INCONTRI/MINCHI) / ATXAGA quando credette d'aver vissuto sufficientemente si preparò la cassa, si occupava della sua cassa, faceva la sua cassa, e la metteva ad asciugare. La lucidava anche, tutta di rovere. Morì un vicino e lei gli prestò la sua cassa. Sicuramente la nonna non dormjva più pensando di non avere la sua cassa. Il giorno dopo, ancora a fare la cassa, lei stessa prende le misure per vedere la lunghezza. Il punto è che quando la morte è naturale non è così terribile; è per questo che stiamo tanto attenti anche ai cimiteri clandestini: quelli che trovano queste nostre fosse comuni 7 sognano di poter dare un giorno una degna sepoltura a tutti i parenti. Molti interpretano come una forma di lotta politica questa richiesta di togliere da lì i cadaveri e di metterli in un'altra cassa e seppellirli: ma è anche parte della concezione della vita. Vi sono alcuni che parlano del silenzio del Guatemala come di qualcosa di molto vincolato al mondo indigeno. Hai anche tu questa impressione? Perché penso che siete anche molto ciarlieri, e non riesco a immaginarti sempre in silenzio, così simpatica e così chiacchie rana. La verità e che c'è il segreto, cioè la segretezza, e la segretezza non è solo applicata nella vita quotidiana della gente in generale, ma la segretezza ha avuto un profondo valore nella vita organizzativa della popolazione. Un solo esempio: noi del Comitato d'unità contadina 8 abbiamo quindici anni di esistenza e mai il CUC durante questi quindici anni ha detto quanti membri ha, quanti quadri e quanti dirigenti. Molta gente dice: allora voi siete clandestini. No, diciamo noi, per noi clandestini sono i guerriglieri che si sono sollevati in armi e non hanno più casa, ma noi no, la nostra gente ha casa, ha villaggi, ha la comunità, ha vari progetti, alcuni anche di sviluppo e lì sta la nostra gente. I pochi periodi della storia del CUC in cui s'è persa questa discrezione, questa segretezza, furono anche i tempi nei quali perdemmo più compagni. La segretezza dava ai compagni una bella garanzia, non solo sulla vita, perché la vita in una dimostrazione la si può anche perdere, ma anche la garanzia del progetto che si vuol realizzare, del progetto che si abbraccia, e allora tutti sono gelosi della segretezza. Quel che dici io l'ho sottolineato nel libro El clamor de la tierra. Quando si parla della secretividad, che è una parola che non conoscevo, che imparo ora, dice: "Allo stesso modo né le leghe né i sindacati, che per legge sono tenuti a registrare i nomi dei loro affiliati di fronte alle autorità, potevano fare al caso nostro: sarebbe stato come consegnarsi agli assassini". Perché è chiaro che in Europa diciamo Stato ... diciamo che possiamo essere critici, ma è chiaro che c'è pur sempre una certa rispettabilità, mentre Stafo per voi è il nome che date agli assassini. E così. E poi ci sta la resistenza naturale. Mio papà diceva: dobbiamo conservare i nostri segreti. Lui diceva: né un ricco, né un latifondista, né un curato, né una religiosa debbono conoscere i nostri segreti. Se noi non conserviamo i segreti dei nostri antenati siamo responsabili della loro fine. Mia mamma aveva molti segreti: lei, per esempio, non veniva mai morsa da un cane perché conosceva il segreto di calmare i cani. Voi avete il nahual. Il nahual è il doppio che avete in natura, un animale, e tu dici nella tua autobiografia che non puoi dire qual è il tuo nahual. Perché questo segreto? Che importanza ha questo, 28 Foto di Maurizia Casali. diciamo, doppio, questo altro io che si incarna in un animale? Perché non si può dire? Perché non è lo stesso per tutti, e inoltre è come l'essenza di qualcosa che come per una specie di imperativo morale, storico, non si può definire. Molta gente ridicolizza tutto ciò ... Vi sono cose nei popoli che non si possono comprendere se non si entra nel loro mondo, se non lo si fa proprio. Puoi citarmi un caso di nahual, intendo in letteratura, per esempio? Cardoza non ha scritto niente sul nahual? No, perché il nahual non ha una definizione esatta; ha sì una definizione, ma come ciascun individuo intende il suo nahual, è tutta un'altra cosa. E inoltre non è solo qualcosa di visibile, ma è anche qualcosa di spirituale. Questo qualcosa di spirituale è la tua credenza di fondo. Allora non è solo una definizione: vi sono certe cose della fede, della vita, che uno crede, che crede perché lo identificano con qualcosa. L'altro giorno-questo mi piacque moltissimo nella conferen-
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