8 Iaia Forte, giovanissima, passa con grande semplicità e facilità dal teatro - dove è stata tra l'altro co-interprete di Rasoi di Enzo Moscato, messo in scena daMartoneeServillo,ediZingari di Raffaele Viviani, messo in scena dal solo Servilio - al cinema - dove si è affermata nei tre episodi che compongono Libera di Pappi Corsicato. La versatilità e la vivacità della sua recitazione in questo film ne fanno un'interprete unica tra gli attori della sua generazione, che pure è ricca di nuovi talenti (nel cinema, per fare altri nomi che vogliamo almeno menzionare: Sabrina Ferilli, Asia Argento, Carlotta Natoli, Antonella Ponziani, Stefano Dionisi, Marco Manchisi e altri ancora). La varietà del registro espressivo di laia Forte, dal comico al drammatico, dal parodistico alJ'epico, rifulge altresì in teatro, dove va segnalata la sua appartenenza a un collettivo che non soffoca i talenti dei singoli ma anzi sembra potenziarli come è a Napoli quello di Teatri Uniti. RinaldoGianola è un esempio purtroppo raro nel campo del giornalismo italiano.Viene,come molti giornalisti oggi affermatissimi, dalle esperienze del dopo '68, in particolare da quella di Radio Popolare a Milano; ma al contrario di molti Gianola non ha mirato al successo e al divismo e si è specializzato in un campo in cui era forse più arduo mantenere un'integrità professionale, quello del giornalismo economico. La sua inchiesta sulla crisi e le trasformazioni della nostra industria e di conseguenza sulla perdita di peso e di centralità politica dell'esperienza operaia (pubblicata da Baldini e Castoldi con il titolo Senza fabbrica) affronta situazioni diverse, daMarghera a Taranto, da Ivrea a Melfi, dalla Sardegna a Carpi, da Lambrate a Genova, a Pontedera ...Ne risulta un quadro animatissimo della nostra economia e della nostra società. Gianola si è recato sul posto, ha intervistato più testimoni e protagonisti possibili, con un massimo di onestà e al contempo di partecipazione. In un momento in cui imedia appaiono sempre più condizionati e superficiali, un lavoro come il suo fa ben sperare su una nuova generazione di giornalisti seri e coscienMOLTO DI NUOVO LEMOTIVAZIONIDIUNPREMIO ll 4 dicembre scorso "Linea d'ombra" ha-assegnato i suoi premi annuali a giovani artisti o studiosi sulle cui qualità i collaboratori della rivista sono sicuri dipoter scommettere. Questa volta ilpremio, che nel 1992aveva avuto la collaborazione e l'ospitalità del comune di Santa Cesarea Terme (Lecce) ed era stato assegnato a Enrico LoVerso, Gianluigi Toccafondo, Maria Rita Masci, Luca Bigazz.ie i Sud Sound System, è stato ospitato dal Comune di Cittàdi Castello (Perugia), che sarà sede delle sue prossime edizioni, grazie al contributo finanziario del comune di Città di Castello e della Cassa di Risparmio di Perugia, e grazie alla collaborazione dell'assessore alla cultura Sandro Renghi e del nostro prezioso amico Marco Bencivenga, già organizzatore con noi del convegno su Elsa Morante e in procinto di organizzare quello che si terrà a Perugia il 14 e 15 gennaio prossimi sulla figura e l'opera di Carmelo Bene. La giuria, presieduta da Piergiorgio Giacchè e composta da Stefano Benni, Gianfranco Bettin, Stefano De Matteis, Goffredo Fofi, GadLerner, Paolo Mereghetti, Georgette Rinaldi e Silvio Soldini, ha premiato l'attrice teatrale e cinematografica !aia Forte, il giornalista e saggista Rinaldo Gianola, il gruppo musicale Alma Megretta e il gruppo che realizza la rivista "Casba" con Leseguenti motivazioni: ti delle responsabilità del proprio m~stiere. Il gruppo musicale Alma Megretta è al suo secondo disco, in distribuzione in questi giorni. Nato a Napoli, da poco più di un anno, si è imposto per la sua singolare e attualissima commistione di influenze. Come indica il suonome (Alma Megretta è l'Anima migrante degli antichi troubadours) esso parte dalla tradizione napoletana, già rinnovata da cantanti come Pino Daniele, da jazzisti come Daniele Sepe e altri, e vi inserisce echi di altre musiche e di altre culture: dal!' araba alla caraibica, dal!' africana alla statunitense, in un singolare confronto e assorbimento dentro forme nuove. La sua è una musica interetnica, aperta, curiosa degli altri, e tuttavia fortemente radicata nel- !' identità partenopea. Casba è una rivista palermitana nata alcuni anni fa con una impostazione letteraria-culturale. La sua redazione ha reagito allo choc dei delitti Falcone e Borsellino con una radicale presa di coscienza delle responsabilità degli intellettuali e ha iniziato da allora una ricerca di gruppo sui problemi sociali e politici della Sicilia, attenta anche ai problemi del Sud del mondo. In primo piano, ovviamente, nel suo progetto sta la lotta alla criminalità mafiosa e a!Jesue collusioni con la politica. Questo non le ha fatto dimenticare l'importanza della letteratura e dell'arte. "Casba" è una delle molte nuove riviste siciliane che affiancano la ormai consolidata esperienza di "Segno": l'agrigentina "Suddovest", la trapanese "Il pungolo", la catanese "Città d'utopia", la palermitana "Città dell'uomo". Segnalando l'esperienza di "Casba" intendiamo sottolineare la significatività di un fenomeno che non sembra avere corrispettivi in altre zone d'Italia, e l'importanza della ripresa di un lavoro collettivo e della moltiplicazione degli interventi di gruppo, essenziale per la proposta di una presenza morale nella politica e ne!Ja cultura. Inolto, o sinistro,uno fotodi loio Fortedo unoscenadi Libero. A destroRinaldoGianola ilota di RobySchirer) Inbassogli Alma Megretta..
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