EREDITÀ e altre poesie Mary Dorcey a cura di Carla de Petris Mary Dorcey è nata il I ottobre 1951 nella contea di Dublino. Ha vissuto in Francia, Spagna, Inghilterra., Stati Uniti e Giappone. Attualmente si è ritirata sui monti della contea di Wicklow vicino a Dublino in una casa chiamata "Valei usa". È fra le fondatrici del gruppo Irish Women United ed è impegnata nel movimento irlandese per i diritti degli omosessuali. La prima raccolta di poesie, Kindling, è stata pubblicata nel 1982 dalla Onlywomen Press di Londra. Poesie e racconti sono apparsi in ben ventuno antologie di letteratura contemporanea di lingua inglese per editori di prestigio quali la Oxford University Presse la Virago Press. La prima raccolta di racconti, A Noisefrom the Woodshed (Onlywomen Press 1989) ha vinto il premio Rooney per la letteratura. Nel 1990 il volume è stato premiato in Inghilterra alla Fiera del libro femminista come successo dell'anno. I racconti In the Pink e Sunny Side Plucked sono stati ridotti per il teatro e si parla ora di un adattamento cinematografico di A Country Dance e di lntroducing Nessa. Al momento la scrittrice è impegnata nella stesura del suo primo romanzo il cui titolo provvisorio è The Tower of Babel su un tema ricorrente nella letteratura e nell'immaginario irlandese e cioè quello dell'emigrazione e dell'esilio. Analista E le gioie? Mi chiese con lo sguardo freddo, impassibile d'analista - avvezzo a riconoscere scuse, esitazioni, mezze verità. Gioie pari ai dolori? Non ne trovavo una. Nessuna da chiamare proprio gioia. Niente di grande o immacolato da definire così. Scorro i dati del cervello: Una calma- (o qualcosa del genere da poter produrre in mia difesa?) in posti affollati quando le nostre mani si sfiorano? Alla stazione come in un vecchio film seguire la carrozza in movimento? Colazione di pomeriggio tardi profumo di pelle curva di un'ossatura, che la bocca ricorda meglio degli occhi? Camminare per sei m.iglia sotto la pioggia per chiudere una discussione? Ridere a volte. Far progetti? Gli occhi di lei aspettano - i miei, chini, 52 in silenzio ripasso lo schedario: Non c'è molto da azzardare per tutto il danno, che ho portato qui a risanare. Perché portava fiori Perché portava fiori: Lillà e rossi papaveri selvatici quando venne la prima volta al mio letto, l'amai. Perché portava fiori: Calendule e gigli Al letto di un'altra donna, la lasciai. Donna in un campo in Normandia Stava ritta sola sotto l'impassibile disciplina di un cielo grigio, distesa di terra scura intorno a lei a perdita d'occhio, i crudi solchi aperti. Facendo un giro completo passò in rassegna il lavoro d'un anno steso di fronte a lei come un lenzuolo. Poi lentamente piegò le ginocchia di nuovo a terra e con mani caute cominciò il primo lavoro della stagione. Figlia E tu figlia mia che non conoscerò - Sento nella mia la tua manina calda. Vedo i tuoi occhi verdi già splendenti dello sguardo lontano di mia madre, e i baci che avrebbero potuto generarti dalle calde, scure labbra del mio amante che avrebbero sorriso come le tue - fatte per i baci. Figlioletta mia quanto ci divertiremo - che belle chiacchierate.
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