STORIE/ ALFON L'unica cosa che suo padre gli ripeteva sempre era di stare lontano dalla polizia. Il poliziotto non si sarebbe limitato ad interrogarli ma forse li avrebbe anche torturati. loro, l'uomo ordinò loro di fargli quello che si erano fatti l'un l'altro in presenza del poliziotto. Per i due ragazzi, uno aveva solo sedici anni e l'altro diciotto, questa fu l'ultima insopportabile punizione. Scapparono nel cuore della notte quando il padrone ordinò loro di andare a lavarsi perché avrebbero dovuto appagarlo. Scapparono per strade diverse ma l'unica cosa che entrambi pensarono fu di andare il più lontano possibile da quell'uomo. Questo era stato il suo primo ed ultimo incontro con un poliziotto. Aveva poi cercato rifugio tra i suoi compaesani in una zona del porto, cosa che era stata la più sicura per lui poiché essi formarono intorno a lui un gruppo chiuso senza nome e lo tenevano lontano dai pericoli dandogli lavoretti che lui aveva piacere di svolgere in cambio dell'alloggio e del cibo. ·Andava a prendere l'acqua per coloro che non l'avevano in casa, portava la spesa dal mercato fino a casa per le signore che facevano spese all'ingrosso per poi rivenderle ai piccoli negozi sotto casa dove i prodotti più venduti e popolari erano il gin e il suihoktong. In questo quartiere, mentre imparava le crudeltà della vita spesso diventandone vittima, incontrò una ragazza e se ne innamorò. Anche la ragazza veniva dalla campagna e non aveva agganci in città, anche lei stava imparando a difendersi dai pericoli che la vita può riservare alla gente inerme. Essere indifesi a volte però può essere di per sé una difesa. Amandina, la ragazza, aveva imparato troppo presto a vendersi per un pezzo di pane, un vestito, o per essere protetta dai bulletti che riusciva a tenere a bada permettendo loro di portarsela a letto. Non si sentiva colpevole per questo. La merce che vendeva era sua e poteva farne quello che desiderava. Non aveva genitori a cui pensare; da bambina era stata data ad una vecchia che viveva vendendo foglie di tabacco ad altre vecchie come lei e che era morta lasciando Amandina sola. Prima di morire aveva insegnato ad Amandina le virtù antisettiche del calamansi 6 e le qualità abortive del succo delle foglie pestate di amargoso, che non solo purificavano ma garantivano, come diceva la vecchia, di liberarsi da quello che non si vuole 7. Quando Pendong - il nome del nostro giovanotto è Pedro - la trovò, sfacciata, ma affabile quando le si rivolgeva la parola, non aveva dato alla luce nessun monello e aveva rapporti cordiali con i bulletti della zona ai quali elargiva i suoi notevoli favori secondo un turno che loro rispettavano. Pendong divenne il ragazzo della domenica, il preferito, che i bulletti apprezzavano e cercarono di scoraggiare quando dichiarò di voler sposare Amandina. Perché? Lei era sempre disponibile. Era egoismo? Voleva escluderli dagli appuntamenti di Amandina? Ne parlarono, questi fannulloni e rudi derelitti, che sapevano abbastanza della vita per concedergli di essere l'unico e il solo. Dopo tutto, nessuno di loro voleva sposare la ragazza, quindi perché non concederla a Pendong. Comunque non potevano più restare nella zona. Ne parlarono in termini chiari e aperti. Finché Amandina è in giro e uno di noi si ubriaca e diventa voglioso, come faremo a ricordarci che è già sposata e non è più disponibile? Tutti i bulletti si diedero da fare guardandosi intorno e chiedendo in giro finché uno suggerì il "bukid" 8 di San Andres, dove c'era un piccolo gruppo di capanne dietro alcune grandi case che si affacciavano su piccole strade nascoste. Qui la fonte principale di entrata era costituita dalla raccolta delle immondizie da riciclare, o l'acquisto di vecchie bottiglie e giornali sempre per il riciclaggio. Tutti lo aiutarono a costruire un carretto, lo scortarono alla capanna alla cui costruzione avevano anche contribuito usando legna scartata e pesante carta catramata che proveniva da una catena di montaggio per auto e così iniziarono una vita matrimoniale promettente. All'inizio, Pendong e Amandina avevano tirato il carretto insieme, chiedendo a voce alta vecchie bottiglie e vecchi giornali. Ma lei era rimasta incinta e quando non poté più camminare, una settimana prima del parto, 11vevadovuto far abbandonare la strada a Pendong per farsi accudire. Partorì nella capanna e Pendong fece tutto il necessario. Lui e Amandina avevano frequentato dei corsi al centro di puericultura del quartiere dove ad entrambi era stato insegnato come accogliere il bambino, come nutrirlo e come tenerlo pulito. Un'infermiera era andata a trovarli quattro giorni dopo che il bambino era nato, normale, sano e affamato. Amandina lo aveva allattato dai suoi seni abbondanti, e dato che avanzava sempre del latte, Pendong Io succhiava in modo che i seni di Amandina non si gonfiassero dolorosamente. Inoltre, svuotare i seni significava che sarebbe affluito latte nuovo. Erano realmente una famiglia felice. Guadagnavano abbastanza dai giornali vecchi e dalle vecchie bottiglie per potersi permettere un pollo ogni tanto. Chiedendo alle altre capanne, si potevano avere le foglie di malunggay9. Tutti cercavano di migliorare l'ambiente circostante piantando prodotti che potevano mangiare: gombo, pomodori, malunggay, melanzane, granturco. Vivevano vicino alle discariche dei rifiuti che erano state spianate e il cui suolo dava vigoroso sostegno a queste piante. Dei contenitori di alluminio vuoti contenevano piante grasse di alugbati che potevano essere usate per il sugo di piatti sia a base di pesce sia di carne. I tempi erano cambiati. Dove prima avevano comprato bottiglie e giornali ora venivano pagati per portarli via. Questo perché i camion della immondizia non facevano più la raccolta regolare dei rifiuti e le padrone di casa scrupolose si rendevano conto che era l'immondizia a far moltiplicare i ratti e le blatte. I netturbini facevano la raccolta regolarmente solo la settimana prima di Natale e il giorno di Natale stesso. Per questo potevano guadagnare qualcosa di più dalla loro inefficienza. Le domestiche non amavano più essere a servizio presso le famiglie filippine, era perfettamente comprensibile che preferissero i padroni stranieri, che davano loro camere tutte per sé, con televisore, e che le portavano perfino a fare la spesa in macchina. Pendong aveva dei clienti fissi che si affidavano a lui per farsi spazzare la casa, portar via l'immondizia e che lo lasciavano prendere le bottiglie e i giornali e in più gli davano sempre qualcosa in denaro. Pendong stava guadagnando dei soldi. Non molti perché tutti i costi erano aumentati. Le loro necessità erano comunque rimaste semplici, e lui e Amandina vivevano l'esperienza esaltante di avere soldi in banca, con un libretto che mostrava l'aumento dei risparmi. Potevano perfino sognare di mettere il bambino, che sfortunatamente era, come lo stesso Pendong, dall'ossatura minuta e alquanto più piccolo del normale, in una scuola quando avesse raggiunto l'età giusta. Osservavano i loro compleanni con piccole feste tra di loro. Pochi lussi come più di una fetta di adobo 10 ciascuno. Mezzo pollo da friggere. Un pesce grande, invece di quelli piccoli che erano il loro cibo quotidiano. Spingevano il carretto fino al Luneta 11 e si dilettavano con la lettura di un giornale a fumetti sotto le luci forti, 33
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