Linea d'ombra - anno XI - n. 87 - novembre 1993

Immigrante Novembre '63: otto mesi a Londra. Mi fermo sul ponticello a guardare i pellicani: Nuotano come cigni, arcuando i colli bianchi Sopra ali rigonfie appena appena arruffate Affondando i becchi bizzarri nell'acqua del laghetto. Stringo i pugni freddi nella mia giacca di Marks and Spencer E segretamente controllo di nuovo il mio accento: St. James Park, St. James Park, St. James Park. Visita inaspettata Non ho nulla da dire su questo giardino. Non vorrei essere qui, non so spiegare (da The lnner Harbour) Che cosa sia accaduto. Semplicemente ho aperto una delle solite Porte e ho trovato questo. La pioggia POESIA/ ADCOCK È appena cessata ed è intrisa d'acqua La ghiaia dei vialetti. Leoni di pietra, sui due lati, Luccicano come foche bagnate, e gli uccelli verdi se ne stanno impettiti, gocciolanti, con aria fiera. Non è il tipo di paese che mi piace. La grazia dei panorami I giardini con i roseti, le scalinate a terrazza - niente va bene - Sono tutti squallidi e sgradevoli come il tempo. Ma sono qui. Non so dire quanto a lungo Sono rimasta qui a fissare l'erba troppo bagnata per sedervici Sotto un cielo così grigio che non si riesce a leggere La meridiana, e continuo a fissare i viali tortuosi Domandandomi dove conducano; Senza speranza, però, di una luce. Deve essere mattina, penso, ma non c'è Orizzonte dietro gli alberi, né il sole come orologio, O come bussola. Andrò Foto di Gianni Berengo Gordin (Art&). 41

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