Linea d'ombra - anno XI - n. 87 - novembre 1993

INCONTRI/SHAWN tutto questo uomo meraviglioso". Per certi versi penso che Clinton possa rivelarsi il più grande presidente che abbiamo mai avuto, ma per ora non c'è ragione di credere che cambierà qualcosa. Persino le sue dichiarazioni sono incredibilmente moderate. Si tratta di un uomo di grande intelligenza se paragonato alla maggioranza dei nostri presidenti. Naturalmente la gente, o almeno i liberal di New York, sono fuori di sé dalla gioia a pensare di avere per presidente una persona che ama la stessa musica che amano loro e che con buona probabilità ha visto alcuni degli stessi film che hanno visto loro, invece di quei marziani di Bush o di .Reagan che non amavano neppure gli stessi film o gli stessi dischi che piacevano a noi. Clinton ama il jazz e alla festa d'inaugurazione della sua presidenza ha invitato jazzisti, poeti, una poetessa nera. Questo è della massima importanza: non ha invitato soltanto una donna di colore, ha voluto la poesia in sée per sé. Io stesso non riesco a non sentirmi commosso. Quando ho visto la poetessa e, alla fine, il presidente che l'abbracciava e era sinceramente emozionato da lei e dalla poesia che aveva recitato, mi sono sentito ottimista, pieno di speranza. Un ritorno a Henry James ... Esatto (ride). Reagan o Bush i poeti li sapevano mandare solo in prigione. Ecco perché la mia sensazione è buona. La gente però è ottimista perché muore dalla voglia di essere ottimista. Se Clinton è al potere e se è bravo, il resto di noi può semplicemente rilassarsi e non muovere un dito. Ma questo è assurdo: il mondo è in condizioni orribili. La nostra società è del tutto fottuta. Come potrebbe farcela Clinton e che segni ha dato finora di essere davvero in grado di cambiare qualcosa in modo significativo? L'ottimismo, a tutt'oggi, non si basa su cose fatte e neppure su promesse. Quindi - a essere semplici e magari un po' stupidiper ora gli unici cambiamenti veramente radicali sono stati il crollo del comunismo, la trasformazione dell'Europa dell'Est o che persino in America latina gli ex rivoluzionari dicano che vorrebbero formare regolari partiti politici. È ovvio che siamo in un periodo in cui chi ha simpatia per i poveri e gli oppressi, diciamo la borghesia di sinistra, è confuso, non sa cosa fare. Prendiamo me: io sono confuso. Come si fa a trasformare la società in questo stato di confusione? C'è stata un'epoca in cui la gente credeva nella rivoluzione, nel comunismo, nel socialismo. E adesso? La gente è cambiata, adesso almeno sa quali sono i suoi problemi. Gli omosessuali, tanto per fare un esempio, sanno chi ce l'ha con loro. Possiamo perlomeno difendere il loro diritto di camminare nelle strade mano nella mano con una persona del loro stesso sesso. O difendere il diritto dei neri di avere scuole buone come quelle dei bianchi. Sembra un flashback ai primi anni Settanta. Beh, a quei tempi io non capivo un bel niente di quello che succedeva, ma credo che tu abbia ragione. Sfortunatamente oggi siamo tutti persi, con l'eccezione di pochi maoisti che, per definizione, non si perdono mai. (L'intervista si è svolta a New York il 24 e 26 marzo scorsi.) Collana «SchulimVogelmann» AlterKacyzne L'operadell'ebreo L'Inquisizionee le suevittime HannaKrall Ipnosie altrestorie Perchéin Polonia c'eranogli ebrei... ElseLasker-Schiiler La TerradegliEbrei Unagrandepoetessa nei luoghidellaBibbia GiacomaLimentani Nachmanracconta Le storiedi un grande Maestrochassidico FaustoCoen 16 ottobre1943 La granderazzia degliebreidi Roma KarlE. Grozinger Kafkae la Cabbalà L'elementoebraico in Kafka ElieWiesel Credereo noncredere Storie,dialoghi, leggendechassidiche Opere fuoricollana PaoloBernardini La questionebraica nel tardo illuminismo tedesco BrunoZevi Ebraismo e architettura LazzaroPadoa Le comunitàebraiche di Scandiano e di ReggioEmilia Piero Stefani La Parola e il commento Dodiciletturebibliche C.A. Viterboe A. Cohen Ebreidi Etiopia Duediari(1936e 1976) MartinGilbert Atlantedi storia ebraica La storiadegliebrei in 123cartine AA.VV. FilosoJia e ebraismo Da Spinozaa Levinas EDITRICE LA GIUNTINA ViaRicasoli26 - 50122Firenze- Te!. (055)2381219 69

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