Linea d'ombra - anno XII - n. 89 - gennaio 1994

26 MAESTRI pienamente giustificati, come quello p'er Althusser. E poi, alcune infatuazioni della "New LeftReview" diretta da Perry Anderson, con cui Thompson polemizzò aspramente, si sono rivelate in gran parte infruttuose: penso all'innamoramento per il pensiero filosofico di Sartre, o per le opere dell'italiano Lucio Colletti, che in seguito ha scelto l'autocensura filosofica anche se non, purtroppo, quella pubblicistica. Uscito dal PC inglese, E.P.T. si dedicò a combattere i frutti peggiori della seconda guerra mondiale: la divisione del mondo in blocchi contrapposti, la corsa al riarmo nucleare e la guerra fredda. Fu un trouble-makerfino in fondo nel denunciare l'eguale responsabilità di Est ed Ovest nella corsa agli armamenti, inimicandosi gli ortodossi dei due campi. Fu un fervente credente nella rivolta morale contro la Bomba, sottolineò il legame tra pacifismo e libertà, diritti umani e democrazia. E.P.T. era pervaso da una profonda passione politica pratica, che lo spingeva a gettarsi anima e corpo nelle battaglie politiche in cui credeva. La Campagna per il Disarmo Nucleare (CND), iniziata da Thompson negli anni Cinquanta, fu vista con sospetto da una certa sinistra ortodossa inglese, poiché "si caratterizzava come un fenomeno predominantemente di classi medie, di massa per quanto riguarda i numeri, ma non proletario quanto al peso" (P. Anderson, Arguments within English Marxism, p. 148). Thompson non si preoccupò mai troppo del "peso proletario" di quei movimenti e continuò a marciare sulle strade di mezza Europa, somigliando sempre più ad una variante radicale di Bertrand Russe!!. Quando lanciò l'appello per ilDisarmo Nucleare Europeo (END) ebbe l'onore di ess·ere definito "un agente della CIA" da Georgi Abatov, direttore dell'Istituto cli Studi Nord-Americani di Mosca. Uno dei meriti maggiori-e meno riconosciuti-di quella campagna fu di aver dato voce e organizzato i dissidenti dell'Est europeo, che diventeranno i protagonisti delle rivoluzioni pacifiche della fine degli anni Ottanta (V. Havel, George Konrad, Jiri Dienstbier, il gruppo di Charta 77, Janusz Onyskiewicz, Rainer Eppelman) e che, dopo una breve.stagione, lasceranno il campo a uomini politici di ben altra fatta, populisti e spesso xenofobi. E.P.T. aveva alcuni motivi per affrontare la morte in modo ~cffi edizione italiano delle guide ~ '-../ Costa Rica, India del Nord, Guatemala, Marocco, Iran, Malaysia, Yemen, .Namibia... e altri trenta Paesi le guide sono in vendita nelle principali librerie per ricevere gratuitamente il Notiziario periodico comunicare il proprio indirizzo per fax (011/5176091 o per telefono (01115621496) a Edt, Torino sereno. Molte delle "pie illusioni" del movimento pacifista si sono avverate, come i trattati per la riduzione degli armamenti in Europa, la perestrojka, la caduta del muro di Berlino, le libere elezioni in tutto l'Est europeo, la fine del regime sovietico. Ne aveva altri, altrettanto fondati, di preoccupazione. L'Europa di oggi ricorda sempre più quella degli anni Trenta e Quaranta: nazionalismo, fascismo, antisemitismo, guerre etniche. I movimenti nazionali, che allora potevano coniugarsi con l'internazionalismo comunista, e successivamente con l'internazionalismo non-violento e democratico della CND e di END, sono diventati ora movimenti nazionalisti, sempre più lontani dai valori di tolleranza e di I ibertà che animavano i due Thompson. Le lacrime che abbiamo visto in televisione non erano, credo, puramente private: E.P.T. sentiva la contraddizione oggi sempre più drammatica tra il recupero del passato e delle tradizioni nazionali da una parte e tolleranza e libertà dall'altra.QuelJe lacrime erano per la condizione attuale degli ideali per cui iThompson avevano combattuto; per la piccola stazione di Prokopnik, che oggi forse ha cambiato nome; per la ferrovia tra Samac e Sarajevo, che oggi trasporta morti e messaggi di morte. E.P. Thompson è stato ampiamente tradotto in italiano. Meno noti sono il libro dedicato al fratello Frank e scritto in collaborazione con la madre (There isaSpirit in Europe. A Memoirof Frank Thompson, a cura di T.J.T. e di E.P.T., 1947), che merita un posto tra i classici della Resistenza europea; il resoconto dell'esperienza jugoslava (The Railway. An Adventure in Construction, a cura di E.P.T., 1948); e il libro sul rapporto tra il padre, Edward Thompson, ed il poeta indiano Tagore (Alien Homage, 1993). Le critiche a Thompson cui ho fatto riferimento sono contenute inGerry Cohen, Marx's Theory ofHistory-A Defence (1979) e in Arguments within EnglishMarxism( I980)di Perry Anderson, un volume interamente dedicato a E.P. Thompson e al dibattito con la "New Left Review". Tom Nairn accusò Thompson di "populismo" in The break-up of Britain (I 977, pp. 303-4); Nairn era un esponente di quel gruppo di giovani marxisti che nel 1962 estromise dalla direzione della "New Left Review" i vecchi fondatori, tra cui E.P.T. Quella vicenda produsse alcuni buoni libri -tra cui ThePovertyofTheo,ydi E.P.T.eArguments withinEnglishMarxism di Perry Anderson -, e un dibattito tuttora di grande interesse. eco Insegnarelanonviolenza Mensile di idee per l'educazione Abbonamento annuale (9 numeri) L. 40.000 ccp. 26441105 intestato a SCHOLÉ FUTURO Via S.Francesco d'Assisi, 3 Torino Te!. 011.545567 Fax 011.6602136 Copie saggio su richiesta Distribuzione in libreria: PDE

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