Linea d'ombra - anno XI - n. 87 - novembre 1993

la Rivisteria Librinovità • riviste • video Lostrumentoperi lettoridiLinead'ombra VIUCCONTIAMO Il LIBRO EANCHEL'EDITORE 1.SOOnuovititoliognimesesuddivisi perargomento p~rsaperesemprecosacomprare 20 nuoverivisteognimese peresseresempreaggiornati e poi... notizieanalisidell'editoria e delmondodelvideo, ilprofilodipiccolegrandicaseeditrici, interventideiprotagonisti Abbonamento 1994 L. 87.000 ccp 19689207 Guidaragionatadeiperiodici italiani L. 160.000 (sconto 10% agliabbonati) StrumentiEditoriali, ViaVerona 9 - 20135MILANO Tel. 02-58301054/427- Fax 58320473 L'autunno è la stagione di chi legge Fino a dicembre Il Giornale della Musica fa ai suoi lettori una proposta molto speciale. Non perdetela. Il Giornale della Musica ogni mese informa su tutto quello che accadrà nella musica del mese che verrà. In edicola e nei negozi musicali Abbonamento ( 11 numeri) L. 60.000 (estero 95.000) ccp 17843102 - assegno non trasferibile - Cartasì, Visa V.Alfieri 19, 10121 Torino tel.011/5621496 (r.a.) Fax 011/545296 ('' u~ ~ 48 ~ . STORIE/SIMPSON "È la menopausa, naturalmente" disse Vesta con gusto. "Quando non puoi più avere figli, il corpo cede. Non servi più. Perdi i capelli. La pelle diventa opaca. E poi, tu abusi della tua salute, Janet, l'hai sempre fatto. Vivi di scatolette." Ruth si scoprì a guardare sua madre valutandola, quasi facendole la stima. Si voltò verso Vesta e disse: "Non sei tanto in forma neanche tu". "Che cosa ti aspetti a ottantacinque anni" disse Vesta. Nell 'ultima settimana la sua pelle aveva assunto un aspetto vetroso, lucido, violaceo, le mani e le braccia sembravano rami nodosi. Ruth vide che la cena sarebbe stata pronta tra un paio di minuti. "Mamma, penso che faresti bene ad andare" disse vivacemente. "Non servi a molto qui, e sto per servire." Gli occhi di Vesta si arrossarono e si riempirono di lacrime. Janet fissò sua figlia severamente. Ruth le guardò incredula. Posò la padella e uscì dalla cucina. Quando tornò, Janet se ne era andata. "Che cosa avevate?" chiese. "Hai trattato male tua madre" disse Vesta con voce tremante. "Lei pensa tutto il bene possibile di te, e non mi sei piaciuta." "Uffa" disse Denzil a Ruth piegandole il braccio sinistro dietro la schiena. "Sei diventata molto aggressiva nelle ultime due settimane." Continuavano ad avvinghiarsi sul letto illuminato dalla luna, sempre più eccitati e violenti. "E non dire che sei un uomo" sibilò Ruth. "Quando ti deciderai ad aggiustare quella dannata maniglia?" Lo colpì sull'orecchio. ·'Molle, ecco che cosa sei," continuò. "L'università ti ha rammollito. Perché non ti trovi un lavoro vero?" "Bene" disse Denzil, "se proprio devi." Le diede un calcetto leggero ma strategico e si abbatterono sul materasso. "Molle, eh" mormorò Denzil. "Sai che buffo" sibilò Ruth. Un po' dopo, Ruth disse: "Naturalmente sai che cosa ho dimenticato di fare prima". Denzil sorrise come uno scemo, la faccia accaldata a pochi centimetri dalla sua. "Che cosa sarà secondo te?" balbettò lui. "Taci, taci, taci" disse Ruth. "Speriamo che non sia femmina" continuò lui. "Quando è troppo è troppo." Ruth si staccò da lui. Si inginocchiò nuda sul letto. Entrava la luna. "Ecco quello che mi piace" disse Denzil. "Bei fianchi da fattrice." Con le mani chiuse, le nocche d'argento, Ruth cominciò a premersi il ventre con i pugni verso l'interno e verso il basso. "No" disse. "No. No. No." Copyright Helen Simpson 1990. Nota I) Nell"originaJe inglese viene usata un'espressione che significa sia farsi bella che mettersi il diaframma.

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