizione universale (Poema Elettronico); mi invitò a richiamare qualche settimana dopo. Non ricordo cosa dissi quando finalmente 1iuscii a parlare con lui, anche se probabilmente fu un articolatissimo "mi piace molto la sua musica". Yarèse mi disse che stava lavorando a una composizione intitolataDeserts: la cosa mi colpì poiché abitavo a Lancaster, California, nel deserto. A quindici anni, se vivi nel dese1to del Mojave e scopri che il Miglior Compositore del Mondo (che assomiglia anche a uno scienziato pazzo) è in un iaboratorio segreto del Greenwich Village che compone una canzone che parla di casa tua (per intenderci) , bé, ti esalti veramente. Anche oggi penso che Deserts sia su Lancaster, sebbene le note di cope1tina del disco Columbia insistano a dire che quella musica è un po' più filosofica. Trascorsi gli anni del liceo a cercare notizie su Yarèse e la sua musica.( ...) Il secondo33 giri che comprai fu La sagra della primavera di Stravinskij. (...) Amai Stravinskij quasi come Yarèse. L'altro compositore che mi colpì, ispirandomi quasi un timore reverenziale, fu Anton Webern: non riuscivo a credere che qualcuno potesse scrivere musica simile. Uno dei primi dischi che ascoltai (...) conteneva un paio di quartetti per archi con la Sinfonia op. 21: mi piacquero moltissimo, anche se era molto diverso da Stravinskij e Yarèse. Allora non sapevo nulla della musica dodecafonica ma mi piaceva il suono. Siccome non avevo avuto alcuna istruzione formale, per me tra Lightnin' Slim, il gruppo vocale dei Jewels (che ai tempi cantavanoAngel In My Life), Webern, Yarèse o Stravinskij non c'era differenza. Per le mie orecchie era tutta buona musica. (Frank Zappa, con Peter Occhiogrosso, L'autobiografia, Arcana I990.) Sa che Charlie Parker aveva cercato di prendere lezioni da lui? No, lo ignoravo. È curioso, l'incontro avrebbe potuto essere interessante. Sarebbe stata materia per una buona registrazione pirata. (Loupien, cit.) Quando si scrive della sua musica, saltano fuori sempre tre nomi di compositori: Edgar Varèse, Charles lves e Anton Webern. Quanto peso hanno nella sua vita e nella sua musica ? lves non è uno dei miei preferiti, penso che lo menzionino perché era un compositore americano. Webern invece mi piace moltissimo, amo ascoltare la sua musica, come quella di Yarèse e Stravinskij. E anche di quella Toru Takemitsu, con quel suo atteggiamento zen. (Michele Mannucci, "il manifesto", I0.12.93, ma l'intervista è del novembre '84). Come si presenta lo show ? Questa orchestra (...) può suonare I06 composizioni diverse.
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