Politiche per la famiglia Sviluppo di comunità Animazione socioculturale Educazione degli adulti Politiche per le dipendenze Pedagogia delle dipendenze Terzo sistema Organizzazione dei servizi Metodologia dell'azione educativa Formazione degli operatori sociali Animazione della scuola NoiScommettiamo SullaFormazione. ETu? Animazione~ociale CAMPAGNA BBONAM~Nll 93•94 DALPROGRAMMA'94 LAVOROSOCIALEIN UNTEMPODILEGHISMO. lo statosociale è unmodello rmai rrimediabilmenteincrisi?Il futurosaràquellodelloricercodi risposteprivateai bisognidi salute,sicurezza e assistenza? EMERGENZAEDUCAZIONE. l'emergenzadrogorimando d unoemergenzao monte:lo crisi dell'educare.Mo comeparlaredi educazione? FAMIGLIASOGGETTOSOCIALE.Dodovepartireperragionareinmodoinnovativosulfuturodello statosociale?Unoipotesied unoscelto,partiredallofamigliacomesoggettosociale. PEDAGOGIADELLEDIPENDENZE. l'interventodi prevenzione di curodelledipendenzerichiede unospecifico«disciplino».Rifacendociallo«Pedagogiadeglioppressi»di PouleFreire,intendiamodarespaziood uno«pedagogiadelledipendenze». ANIMATORE/EDUCATORE P OFESSIONALE, QUALEIDENTITÀ. Inqualemisurol'animatore l'educatoreprofessionaleconvergonosuigronditemidi teoriae di metododell'interventosociale? CONDIZIONIDI ABBONAMENTO PrivatieAssociazioni l. 60.000.EntiPubblici l. 80.000.Estero l. 100.000.l'abbonamento,orichiesto,puòdecorrereo partiredo gennaio;in questocososi riceverannogli arretrati. Abbonamenticumulativi (traparentesii prezzipergli EntiPubblici):D AnimazioneSociale + ASPEl. 110.000 (l. 130.000)DAnimazioneSociale + ASPE + Norcomofie l. 130.000 (L. 170.000) D ASPE + Norcomofiel. 75.000 (l. 95.000). GRUPPOABELE PERIODICI 30 POESIA la verità negli altri personaggi, l'artificiere sikh entra in crisi e perde la propria serenità di "santo guerriero" nel momento in cui, attraverso gli auricolari della sua radiolina a galena, gli giunge l'eco dell'esplosione di un nuovo e terribile ordigno che non riuscirà mai a disinnescare e che mina da capo il suo rapporto col mondo che ha appena contribuito a sanare: il ponte che aveva ristabilito tra Oriente e Occidente si trasforma in un trabocchetto che lo fa precipitare nella disperazione. Il deserto di fuoco di Hiroshima si fonde per un momento con quello libico, restando poi ad aleggiare come una minaccia permanente su tutto il mondo. Alla fine del romanzo la scissione nucleare sembra dunque spezzare il legame di fiducia che permette al "brave new world" multiculturale ricostruito nella villa toscana tra la primavera e l'estate del 1945 di ricominciare con nuova energia, ma nelle ultimissime pagine Ondaatje interviene in prima persona per riannodare nel futuro un rapporto perlomeno telepatico tra i personaggi, lasciandoci un sia pur tenue spiragliè' di speranza. Queste e molte altre sono le suggestioni che lo scrittore canadese di origine ceylonese (lui stesso dunque un meticcio culturale, uno di quei "bastardi internazionali [che] nati in un posto, [hanno] scelto di vivere altrove" come il paziente inglese definisce se stesso e gli altri personaggi della villa) riesce a condensare in trecento pagine dense di avvenimenti edi emozioni con un linguaggio che percorre tutta la gamma dal realisticotecnico al lirico, all'umoristico, al visionario senza quasi far avvertire le transizioni. Ondaatje 1·iescea compiere questo miracolo narrativo e poetico montando sapientemente scene inventate con pae aggi reali, documenti storici con canzonette, rituali esotici con l'arte rinascimentale, relazioni di cartografi con dichiarazioni d'amore, fotografie con visioni dettate dalla morfina, secondo tecniche mutuate dal cinema e dal jazz, oltre che naturalmente dalla letteratura postmod rna. II romanzo risulta così immerso in una fluidità vitale dove trovano posto e giustificazione anche materiali apparentemente spurii o addirittura anacronistici, secondo una strategia che Ondaatje aveva già collaudato anche nei precedenti romanzi (in Billy th.eKid apparivano luci al neon, in Coming through Slaughter una radio); qui l'artificiere a un certo punto usa un contatore Geiger invece di un semplice tester per determinare I.e polarità nella miccia elettrica di una bomba: potrebbe sembrare una distrazione da parte dello scrittore, ma alla sinistra luce del ruolo che la bomba atomica giuoca nel finale del libro si rivela invece un'obliqua profezia e un monito destinato a noi lettori contemporanei. La mirabile alchimia che unifica i materiali e le tecniche più disparati ha successo anche perché riflette fedelmente la struttura profonda dell'appello alla possibilità (direi anzi della necessità) di una coesistenza paritaria di culture e tradizioni diverse senza omologazioni né distinzioni forzate che sottende l'intero romanzo. In un'epoca come la nostra in cui tornano ad alzare la testa demoni e fantasmi di disgregazione e sopraffazione che c'illudevamo di aver esorcizzato, il messaggio che Ondaatje ha affidato al suo più recente libro appare particolarmente tempestivo e rilevante. P.S. Un'ultima osservazione. Ondaatje ha chiamato la villa in cui si svolge gran parte del romanzo Villa San Girolamo, tentando forse di porre sotto la protezione del Santo Traduttore la propria opera, naturalmente destinata a passare i ponti linguistici verso altre culture. Dispiace che proprio per l'italiano l'operazione scaramantica non sia del tutto riuscita e che la traduzione risulti qua e là mutilata da sciatterie, omissioni, semplificazioni eccessive e veri e propri fraintendimenti che, se non intaccano la fruizione del libro, privano comunque più del dovuto il lettore italiano di alcuni piaceri del testo e denotano una fondamentale mancanza di rispetto da parte del traduttore e del revisore per l'integrità e la coerenza dell'originale.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==