Linea d'ombra - anno XI - n. 87 - novembre 1993

troppo, amare questi figli e basta, rispettarli, chiedere il loro rispetto e parlare molto e di tutto insieme a loro. Tu sei una madre single. Questo significa chefai da padre e da madre a tuo figlio? Immagino di sì, visto che il padre non c'è. Ovviamente non posso pormi come modello maschile e pretendere di essere una figura maschile di riferimento, ma le donne nella mia situazione sono talmente tante che non credo lo si possa considerare più un problema. Credi che si possa diventare uomini senza avere modelli maschili accanto? I modelli maschili positivi sono importantissimi, ma non è assolutamente detto che coincidano con i padri reali. In molti casi per un ragazzo è più facile diventare uomo senza avere attorno il padre, andandosi a cercare le figure maschili di riferimento nei posti più disparati. Ci sono tanti di quei padri che non sono mai a casa e che riescono a essere assenti anche quando ci sono fisicamente, sempre assorbiti da altri pensieri. Ho molte amiche sposate con figli che dichiarano che sarebbe infinitamente più facile allevare i figli da sole. Gli uomini viaggiano, lavorano, vanno alla partita, e con i figli, che si tratti di andare dal dentista, in piscina, a lezione di piano o alla partita di basket, ci sono sempre e solo madri. Non voglio né assolutizzare né generalizzare, ma a muovere le chiappe per rientrare dal lavoro in tempo per accompagnare i bambini in palestra, cucinare, eccetera sono sempre le madri. Idealmente sarebbe bello che ogni bambino avesse a disposizione un padre e una madre, ma come dimenticare che nella realtà le famiglie disfunzionali sono sempre più numerose e che spesso per i figli è meglio avere in giro un solo genitore. Spesso i figli che finiscono peggio sono quelli che crescono in mezzo a una coppia andata a male, non gli altri. Il successo di Un respiro di sollievo ti ha sottratta molto allo tua vita di madre? Solo lo stretto necessario. E mio figi io sa esattamente che cosa comporta il mestiere di scrittore, soprattutto se ti procura grossi riconoscimenti e guadagni. Ogni tanto protesta che lo lascio solo per andare in giro per il mondo, ma è pronto a capire che, proprio perché gli faccio da padre e da madre, se non sono io a guadagnare, non ci sarebbe nessuno a dargli le cose che gli piacciono tanto: la bicicletta, la casa, i viaggi, il pesce nell'acquario, i videogiochi. eccetera. Tu hai tenuto e continui a tenere dei corsi di creative writing. Potresti dirmi qualcosa di questa tua esperienza? Ho sempre cercato di non interferire nelle pratiche di scrittura dei miei studenti. Il problema, per me, non è insegnare a scrivere. ma aiutare la gente a scoprire quello che sente. Si tratta di un processo organico, non tecnico: l'obiettivo è che ognuno impari a scoprire la propria voce e a evitare il trabocchetto dell'imitazione delle voci altrui. Una parte centrale del mio lavoro di docente consiste non a caso nell'insegnare a leggere. INCONTRI/McMILLAN Tu leggi molto? E cosa in particolare? Leggo moltissimo. Anche un libro a settimana. Però, quando scrivo, riduco quasi a zero la lettura, perché non voglio che interferisca con la scrittura. A questo punto, però, visto che scrivere sta diventando un'attività a tempo pieno, bisognerà che trovi un altro regime, altrimenti finirò per smettere di leggere. Quanto alle mie letture: soprattutto autori nordamericani e latinoamericani. Gli europei li leggo poco, sono troppo lontani dalla mia realtà, mi dicono poco. Credo che voi abbiate lo stesso problema al contrario: probabilmente molta narrativa americana è troppo "americana", colloquiale e vernacola per poterla penetrare. Beh, per me, certa narrativa europea è mortalmente noiosa, così densa, così manieristica. Per esempio ... Possessione di Antonia Byatt: un libro che mi sono sforzata a più riprese di leggere. Senza riuscirci: cominciavo a sbadigliare dopo due pagine. Ma per fortuna ho abbastanza da leggere qui e poi ci sono delle intere miniere da esplorare: gli autori cinesi ad esempio o gli africani. AbrahamB. Yehoshua Cinque stagioni Il lutto per il passato - e il desiderio del domani: un'intera vita da riconquistare, un Israele incerto fra Europa e Medio Oriente. Traduzione di Gaio Sciloni. Supercoralli, pp. 394, L. 36 ooo Einaudi 59

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