Linea d'ombra - anno XI - n. 88 - dicembre 1993

soffocante riferimento appunto al rock, coi suoi m1t1, nt1 e coazioni ad imitare, che ha condizionato, contribuendo a lasciarlo asfittico, l'universo dell"'indipendenza". All'ipnosi rock hanno invece cominciato a sfuggire alcune formazioni che si dedicano apertamente ad esperimenti di world music, e soprattutto di commistione con patrimoni musicali del bacino del Mediterraneo. Il grado di elaborazione raggiunto non è ancora elevatissimo, e il rapporto con altre culture musicali si manifesta con tratti spesso troppo esteriori, ma l'impegno, positivamente, è alla navigazione in mare aperto; non trascurabile è poi il dato che una buona parte di queste proposte arriva dal Sud e dalle isole, e che più d'uno dei musicisti che operano in questo campo ha dimestichezza col jazz e l'improvvisazione. Misconosciuto dai media e appartato rispetto alle grandi dinamiche del consumo, il mondo della musica popolare è tutt'altro che moribondo. Scandaloso che solo alla fine del decennio scorso la musica tradizionale e neofolk italiana abbia cominciato ad essere disponibile in compact disc: da segnalare la collana di musica prettamente tradizionale della SudNord, e gli album pubblicati dalla New Tone, fra gli altri quelli dedicati al complesso piemontese La Ciapa Rusa (che non si ritrae di fronte ad un oculato utilizzo dell'elettronica) e al trallallero genovese. Da ricordare anche due presenze di spiccata personalità, onda lunga della canzone politica e popolare degli anni Sessanta e Settanta: Giovanna Marini, innanzitutto per il magnifico lavoro corale realizzato per le Troiane di Thierry Salmon (1988) eMoni Ovadia per la sua sensibile rivisitazione della poetica ebraica della musica klezmer ( Oylem Goylem, Fonit Cetra, 1992). Ma l'ambito che nell'ultimo decennio ha visto le novità forse più promettenti per il futuro è quello del jazz. E abbastanza Se non sei a Milano ti manca ~ RadioPopolare MIiano e provincia FM 101.500-107.600 Pavia e provincia FM 107.600 Como e provincia FM 107.900-107.600 Varese e provincia FM 107.900-107.600 Novara e provincia FM 107.600 Alessandria e provincia FM 107.600 Vercelli e provincia FM 107.600 Astl e provincia FM 107.600 Provincia di Torino FM 107.600 Bergamo e provincia FM 107.850-107.600 Piacenza e provincia FM 107 600-91.500 Crem:>na e provincia FM 96.300-107.600 Brescia e provincia FM 96.300-107.600 Provincia di MantoVa FM 107.600 sorprendentemente, perché una confortante maturazione complessiva della scena jazzistica italiana ha cominciato a manifestarsi proprio quando sembrava averla vinta il conformismo spesso anche passatista, con nuove leve di giovani perbenisticamente compiaciuti della declinazione di stilemi hard bop. Negli ultimi anni si sono notevolmente intensificate le collaborazioni tra italiani e musicisti europei e americani, parallelamente alla crescita di autorevolezza internazionale del jazz ital iano, che ora viene percepito come una scena nettamente più popolosa (e non come in passato apprezzato essenzialmente per singole personalità come quelle di Giorgio Gaslini ed Enrico Rava), e al quale viene riconosciuta una peculiare identità. Sancito da edizioni di prestigiose rassegne estere che hanno ritenuto di consacrare in larga misura i propri cartelloni al jazz italiano, facendone motivo di attrazione, questo nuovo status è il frutto del moltiplicarsi di individualità di tutto rilievo (tra le grandi rivelazioni degli ultimi anni occorre citare almeno il trombettista Paolo Fresu e il pianista Enrico Pieranunzi), ma anche di una coscienza più collettiva, che si esprime in una maggiore propensione alle collaborazioni, agli scambi e alla circolazione di idee, e in un inedito e deciso protagonismo jazzistico del Sud e delle isole, di cui il sardo Fresu è l'alfiere. Sintetizza questo nuovo corso l'ltalian Instabile Orchestra (Live in Noci and Rive de Gier, Leo Records, 1992), nata nel '90 dalla rassegna pugliese di Noci: nella sua trasversalità sia geografica (Bari, Milano, Roma, Torino) che generazionale (figure storiche come Gaslini e Mario Schiano e giovani come Pino Minafra), e nella sua tensione all'allestimento di un originale repertorio contemporaneo, nutrito delle esperienze dell 'avanguardia, e con spunti distintivamente "italiani", una brillantissima rappresentativa del jazz di ricerca della penisola. Enrtco DecLera MONDAD "Farelibri unagioia che forse nessun'altra industriapuò dare" 610 pagine 89

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